Consumi, normative,
export e… criticità
I
l mercato interno dei derivati del pomodoro, che oggi vale
504 mio euro, non eccelle nelle performances e accusa
specialmente nel segmento dei pelati.
Abbiamo chiesto a
Giovanni De Angelis, Direttore di
ANICAV
, qualche coordinata aggiuntiva sul settore.
“Limitatamente a Iper, Super e Libero Servizio, nel 2016, i
derivati del pomodorohanno fatto registrareuna riduzione
delle vendite sia in volume (-1,6%) che in valore (-2,2%)
che ha riguardato, in particolare, i pelati interi, la polpa e
i pomodorini, mentre la passata, che continua ad essere
il prodotto più venduto – rappresenta, infatti, il 56% del
mercato dei derivati – si mantiene stabile. Tale situazione
è una conseguenza inevitabile di un mutato cambiamen-
to di abitudini che porta gli italiani a consumare sempre
meno pasti a casa, rinunciando quindi spesso a prodotti
classicamentelegatiaunaculturaculinariapiùtradizionale.
Questi nuovi trend, d’altro canto, premiano invece al-
tri canali come quello dell’HO.RE.CA: dai ristoranti alle
mense, fino alle pizzerie, dove i derivati del pomodoro
sviluppano volumi interessanti.
scenario
di Carmela Ignaccolo
Giovanni De Angelis,
Direttore di ANICAV
UN’ISTANTANEA DEL COMPARTO PER AFFRONTARE DA MOLTEPLICI
ANGOLAZIONI UN MERCATO COMPLESSO, SIMBOLO INDISCUSSO
DEL MADE IN ITALY, MA NON ESENTE DA DIFFICOLTÀ
10 N.2 – LUGLIO 2017