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N.2 – LUGLIO 2017

P

omodoro – pianta erbacea annua delle So-

lanacee, originaria dell’America, con fusto

rampicante, piccoli fiori gialli in grappoli e

frutto a bacca: questa la definizione dello Zanichelli.

Immediata la conclusione: si tratta di una coltivazio-

ne non endemica del nostro Paese, nessun dubbio.

Eppure oggi il pomodoro (fresco o trasformato, in

tutte le sue numerose declinazioni) è diventato un

simbolo indiscusso del made in Italy. Basti pensare

che nel 2016, la produzione mondiale di pomodoro

destinatoalla trasformazioneammontava a38milioni

di tonnellate e di questi ben il 14% era appannaggio

del Bel Paese che, insieme a Usa e Cina è respon-

sabile del 60% della produzione globale, collocan-

dosi – quindi – tra i primi tre produttori a livello

mondiale (fonte Ismea). In termini di IG, l’Italia

si fregia di tre denominazioni: il San Marzano

DOP, il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio”

e l’IGP di Pachino. Quest’ultimo, con più di 140

produttori iscritti, nel 2016 – ci conferma il pre-

sidente Sebastiano Fortunato – ha all’attivo una

produzione di 7,5 milioni di chilogrammi. Segno

che la denominazione è sempre più riconosciuta

e apprezzata, quantomeno nel nostro paese. Non

così fuori dai confini nazionale dove – lamenta

Fortunato – il concetto di “denominazione” non

è ancora stato assimilato completamente.

Già da queste coordinate è dunque evidente la

complessità del comparto. Pertanto, anche questa

volta, la nostra pubblicazione online ha voluto

focalizzarsi su alcuni punti caldi del settore: dal

mercato alla logistica, per arrivare all’aspetto

normativo e all’attualità.

Il mercato interno

Sul fronte dei consumi domestici, si registra una

rinnovata dinamicità che riguarda essenzialmente

la passata e i sughi pronti, una categoria “border

line”, apprezzata per l’elevato contenuto di servizio.

Interessante pure la crescita del bio, in linea con i

trend diffusi. Sul ruolo del dispaly come veicolo

di comunicazione nei confronti del consumatore,

Immediando propone un’analisi puntuale che sot-

tolinea come spesso le potenzialità di un comparto

vengano sovrastimate con l’attribuzione di una quota

spazio superiore alle effettive rotazioni.

La logistica

Una rete interamente dedicata al pomodoro che crei

sinergia tra i vari attori aderenti (17 aziende): questa

è Pomorete. Un’iniziativa nata nel 2012 e cresciuta

negli anni, che ha lo scopo precipuo di promuovere

l’internazionalizzazione del prodotto “pomodoro del

territorio”. Nel tempo, lamission si è differenziata, gli

obiettivi si sono ampliati e oggi il progetto è quello

di trasmettere expertise a imprenditori del Terzo

Mondo per consentire una maggiore competitività

anche fuori dai confini nazionali.

Normative

Etichettatura, accuse di dumping, ostruzionismo a

stelle strisce nei confronti del pomodoro tricolore,

invasione di prodotti cinesi: tanti i temi sul tappeto

con cui la filiera deve fare i conti. Ne abbiamo parlato

con Giovanni de Angeli, direttore di Anicav.

Carmela Ignaccolo

EDITORIALE

n. 2 Luglio 2017

focus

Direttore: Antonio Greco

Redazione: Carmela Ignaccolo

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