Anche a Capodanno spumante superstar, +9% Italia, +21% per l’export

Per il saluto al nuovo anno è lo spumante a dominare le tavole degli italiani, e non solo: oltre tre italiani su quattro (78%) consumeranno nelle case il cenone di fine anno secondo una indagine Coldiretti/Ixe’ spendendo in media 80 euro a famiglia per la tavola. E lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (89%). Per le feste correnti in Italia si stima che si stapperanno circa 60 milioni di bottiglie di spumante Made in Italy con consumi in aumento del 9%. In Italia si consolida l’inversione di tendenza dopo anni di progressive riduzioni con appena l’11% che sceglie lo champagne.

Il comparto nazionale dei vini spumanti chiuderà il 2016 con una produzione di circa 625 milioni di bottiglie in aumento del 18% sull’anno precedente e un export di oltre 450 milioni di bottiglie se fosse confermato il trend gennaio-settembre dell`anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. La stragrande maggioranza dello spumante italiano si beve dunque all’estero dove a pesare è il fatto che con il successo crescono le imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano al nostrano Prosecco che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi. Circa 3 bottiglie di spumante Made in Italy su 4 sono di Prosecco con Asti, Franciacorta e TrentoDoc a seguire. Gli spumanti italiani annoverano in totale 153 tipologie DOC, 18 DOCG, 17 IGT oltre a diverse decine di altri tra varietali autorizzati, generici e di qualità.

La tradizione vince sull’esterofilia

La bevanda tradizionale delle feste è però seguito a ruota dalle lenticchie presenti nell’88% dei menu che beneficiano delle tendenze salutistiche, della solidarietà con le aree terremotate dove vengono coltivate e forse anche del periodo di crisi (basso prezzo e promesse di guadagni futuri).

Si abbandonano insomma le mode esterofile del passato con il 9% di italiani che si permettono le ostriche e l’8%, il caviale. Resiste il salmone presente nel 56% dei menu, ma forte è la presenza del pesce locale a partire da vongole e alici per le quali si assiste ad una vera riscossa sulle tavole. Forte è la presenza del cotechino nel 72% delle tavole. Si stima che saranno serviti 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi. Durante le festività di fine anno vengono fatti sparire dalle tavole circa il 90% del totale della produzione nazionale. Tra le importanti novità di quest’anno c’è lo spazio dedicato alla solidarietà con quasi un italiano sui 4 (24%) che ha scelto di acquistare prodotti tipici dei territori colpiti dal sisma.

 

Record export a 230 milioni di bottiglie, 3 su 4 della produzione

Per le sole festività di fine anno salgono a 230 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate all’estero, con un balzo del 21% nelle bottiglie esportate, sulla base dei dati Istat nei primi nove mesi del 2016 sul commercio con l’estero dove si bevono ormai quasi 3 bottiglie di spumante sulle 4 prodotte. Fuori dai confini nazionali non sono mai state richieste così tante bollicine italiane come quest’anno. La domanda di bottiglie è cresciuta del 30% in Gran Bretagna e del 22% negli Stati Uniti che si classificano rispettivamente come il primo ed il secondo mercato di sbocco delle bollicine italiane che sono stabili quest’anno in Germania che si posiziona al terzo posto. Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco, l’Asti il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese.  Il risultato più significativo del 2016 è proprio l’aumento del 72% delle bollicine Made in Italy spedite in Francia.