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Ahold Delhaize emette il suo primo Sustainability Bond del valore di 600 mio euro

Ahold Delhaize, primo distributore a emettere un titolo di sostenibilità in euro, emette il suo primo Bond di sostenibilità, pari a 600 milioni di euro con una durata di 6 anni, con scadenza 26 giugno 2025.

I proventi dell’obbligazione (la cui assegnazione sarà supervisionata dal Comitato di sostenibilità di Ahold Delhaize Sustainability e verrà opportunamente comunicata) saranno utilizzati per finanziare progetti ecologici nuovi o esistenti di Ahold Delhaize e iniziative comunitarie in tre categorie:

  1. approvvigionamento di prodotti prodotti in modo sostenibile;
  2. riduzione dell’impatto climatico;
  3. promozione di un’alimentazione più sana.

Questi progetti supportano il driver di crescita “sano e sostenibile” dell’azienda come parte della sua strategia Leading Together.

Per dettagliare la qualità dei progetti da finanziare attraverso l’emissione di questi tipi di obbligazioni, Ahold Delhaize ha pubblicato le linee guida all’interno di un Sustainability Bond Framework.

Sull’argomento è stato prodotto anche un parere da Sustainalytics,  fornitore indipendente di ricerca e rating ambientali, sociali e di governance, disponibile sul sito web di Ahold Delhaize.

Frans Muller, Chief Executive Officer, ha dichiarato: “L’emissione del nostro primo Sustainability Bond è un passo fondamentale per creare e condividere valore sostenibile per tutti gli stakeholder, non solo può avere un impatto ambientale e sociale positivo, ma aiuta anche ad accelerare la nostra promessa aiutare i nostri clienti e le comunità a mangiare bene, risparmiare tempo e vivere meglio.”

Casino aggiorna Casino Max per fornire info nutrizionali più accessibili

Casino ha aggiornato la sua applicazione di fedeltà Casino Max aggiungendo un nuovo servizio gratuito per tutti i clienti che possiedono l’applicazione. Per essi sarà ora possibile recuperare le informazioni Nutri-Score da oltre 10.000 prodotti direttamente nell’app, semplicemente mediante la scansione dei prodotti.

Lanciata a ottobre 2017, l’app Casino Max (disponibile in tutti gli ipermercati Géant, nei supermercati Casinò e nei negozi di prossimità) offre tutti i vantaggi di una carta fedeltà digitale e molti servizi innovativi come il pagamento differito.

Già scaricato oltre 2 milioni di volte, è arricchito con un nuovo servizio per conoscere il Nutri Score di quasi tutti i prodotti disponibili nei negozi. E questo anche per prodotti che non hanno Nutri-Score sulla confezione. In effetti, più del 90% dei prodotti venduti nell’ipermercato è indicato nella banca dati Open Food Fact su cui si basa Casino Max. I clienti hanno accesso ai dati nutrizionali di tutti questi prodotti.

Lo scopo di questo servizio, che funziona su tutti i modelli di smartphone, è quello di fornire ai clienti tutte le informazioni di cui hanno bisogno per fare la loro scelta. È sufficiente aggiornare l’app Casino Max e utilizzare Scan Express, che consente di eseguire la scansione per accedere alle informazioni sul prodotto Nutri-Score.

Casino, con un data center in magazzino il risparmio è garantito

Cambiano il paesaggio e le priorità a seguito della rivoluzione informatica e i data center diventano i nuovi opifici: così l’insegna francese Groupe Casino guarda avanti e attiva una partnership strategica con Qarnot computing per installare e gestire data center di ultima generazione presso i suoi magazzini e depositi.
Oltre a generare entrate aggiuntive per il Gruppo Casino attraverso l’affitto dello spazio disponibile e la fornitura di energia necessaria per gestire i data center tramite la sussidiaria GreenYellow, ci sono anche piani per riutilizzare il calore dai server per riscaldare gli edifici che ospitano i data center (supermercati e magazzini), con notevoli risparmi sui costi energetici.
Il primo data center entrerà in funzione nel primo trimestre del 2019 in un magazzino logistico Cdiscount situato nella regione di Parigi. Si prevede che entro il 2023 arriveranno una ventina di siti aggiuntivi, in concomitanza con una crescita significativa nel mercato dell’informatica ad alte prestazioni.

“ScaleMax rappresenta un’opportunità per il Gruppo Casino di sfruttare meglio la superficie dei nostri magazzini e depositi, ridistribuendo l’energia ecologica con la nostra sussidiaria GreenYellow, in un mercato lungimirante che sta vivendo una crescita significativa in tutto il mondo” dice Martin Calmels, responsabile innovazione del Gruppo Casinò.

Ecco Natoora Fulham, il supermercato più bello del mondo

Che aspetto ha il supermercato più bello del mondo, che assomiglia più a una boutique di profumi o di alta moda o a una gioielleria, ma mostra invece – come su tutti gli scaffali del reparto freschi della Gdo –  frutta e verdure di stagione? Eccolo: si chiama Natoora ed è il terzo punto vendita del brand da poco inaugurato al 309 di Fulham Road a Londra.

L’azienda è specializzata nel rifornire gli “chef più influenti di Londra”, che sappiamo bene essere la città più varia e all’avanguardia del mondo anche dal punto di vista gastronomico.

L’approccio, come vuole l’esprit du temps, è radicalmente stagionale negli approvvigionamenti, con l’obiettivo – dichiarato – di “mettere la stessa gamma di frutta e verdura di stagione utilizzata da questi importanti chef nelle mani dei cuochi casalinghi”.


Il negozio rifugge – noblesse oblige – dai “soliti espedienti di un fruttivendolo tradizionale – sacchi di iuta, casse sovrastampate disposte esteticamente non stagionalmente” ma l’ortofrutta – scelta direttamente dai produttori – è selezionata in base a gusto e stagionalità rigorosa, suddivisa in precoce, alta e bassa stagione.

Non solo ortofrutta, nel negozio Natoora si trovano anche una selezionatissima gamma di non food, tra alto artigianato e design: come i coltelli Blenheim Forge di Peckham e le ceramiche, realizzate appositamente da Fernando Aciar del Fefo Studio di Brooklyn “con bordi morbidi e organici, adattati ai contorni di prodotti perfettamente maturi”.

Nello spazio sono usati solo due materiali: cemento a lunga durata e legno di noce britannico. L’interior design è firmato dall’architetto argentino Noé Golomb e dallo studio londinese FincH, che non a caso ha realizzato in passato cinque negozi Aesop.

Dal campo allo scaffale, Auchan France vuole creare fattorie urbane

Auchan France starebbe comprando grandi estensioni di terreno intorno ai suoi ipermercati con uno scopo preciso: creare delle fattorie urbane per produrre sul posto quella stessa ortofrutta che viene venduta nel punto vendita. Un vero “dal campo allo scaffale”, ben più di un chilometro zero in grado di trasformare l’ipermercato in una sorta di farmer’s market interno. Come vuole la vulgata dell’economia sostenibile e circolare.

Lo rivela il sito francese LSA citando fonti interne che parlano di “50 siti che potrebbero partire nel 2020”. In fondo, potrebbe essere anche un modo per rinnovare un format, quello degli ipermercati, che sta vivendo momenti difficili. Con ambizioni ben superiori rispetti ai tetti coltivati che si sonovisti su alcuni punti vendita del Nord Europa.

Secondo LSA, ogni sito sarà cositutito da un centinaio di ettari impiegati per coltivare, nel rispetto dell’ambiente, produzioni e varietà locali, anche, laddove possibile, in stretta collaborazione con il mondo agricolo e gli abitanti dei dintorni. Aiutando gli agricoltori che volessero imbarcarsi nell’avventura e non escludendo di proporre porzioni dei campi ai vicini della fattoria e del negozio, e ai clienti che si troverebbero così strettamente coinvolti nel progetto. Così come le scuole e le associazioni locali.

“Il principio è essere al 100% locali con una fattoria vicino al negozio che offrirà varietà locali di prodotti stagionali, coltivati ​​localmente da e per i locali” avrebbe confermato Auchan Retail France. Le produzioni di queste fattorie dovrebbero essere vendute nel negozio affiliato con un marchio specifico dedicato a queste culture locali, di cui Auchan non ha ancora voluto rivelare il nome.

 

Da Sainsbury’s, un discreto cordoncino individua i clienti bisognosi

A volte anche chiedere aiuto pesa: con questa consapevolezza Sainsbury’s, storica insegna della Gdo britannica, ha introdotto un metodo semplice e discreto per rendere evidente al personale quella parte di clientela che necessita una particolare assistenza. Si tratta di un un cordino progettato per fungere da segnale discreto per gli addetti del negozio, che in questo modo possono riconoscere se il cliente necessita di una attenzione supplementare, migliorando la sua shopping experience. Nel segno dell’inclusione.

Destinatarie sono quelle persone che non hanno problemi visibili con evidenza come l’autismo, la demenza, la disabilità visiva o uditiva. Che potranno beneficiare di inziative quali l’apertura di una nuova corsia delle casse, l’assistenza nella ricerca di articoli per la spesa o semplicemente la concessione di più tempo alla cassa. I cordini possono essere presi gratuitamente e vengono conservati da ciascun cliente, in modo che possa indossarli ogni volta che entra nel supermercato.

Sainsbury’s è il primo supermercato a introdurre l’iniziativa, sperimentato con successo all’aeroporto di Gatwick, nel quale sono stati raccolti oltre 10.000 cordini. Gli stessi, con disegnati dei girasoli, usati da Sainsbury’s, che spera di incoraggiare altri retailer a seguire l’esempio, in modo che indossandoli possano essere aiutati ovunque vanno, sapendo che gli addetti del negozio riconosceranno ciò che rappresenta.

Tim Fallowfield, segretario aziendale e direttore dei servizi aziendali di Sainsbury’s, ha dichiarato: “Vogliamo essere il rivenditore più inclusivo e comprendiamo che l’ambiente di un supermercato affollato può presentare sfide per alcuni dei nostri clienti [come i clienti autistici, ndr]. Questa iniziativa è solo un esempio dei passi che stiamo compiendo per offrire ai nostri clienti la migliore esperienza possibile durante la spesa. Stiamo lavorando con i nostri colleghi per garantire che siano completamente attrezzati per fornire assistenza a coloro che ne hanno bisogno e incoraggiamo il feedback delle comunità locali in cui stiamo sperimentando l’iniziativa “.

Un cliente che l’ha provato ha trovato che il cordino gli ha dato coraggio: “Sono andato al distributore di benzina prima di andare al supermercato, cosa che normalmente non avrei mai fatto da solo, ma ho trovato che il cordino mi dava fiducia perché sapevo che le persone mi avrebbero aiutato”

Hot Dog fai-da-te alla Coop svizzera

Guardate che carina questa postazione in un minimarket in un’area di sosta sull’autostrada svizzera. Non manca proprio nulla per farsi il proprio hot dog – di pollo in questo caso – per rifocillarsi prima di riprendere la strada. Si prende il pane con un sacchetto di carta, si mette la salsa, si preleva il wurstel e si paga.

Istruzioni a prova di lingua straniera in pittogrammi. Nello stesso punto vendita c’è anche una vending machine per farsi caffè e bevande fredde e calde.

Un sistema per personalizzarsi la sosta ma, soprattutto, per evitare le code alle casse tipiche di tante stazioni di sosta autostradale, in queste caldi e lunghe estati.

Addio imballaggio, Edeka estende le etichette al laser per l’ortofrutta

Si chiama “Smart Branding” ed è l’etichettatura di frutta e verdura biologica tramite una marcatura laser che consente di evitare il packaging e passare a soluzioni ecologicamente valide: la rete di EDEKA, insegna tedesca, sta lavora per espandere il progetto, partito nel 2017.  In prospettiva, è possibile risparmiare 50 milioni di etichette e film all’anno, ovvero circa 50 tonnellate di materiale di imballaggio.

I pionieri sono statiMango, zenzero, patata dolce e cocco di produzione biologica. Ora anche gli avocado, i kiwi, i cocomeri, le zucche, gli agrumi e i cetrioli senza etichette sono gradualmente disponibili. Logo ed etichetta vengono applicati al frutto con un laser ad alta risoluzione. Vengono rimossi solo i pigmenti sul guscio esterno. Il frutto non è danneggiato: gusto, durata e aspetto rimangono impeccabili.

EDEKA raccomanda inoltre di astenersi da usare sacchetti di carta o di plastica per l’acquisto di frutta e verdura.

Dal 2015, l’area tematica “Packaging” è stata gestita nell’ambito della partnership per la sostenibilità di EDEKA e WWF. Il gruppo EDEKA vuole ridurre la propria impronta ecologica negli imballaggi di prodotti e trasporti dei propri marchi private label evitandone il più possibile l’impiego, in primis. Ove questo non è possibile, si cerca di ridurre, riciclare o utilizzare materiale riciclato e imballaggi ecologicamente sostenibili.

Da Argos con la realtà aumentata mi progetto il Lego

I mattoncini LEGO, ci avevate mai pensato?, sono ideali per essere visualizzati, composti e assemblati in 3D e Argos, insegna del gruppo Sainsbury’s, è il primo rivenditore del Regno Unito a lanciare i modelli LEGO basati sulla realtà aumentata attraverso la sua app: i clienti possono dunque visualizzare versioni 3D animate in scala reale dei giocattoli LEGO più venduti. La nuova funzionalità verrà lanciata su iOS ed entro la fine di luglio 2018 circa 100 giocattoli LEGO saranno disponibili per la visualizzazione.
 
Quando i clienti selezionano una vista AR di un set LEGO dall’applicazione Argos, verrà visualizzata una versione animata del modello completo e la scala di ciascun modello. I clienti possono anche ingrandire e rimpicciolire ogni set per vedere i dettagli minuti di ogni pezzo.
 
Oggi il 60% delle vendite di Argos iniziano online, oltre il 70% tramite dispositivi mobili. La nuova funzione AR è stata incorporata nell’app per soddisfare la domanda dei clienti che possono avere difficoltà a valutare le dimensioni dei giocattoli durante gli acquisti digitali. “Abbiamo sempre cercato nuovi modi per innovare e migliorare il modo in cui i nostri clienti acquistano con noi. Dato che sono sempre più i  nostri clienti – genitori che acquistano in viaggio utilizzando la nostra app mobile, l’utilizzo della AR per mostrare i nostri prodotti è un’evoluzione naturale” ha detto Matt Grabham, Product Manager digitale di Argos.

Nichola Cox, Retail Ecommerce Manager di LEGO Group, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di avere stretto una partnership con Sainsbury’s Group per offrire questa soluzione innovativa, entusiasmante, divertente e immersiva per gli acquirenti di Argos. La nostra realtà aumentata non solo abbraccia la visione digitale di Argos, ma aiuta a ispirare e sviluppare i costruttori LEGO di domani”.
  
Argos ha recentemente annunciato di avere creato 150 nuovi ruoli tecnologici a Londra e Milton Keynes per sostenere le sue operazioni di acquisto digitale. Le new entry si uniranno alle 300 persone attualmente presenti nella divisione tecnologica di Argos, lanciata per la prima volta nel 2014.

Con “Technology Rocks!” Albert Heijn insegna ai bambini che la scienza è bella

La tecnologia promossa ai bambini, che nel mondo del lavoro (ma non solo) del futuro difficilmente potranno cavarsela senza averne una conoscenza attiva e non solo passiva tramite smartphone e social: è il senso della campagna “Technology Rocks!” appena lanciata dall’insegna olandese Albert Heijn con il NEMO Science Museum di Amsterdam. 

Per fare ciò si avvale delle tecnologie più “attrattive”, realtà aumentata e robotica. Protagonista è infatti il robot Techie, che dal 4 giugno, e per quattro settimane nei negozi Albert Heijn permetterà ai bambini olandesi di raccogliere 160 carte diverse che elencano fatti ed esperimenti divertenti. Venti di queste possono essere portate alla vita con immagini di realtà aumentata (AR) che insegnano le basi della programmazione del computer, un linguaggio sempre più essenziale in tutti i campi. In combinazione con l’app gratuita AH Tech, i bambini possono programmare il proprio Techie con realtà aumentata. Trascinando, aggiungendo o rimuovendo i blocchi di codice, possono trasformare il robot in una stella del cinema o lanciarlo in una breakdance o a eseguire acrobazie. Possono anche caricare un’immagine di se stessi, posizionarla sul corpo di Techie e programmare le mosse che possono condividere con gli amici.

“Con questa campagna vogliamo introdurre i bambini nel mondo della tecnologia – ha dichiarato il CEO di Albert Heijn, Wouter Kolk -. Possono scoprire da soli quanto è eccitante e come rende possibile il progresso”.

“Non è mai troppo presto per iniziare – ha detto il direttore del NEMO Michiel Buchel –. Questa campagna è speciale perché significa che possiamo raggiungere tanti bambini e i loro genitori approfittando di un gesto semplice e diffuso come fare la spesa”.

Le 160 carte possono essere conservate in un album ufficiale. Con 10 euro di spesa, i clienti riceveranno un set di quattro elementi contenente immagini AR o altre carte. 

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