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Auchan e Casino verso una centrale unica per gli acquisti Changez la dame, madame et monsieur (della distribuzione). Auchan e Casino, colossi del retail e rispettivamente secondo e terzo operatore nella gdo francese, hanno annunciato l’apertura di negoziati per la creazione di un’unica centrale d’acquisto. Le due catene, che hanno contestualmente sciolto le partnership esistenti – ovvero quella tra Casino e Intermarché, e quelle di Auchan con Système U e Metro –, puntano a stringere una partnership strategicamondiale con l’obiettivo di negoziare meglio i prezzi degli acquisti sul mercato internazionale con le grandi marche dei beni di consumo. Marche che fino ad ora – fa notare Les Echos – hanno giocato sui confini per variare i propri prezzi. L’accordo, destinato ad essere perfezionato entro l’estate, riguarda sia l’ambito alimentare sia le referenze del non food, ma esclude i prodotti agricoli freschi e della pesca provenienti dai piccoli e medi produttori. La nuova centrale unica, attraverso la quale i due giganti puntano soprattutto a sviluppare la propria presenza all’estero, diventerà la seconda al mondo per potere d’acquisto dopo quella dell’americana Walmart. Tesco elimina la data di scadenza di decine di alimenti Niente più data di scadenza per decine di alimenti venduti nei su- permercati Tesco, la maggiore catena di grande distribuzione del Regno Unito. Lo annuncia l’azienda che, nel rispetto delle norme attuali nazionali, con questa iniziativa intende contribuire a conte- nere gli sprechi e l’abbandono tra i rifiuti di cibi e ingredienti ancora commestibili, superando la confusione generata dalla dicitura “Da consumarsi preferibilmente prima del (in inglese, Best before… ). L’operazione riguarderà infatti solo i prodotti soggetti per i quali la data di scadenza fa riferimento a un possibile deterioramento delle proprietà organolettiche, senza tuttavia che questo comporti rischi per la salute dei consumatori. Non saranno invece eliminate le avvertenze “Da consumare entro...” ( use by... ), obbligatorie per quegli alimenti che, oltre una certa data, rischierebbero di diventare meno sicuri. Nozze tra Sainsbury’s e Asda: nasce il leader del mercato Uk Tempo di matrimoni per la grande distri- buzione inglese. Sainsbury’s, la seconda catena in Gran Bretagna, ha annunciato l’acquisizione di Asda, numero tre del settore controllata dal gruppo americano Walmart, per 11,3 miliardi di euro. Si crea così un colosso che deterrà il 31,4%, del mercato, superando Tesco, finora l’incontestato numero uno, con una market share del 27,6%. L’operazione conta sulla complementarietà delle due insegne: Asda, più forte nel nord del Paese, si rivolge infatti a una clientela medio-bassa e si candida a dare battaglia alla corazzata di hard discount presenti in Uk capeggiata da Lidl e Aldi, mentre Sainsbury, focalizzata nella parte meridionale dell’isola, propone un posiziona- mento premium ed è più orientata a un segmento benestante. Secondo le previsioni tracciate dalla catena britannica, la fusione, genererà 500 milioni di sterline di sinergie e porterà benefici ai con- sumatori con prezzi più bassi anche del 10% grazie alle economie di scala. Alla guida del nuovo gruppo ci sarà l’attuale a.d. di Sainsbury’s, Mike Coupe, che vanta peraltro un passato nella stessa Asda; il ceo di quest’ultima, Roger Burnley, resterà invece al suo posto continuando a gestire il brand, per il quale si conferma una strategia indipendente. Il nuovo vertice potrà però iniziare a lavorare solo a patto che il deal superi l’esame della Competition and Markets Authority, chiamata a verificare che la posizione dominante del nuovo colosso non contrasti con l’interesse pubblico. Il rischio – rileva il Times – è tutt’altro che ipotetico: per portare a buon fine l’annunciata riduzione dei prezzi, il gruppo Sainsbury’s-Asda potrebbe infatti fare (indebite) pressioni sui fornitori. Se l’ente darà semaforo verde all’operazione, Walmart, che aveva acquistato Asda nel 1999 per 6,7 miliardi di sterline, si defilerà di fatto dall’iper-competitivo mercato britannico, ricevendo 3 miliardi di sterline in contanti e una quota de1 42% della nuova catena. 15 GIUGNO/LUGLIO 2018

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