Non sempre ci si pensa, ma se il Crudo di San Daniele ha il suo gusto peculiare lo deve anche alla salamoia. Peccato che il sale esausto, adoperato per realizzarla, vada però smaltito.
E’ a questo punto che interviene il Consorzio in qualità di soggetto facilitatore e di supporto per la gestione da parte delle imprese consorziate di vari servizi come la gestione dei rifiuti e in particolare del recupero di salamoia e smaltimento di sale solido e lo smaltimento delle acque reflue.
Per quanto attiene al sale esausto, il Consorzio, dal 2009, si occupa di ritirarlo ogni anno dai prosciuttifici in un quantitativo che supera le 3.600 tonnellate, per poi destinarlo, dando concretezza al concetto di economia circolare, ad altro uso: come antighiaccio stradale, per esempio, o nell’industria conciaria.
Inoltre il Consorzio del Prosciutto di San Daniele gestisce anche il depuratore consortile che raccoglie le acque dei siti produttivi che aderiscono al servizio. Annualmente l’impianto tratta circa 300mila metri cubi di acque reflue. Dal 2015, anno di entrata in funzione, c’è stato un notevole miglioramento delle caratteristiche delle acque immesse nella fognatura pubblica. Grazie alle potenzialità tecnologiche dell’impianto, il Consorzio controlla le caratteristiche qualitative dell’acqua, migliorandone la qualità, e monitora costantemente gli impiatti sull’ambiente e sulla comunità. Continui gli investimenti per il miglioramento del servizio: nel 2019 alcune innovazioni tecniche hanno ridotto l’evaporazione delle acque e degli odori rilasciati nell’ambiente.