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Dopo Viggianello, San Benedetto acquisisce Fonte Cutolo e si rafforza nel Mezzogiorno

Con l’annuncio dell’acquisizione della lucana Fonte Cutolo Rionero in Vulture Srl, Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. fa un altro passo avanti nella strategia tesa a valorizzare la realtà delle reti di acque locali di alta qualità, fortemente radicate nel territorio italiano, in particolare nel Mezziongiorno d’Italia.

La Cutolo Rionero in Vulture è una fonte di acqua effervescente naturale che darà la possibilità a San Benedetto di vantare nella propria offerta un’ulteriore acqua che, per caratteristiche organolettiche, andrà ad affiancare l’Acqua di Nepi. A conferma delle potenzialità del marchio, molto rinomato al Sud, innanzitutto la sua storicità tanto da aver rappresentato, in passato, il terzo gruppo che imbottigliava acque minerali in Basilicata.  Lo stabilimento, che si estende nel comune di Atella (Potenza) su una superficie di 20 ettari con un’area di carico di circa 400 mq, si compone di 2 fabbricati: uno nel quale è collocato il reparto imbottigliamento vetro con 2 linee di produzione, l’altro adibito all’ imbottigliamento PET con 3 linee di produzione. È provvisto, inoltre, di un’area sciroppi, destinata alla produzione di bibite gassate.

Enrico Zoppas, presidente Gruppo San Benedetto

«Nonostante il difficile contesto economico attuale – ha detto Enrico Zoppas, Presidente Acqua Minerale San Benedetto S.p.A., attiva nelle acque minerali con i marchi San Benedetto, Primavera-Acque d’Italia, Acqua di Nepi e Guizza – con l’acquisizione di questo stabilimento che per anni è stato simbolo e motore produttivo del Sud e l’avvio della produzione di quello di Viggianello, confermiamo il nostro impegno per lo sviluppo e la tutela del territorio con investimenti importanti a favore dell’occupazione, sia diretta che attraverso l’indotto.

Sono convinto che la Fonte Cutolo Rionero in Vulture rappresenti una grande opportunità oltre che una vera e propria sfida per la nostra azienda e per il Paese e non vogliamo perdere tempo. L’obiettivo è riconfermare San Benedetto leader di riferimento in un mercato sempre più difficile e agguerrito; lavoreremo intensamente al fine di riuscire a produrre i primi lotti già entro il 2015, inizialmente con la riattivazione della sola linea vetro”.

L’investimento avviene in concomitanza con l’avvio della produzione del nuovo impianto per l’imbottigliamento dell’acqua minerale Fonte del Pollino di Viggianello in provincia di Potenza. A poco più di un anno dalla firma dell’accordo con la Regione Basilicata, sono uscite dallo stabilimento le prime bottiglie di acqua minerale a marchio San Benedetto Fonte del Pollino dirette sulle tavole degli italiani.

L’insediamento produttivo di Viggianello occupa una superficie di 32mila mq di cui 5.519 di superficie coperta, 1.660 mq destinati alla produzione, 500 mq agli uffici, mensa e spogliatoi, 1.000 mq al deposito delle materie prime e 1.600 al deposito del prodotto finito. Attualmente sono impiegate 13 persone, un numero di addetti destinato a crescere nel breve periodo. A regime, lo stabilimento raggiungerà una capacità produttiva di circa 100 milioni di bottiglie/anno, con la possibilità di raddoppiare tale capacità.

Lo stabilimento di Viggianello è anche un modello all’avanguardia di design, tecnologia, sicurezza e rispetto ambientale: non solo riduce l’incidenza dei trasporti, ma è approvvigionato dal punto di vista energetico da fonti rinnovabili, grazie ad impianti fotovoltaici di ultima generazione che producono energia per una potenza pari a 315 kW.

La scelta di Viggianello e della Fonte Cutolo Rionero in Vulture è legata anche alla volontà di rafforzare la presenza di San Benedetto nel Meridione, un’area che sta diventando sempre più importante nel panorama nazionale – rappresenta più di un quarto delle vendite di acqua minerale in Italia – e sempre più strategica nell’espansione di un Gruppo tutto italiano, che crede nel territorio e nell’importanza delle tradizioni di cui il nostro Paese è ricco.