Premiare aziende o istituzioni che si sono particolarmente distinte nella promozione di produzioni agricole e alimentari tipicamente mediterranee: è questo il senso dei Green Med Awards. tenutisi a Cagliari lungo tre giorni di lavori che hanno visto la partecipazione di oltre cento aziende dell’agroalimentare dell’isola, buyers e relatori da 11 Paesi.
Dalla prima edizione, a Koper (Slovenia) nel 2008, i premi vengono attribuiti a una realtà che abbia fornito servizi di eccellenza (Best Service Provider), a un’azienda che si sia espressa ad alti livelli di qualità in una produzione tipica indipendentemente dalle quantità prodotte (Best Producer), e a un “campione” dell’export che abbia fatto conoscere i prodotti mediterranei nel mondo (Best Exporter).
Il premio Best Producer è andato al Consorzio di Tutela del Formaggio Fiore Sardo DOP “per la tipicità dei prodotti, portata al più alto livello qualitativo utilizzando i metodi tradizionali di produzione e stagionatura, l’attenzione alla valorizzazione del territorio, l’apertura al biologico e alle fasce dei nuovi consumatori, con formaggi anche a caglio vegetale derivato dal cardo”. Ha ritirato il premio la biologa Maria Cristina Dore per conto del presidente del Consorzio Salvatore Bussu, successivamente raggiunto da una delegazione nella sua azienda pastorale sugli altipiani di Macomer.
Il Best Service Provider per il migliore fornitore di servizi è andato al Centre de Promotion des Exportations Cepex di Tunisi. Questa la motivazione: “Gli Uffici del Cepex in Europa svolgono un ruolo assolutamente positivo nei rapporti economici e commerciali tra Unione Europea e Tunisia rappresentando per questo un elemento di dialogo e di stabilità tra Europa e Tunisia e quindi tra Costa Nord e Sud del Mediterraneo”.
Il Best Exporter, al miglior esportatore mediterraneo, è andato al Gruppo Matysha di Agadir, Marocco. “Matysha – si legge nella motivazione – è il primo produttore di pomodori del bacino del Mediterraneo, dell’Africa e del Medio Oriente ed è produttore ed esportatore di ortaggi e di agrumi. Ha raggiunto alti livelli di qualità, puntando sull’innovazione e sul rispetto dell’ambiente. Produce 40 mila tonnellate di pomodori e ne esporta oltre 30 mila tonnellate. È un esempio di efficienza e buona organizzazione”.
I premi sono stati consegnati nel corso della cena ufficiale del Forum da parte del presidente di Confcooperative Sardegna (principale partner territoriale dell’evento), Carlo Tedde. Nel corso del Forum si sono svolti 145 incontri business che hanno interessato le 5 principali filiere dell’agroalimentare sardo: formaggio, vino, ortofrutta, pane e olio. Tra i buyers italiani le catene Conad, Migross, Eurospin e Eataly, tra gli stranieri la catena londinese Marks&Spencer, oltre a importatori da Emirati Arabi, Corea del Sud, Russia, Polonia, Svezia, Repubblica Ceca e Spagna.