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Page Background 57 GIUGNO/LUGLIO 2017

A

distanza di più di tre anni dalla par-

tenza del programma – spiega

Elisa

Pettenati, Responsabile Dipen-

denti Sede Carrefour Italia

– non è stata

riscontrato nessun calo della produttività.

Sono stati identificati dei KPI e degli

obiettivi che ci hanno permesso di tenere

monitorati alcuni parametri relativi ai flussi

di lavoro da remoto. Solo alcune delle

mansioni inserite, infatti, nel programma

comprendono attività quantitativamente

misurabili.

In alcuni casi, è emerso un lieve incre-

mento della produttività.

Quale tipologia di dipendenti è stata coinvolta?

Il nostro programma è rivolto a tutti i dipendenti che operano

all’interno delle funzioni di sede, sia in posizione manageriale

che non. Non sono state definite a priori delle mansioni adatte a

questa modalità di lavoro, ma valutate di volta in volta a seguito

della candidature volontaria.

Sono stati identificati dei criteri per definire la compatibilità

della job con il lavoro da remoto e valutare la performance del

richiedente.

È stato identificato un numero massimo di dipendenti da coinvol-

gere, riconoscendo priorità a mamme di rientro dalla maternità,

genitori di bambini sotto i 3 anni e collaboratori con disabilità.

Un bilancio in termini di vantaggi?

Be’ innanzitutto in termini ambientali: i 6.600 giorni di remote

working ogni anno permettono un abbattimento delle emissioni

di oltre 4.000 Kg di CO

2

.

E poi è molto importante pure che per il lavoratore si instaura un

maggior equilibrio tra vita professionale e vita privata grazie anche

ad una più semplice gestione del tempo e delle priorità. Lavorare

lontano dall’ufficio consente una maggiore concentrazione e un

risparmio di tempo e costo di viaggio.

Per l’azienda, infine, lo smart working si traduce in un’opportunità

di employer branding. Dimostrando ai propri collaboratori la sua

vicinanza alle loro esigenze, riesce infatti a instaurare un rapporto

certamente positivo con forti motivazioni e fidelizzazione da parte

dei lavoratori.

LA TESTIMONIANZA DI CARREFOUR,

Elisa Pettenati

Responsabile

Dipendenti Sede

Carrefour Italia

CARREFOUR E SMART WORKING: L’ORGANIZZAZIONE

• La scelta della giornata di lavoro da remoto è flessibile e

condivisa con il diretto responsabile.

• Le regole generali sono formalizzate dall’azienda

• Nelle giornate di lavoro da remoto non viene rilevata la

timbratura,e autocertificata la presenza

• L’azienda non adopera nessuno strumento di controllo, se non

il monitoraggio dei KPI ed obiettivi: il rapporto è basato sulla

fiducia reciproca.

• I collaboratori che lavorano lontano dalla sede sono dotati di

cellulare e computer portatile.