Lo stato delle strade, la gestione dei rifiuti, il decoro urbano e la criminalità: sono queste secondo i commercianti romani le aree di interventi più urgenti per ridare smalto a una città in decadenza che, in controtendenza con il resto del Paese, non dà segni di ripresa. Anzi, negli ultimi due anni sembra aver peggiorato i servizi. È quanto emerge da un’indagine di Confcommercio Roma appena presentata ed effettuata dal 18 al 24 dicembre intervistando le imprese del commercio al dettaglio e del turismo di Roma nelle aree presso Città del Vaticano e i percorsi giubilari.
Oltre sette commercianti su 10 infatti (il 73%) ritengono che lo stato generale dei servizi della città di Roma sia peggiorato negli ultimi due anni (autunno 2013 – autunno 2015). Per il 68,6% delle imprese lo stato del proprio quartiere è peggiorato rispetto ai due anni precedenti (autunno 2011 – autunno 2013). Il dato è accentuato presso le imprese del commercio al dettaglio, presso quelle residenti nell’area limitrofa Città del Vaticano e presso quelle con oltre 9 addetti. Occorre intervenire, indipendentemente dal Giubileo, perché ne hanno bisogno la città, i cittadini, le imprese, i turisti: a pensarla così è praticamente la totalità delle imprese romane intervistate.
Dall’Anno Santo non ci si aspetta molto, e quasi nessuno parla di “effetto Giubileo” come si parlava l’anno scorso di “effetto Expo”: per circa sei imprese su 10 i ricavi delle imprese nel 2016 rispetto al 2015 rimarranno invariati, mentre per quasi 9 imprese su 10 resteranno invariati i livelli di occupazione. Solamente il 13,2% pensa che l’opportunità del Giubileo, così come è stata gestita, porterà un qualche genere di miglioramento dell’andamento della propria impresa. I benefici più rilevanti riguarderanno la sicurezza (54,9%) e forse il decoro urbano (42,6%) e i trasporti pubblici, ma non la situazione delle periferie. Solo il 36,7% delle imprese ritiene che il Giubileo si concluderà con un successo per lo meno dal punto di vista commerciale e dell’immagine della città. Non solo: gli intervistati pensano che sia anche peggiorata l’appeal della città sui turisti stranieri.
Secondo il presidente di Confcommercio Roma, Rosario Cerra: “Il tema centrale e’ una caduta di fiducia: siamo partiti con un annuncio del Giubileo che aveva creato molte aspettative ma più passa il tempo più le imprese stanno perdendo la speranza. Roma sta andando in controtendenza rispetto ai dati a livello nazionale che stanno andando verso una lieve ripresa. Il mio omologo di Milano, ad esempio, pochi giorni fa ha illustrato una prospettiva di rimessa in moto della città ma io a Roma non posso dire lo stesso. Roma e’ una eccezione a livello nazionale rispetto alla crescita. Le imprese danno un quadro preoccupante della gestione della città negli ultimi anni e non si tratta di un giudizio politico ma registriamo i dati su ciò che va e su ciò che non va. L’immagine della città si sta piegando su se stessa, non ha uno sguardo positivo. Rispetto al Giubileo, le imprese stanno percependo difficoltà a ottimizzarlo, in particolare per quelle più prossime delle aree giubilari. L’unico vero tema che viene percepito è che aumenterà il livello di sicurezza per l’Anno Santo”.