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AGOSTO/SETTEMBRE 2017

comoda; loro stessi si definiscono in

termini molto simili: preparati, esperti

in tecnologia, pigri, arroganti, matera-

listi. I Boomers, dal canto loro, vengo-

no descritti come orientati al lavoro,

benestanti, rispettosi, ma con poca at-

tenzione ai giovani e al loro mondo; si

vedono idealisti, ricchi di valori, educati,

tolleranti, rispettosi. «Molti di loro – ha

commentato la Hubber – hanno fatto il

Sessantotto, quindi il loro idealismo è

davvero radicato. I diversi atteggiamenti

delle due generazioni si ripercuotono

sui comportamenti di consumo e sul

modo di relazionarsi con i brand».

Uso dei media:

non così diversi

Boomers e Millennials hanno due modi

diversi di relazionarsi ai mezzi di comu-

nicazione, ma meno lontani di quanto

si pensi. Sebbene i Boomers abbiamo

un maggior legame con i media tradi-

zionali, come il telefono fisso o la carta

stampata, i due universi sono differenti,

ma non del tutto: entrambe le gene-

razioni guardano la tv, usano mobile,

smartphone e computer. La differenza,

quindi, non è nella tipologia di mezzi

usati, ma nella modalità di usufruirne.

Per esempio, i consumatori più giovani

dedicano meno tempo alla tv dei loro

genitori e mentre la guardano sono di-

stratti dallo smartphone, un comporta-

mento che un brand non può ignorare.

Anche l’approccio al mobile, usato da

entrambi i cluster, è diverso: i Millen-

nials lo usano per chattare e vivere i

social, solo in terza battuta per parlare

al telefono. I boomers, invece, ne fanno

un uso più tradizionale: parlare, inviare

SMS e distrarsi con qualche gioco.

Un altro luogo comune sfatato dall’in-

dagine riguarda lo shopping on-line,

non è vero che sia un’attività solo per i

più giovani. Piace sia ai Boomers (86%),

sia ai Millenials (82%), ma cambiano le

motivazioni per cui si opta per questa

modalità di acquisto.

I giovani cercano prezzo e convenienza

e prestano grande fede alle raccoman-

dazioni e ai consigli degli amici. I Boo-

mers, invece, anche in rete, riconoscono

e premiano la marca, perché per loro

la reputazione del brand resta un asset

importante.

Boomers

: sono nati subito dopo la seconda guerra mondiale, in momento di grande

ottimismo ed espansione, hanno tra 53 e 71 anni. Hanno lavorato per tutta vita e

ancora oggi sono professionisti affermati che si stanno avvicinando alla pensione.

Hanno una disponibilità economica superiore ai Millennials e hanno necessità e

bisogni che vanno oltre la loro persona, ma abbracciano anche la famiglia. Sono 15

milioni e rappresentano il 25% della popolazione italiana.

Millenials

: il termine identifica i ragazzi che sono diventati adulti con il millennio e tutti

coloro i quali sono nati negli anni immediatamente successivi. Oggi hanno tra 22 e 34

anni e si affacciano nel mondo del lavoro, oppure stanno ancora studiando. Hanno

gusti chiari, ma disponibilità economiche ridotte. Sono 9 milioni e rappresentano

il 15% della popolazione italiana.

I TOP BRAND DELL’INDAGINE IPSOS

Per i Boomers: Microsoft, Apple, Coop, Parmigiano Reggiano, Grana Padano

Per i Millennials: YouTube, Instagram, Ryan Air, Ikea, Nutella

Per entrambe le generazioni: Facebook, Amazon, Samsung, Whatsapp, Google

Nota: Lo studio è stato svolto alla fine dello scorso anno in 19 Paesi, e in particolare in Italia, dove

è stato intervistato online un campione rappresentativo di 4.000 adulti. Gli intervistati sono stati invitati

ad esprimere la loro percezione nei confronti di un panel di 100 brand selezionati in base a quote

di mercato, investimenti pubblicitari e rilevanza complessiva sullo scenario nazionale.

BOOMERS E MILLENIALS: ECCO CHI SONO

86%

82%

SHOPPING

ONLINE?

CERTO!

#IpsosMIB2017

52%

75%

I MILLENNIALS

PER MOTIVI DI

PREZZO…

#IpsosMIB2017