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FEBBRAIO/MARZO 2018

atto di acquisto, di aumento del numero di visite

presso i punti vendita, di maggior propensione a

comparare diverse tipologie di offerta (ampliando la

gamma di punti di contatto, dal negozio tradizionale

all’acquisto via web);

• è cambiata la strategia dei format distributivi: laddove

il comportamento del consumatore ha cominciato a

sfuggire alle regole “tradizionali”, sono stati proprio

i canali “tradizionali” a subirne gli effetti negativi

più impattanti e a necessitare di un processo di

riconversione verso modelli più adatti alle nuove

esigenze della domanda.

In particolare la scelta strategica di alcune Insegne è

stata quella di orientarsi verso la formula “virtuosa” del

Superstore attraverso diverse soluzioni:

• riconversione da Ipermercati in Superstore, con im-

portanti cambiamenti anche in termini di gestione

assortimentale, politica promozionale, approccio co-

municazionale e – non ultimi – approvvigionamento

e logistica (un esempio ne è stata Unicoop Firenze

che tra il 2012 ed il 2013 ha convertito tutti i suoi

Ipercoop nel format Superstore);

• semplice diminuzione della metratura di vendita da

parte di Ipermercati esistenti, pur mantenendo le

caratteristiche distintive di canale;

• apertura di nuovi Ipermercati direttamente con su-

perfici di vendita inferiori rispetto al passato;

• nei Supermercati, un effetto di sostituzione tra la

chiusura di negozi più piccoli (mediamente <800

mq) e l’apertura di negozi più grandi (mediamente

>1.300 mq).

L’esperimento ExtraCoop

È fuori da questo schema ma ugualmente interessante il

recente esperimento del format ExtraCoop di Alleanza

3.0. Si tratta di un tentativo di affrancare l’Ipermerca-

to dall’ormai limitativo binomio “assortimento ampio/

assortimento conveniente” cercando di

dare nuove connotazioni all’esperienza

di acquisto attraverso l’inserimento di

isole tematiche/assortimentali – volte

a superare l’usuale percorso definito

dalle corsie – e attraverso l’offerta di

servizi tradizionalmente non gestiti da

un Ipermercato. Esperimenti di questo

genere si rendono necessari per dare

impulso ad un canale che sta registran-

do performances costantemente in calo:

persino nel 2017, un anno virtuoso per la

Distribuzione Moderna, i dati di vendita

degli Ipermercati sono stati impietosi nel

confronto con gli altri format distributivi

(come mostrato dal grafico sull’anda-

mento dei formati distributivi).

realizzando dunque in 8 anni una cre-

scita dei fatturati che sfiora il +12% a

valore nonostante la perdurante assenza

di dinamiche inflattive di un certo spes-

sore. Siamo usciti definitivamente dalla

recessione? Probabilmente sì.

Cosa sta cambiando

Lo scenariodei consumi è quindi ritorna-

to ad essere il medesimo della situazione

precedente alla crisi?

Sicuramente no. Infatti il trauma della

prolungata insicurezzamacroeconomica

– che ha coinvolto anche il comparto

del LCC il cui andamento era sempre

stato anticongiunturale e in apparenza

al riparo dagli effetti delle contrazioni

dell’economia - ha prodotto un naturale

processo di reazione “evolutiva” da parte

di tutti gli attori in gioco:

• ècambiatoilconsumatore,ormaievoluto

in un “professionista dell’acquisto”

il cui comportamento è un mix di

infedeltà alla brand ed all’insegna, di

riduzione del valore medio di ciascun

EXTRACOOP

DI ALLEANZA 3.0

È UN TENTATIVO

DI DARE NUOVE

CONNOTAZIONI

ALL’ESPERIENZA

DI ACQUISTO

IN IPER,

ATTRAVERSO

L’INSERIMENTO

DI ISOLE

TEMATICHE/

ASSORTIMENTALI

ANDAMENTO DEI FORMATI DISTRIBUTIVI

ANNO 2017

Fonte: IRI InfoScan Census

®

. Iper + Super + LSP + Discount + Drugstore.

Volume = Valori a prezzi costanti.