Il fatto di aver preferito la strada del biologico per la linea integrale, rappresenta un valore aggiunto di fondamentale importanza per Delverde: la pasta integrale, infatti, è ottenuta aggiungendo crusca alla normale semola di grano duro raffinata; la crusca, però, a differenza dei cereali raffinati, viene macinata per intero e non viene ripulita degli strati più esterni, dunque potrebbe trattenere inquinanti e additivi. Proprio per questo Delverde ha scelto di utilizzare esclusivamente semola biologica (prodotta sotto il controllo dell’ICEA) per la sua linea integrale. Le due nuove referenze sono disponibili nell’originale formato a tubo
“In un momento in cui il consumatore è sempre più in cerca di un prodotto sano, oltre che buono, le paste di ‘benessere’, sono il vero driver di crescita del nostro mercato – spiega Luca Ruffini, Ceo Managing Director Delverde – Tra le varie tipologie, l’integrale è senza dubbio il segmento più corposo, sia in termini di peso a volume, sia quanto a dinamicità. Le nostre performance in Italia in questo segmento sono eccellenti: stiamo infatti crescendo del +54% a volume. Anche all’estero il trend è altrettanto dinamico, con maggiori picchi nei Paesi in cui il mercato è più maturo o dove i consumatori sono storicamente più sensibili al wellness food”
Delverde fa capo al gruppo “Molinos Rio de la Plata s.a.”, tra i principali player nel settore agroalimentare dell’America Latina, che tra il 2009 e il 2010 ha acquisito l’intero pacchetto azionario dell’azienda abruzzese, situata a Fara San Martino, piccolo borgo pedemontano in provincia di Chieti riconosciuto come una delle capitali della pasta italiana e considerato modello di eccellenza tra i distretti del “made in Italy”