Le intolleranze, lo confermano i dati, sono in aumento, per una serie di cause: da diagnosi più efficaci all’inquinamento, alla presenza di elementi chimici nei prodotti industriali. Una delle intolleranze più diffuse, specie tra la popolazione adulta del mondo Occidentale, è l’intolleranza al lattosio. Non è una sorpresa dunque se, aumentando il numero degli intolleranti, cresce la produzione dei latti ‘personalizzati’ o delattosati.
Un mercato da oltre 200 mln di euro, che copre il 14,2% del volume e 20,5% del valore complessivo (Progr. aprile 2015), in crescita dell’11% a volume e del +9,2% valore (A.T. aprile 2015).
Dai delattosati agli arricchiti, la domanda dei consumatori si fa sempre più articolata. Secondo i dati IRI, il segmento dei latti ad alta digeribilità rappresenta il motore del settore, unico in crescita con un mercato da oltre 200 mln di euro e un trend positivo che ha segnato ad aprile 2015 un +11% in volume e +9,2% in valore rispetto allo stesso periodo 2014. In espansione anche la quota di mercato che, nel mese di aprile 2015, ha raggiunto il 14,2% delle vendite per volume (contro il 12,3% del 2014) e il 20,5% per valore (18% nel 2014). Tra delattosati, arricchiti, di capra e per l’infanzia siamo quindi arrivati a guadagnare un quarto del mercato di riferimento, con i delattosati al 19%.
Tanto che “In futuro il mercato del latte sarà trainato da prodotti speciali e a elevato contenuto salutistico, che già oggi rappresentano un peso importante sul nostro fatturato. Per rispondere alla crisi dei consumi, le aziende devono quindi investire in ricerca e innovazione” come ha dichiarato Michele Falzetta, direttore generale di TreValli, terza realtà italiana del comparto lattiero caseario e cooperativa con oltre mille conferitori, in occasione della Festa del Latte di Expo.
TreValli, che nel primo quadrimestre ha fatto segnare un +13,4% sui delattosati, è composta da 11 cooperative di base e riunisce circa 1000 produttori agricoli. Realizza quasi 200 mln di litri di latte bovino, 7 mln di ovino e 5,5 mln di litri di panna all’anno, con un fatturato da 232 mln di euro nel 2014, un terzo del quale realizzato dai prodotti speciali.