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In sette anni raddoppiati i consumatori di pasta tra gli immigrati

Sempre più immigrati apprezzano la pasta: negli ultimi sette anni sono raddoppiati i consumatori del piatto nazionale, passando a 4 milioni e mezzo.

Lo afferma a V edizione dell’Osservatorio Immigrati realizzato da Doxa per Etnocomche attribuisce proprio all’apprezzamento di una fetta della popolazione pari al 10% del totale la tenuta dei consumi pro capite di pasta, che negli ultimi venti anni registra una curva di consumo costante (all’interno di un range compreso tra 25,5 e 28[ii] kg pro capite annuo).

“Scoprire che la pasta è riuscita a conquistare così tante persone, provenienti anche da Paesi con culture alimentari diverse e distanti dalla nostra – spiega Riccardo Felicetti, Presidente della Sezione pasta di AIDEPI (Associazione Industriali del Dolce e della Pasta Italiani) – è una ulteriore conferma della effettiva e naturale natura globale di questo prodotto. La crescita dell’export  – arrivato a quota 2 miliardi di euro nel 2013, registrando un +25% negli ultimi 10 anni – è la faccia più nota della medaglia. Adesso, grazie ai dati messi a disposizione da Etnocom, scopriamo che la pasta italiana sta conquistando il mondo interro anche all’interno dei suoi confini nazionali. Il segreto di questo successo riscosso dalla pasta presso gli immigrati? Ha un gusto che conquista, fa bene ed è alleata del benessere , è un alimento completo e saziante, essendo anche apportatore di proteine. E, soprattutto, è accessibile a tutti”.

La pasta si conferma dunque saldamente al primo posto tra i generi alimentari più consumati: prima del riso e, new entry, delle verdure e dei legumi surgelati. In termini di frequenza la pasta – con le sue 14,5 porzioni al mese – batte decisamente il riso (9,5) ma anche il cous cous (6,6). Viene acquistata – 8 volte su 10 – al supermercato, scegliendo, nel 70% dei casi, prodotti di marca.

Il 45% degli immigrati mangia la pasta 4 o più volte a settimana.  Il 51% da 1 a 3 volte e solo il 5% meno di 1 volta la settimana. Uno su 5 la mangia addirittura tutti i giorni.

Le etnie più amanti della pasta sono, oggi, quelle che provengono dall’Est Europa (passate, in termini di peso sul totale immigrati, dal 40% del 2010 al 54% di oggi), dove i consumatori della pasta arrivano all’89%.

Segue l’America Latina (86% di gradimento e circa 7% del totale), l’Africa, (80% di consumatori e 22% totale immigrati) e l’Asia (20% totale immigrati), che con il 69% di gradimento nei confronti della pasta mette oggi a segno un bel salto in avanti rispetto al 58% del 2007.

Oltre alla pasta secca gli immigrati dimostrano di apprezzare anche la pasta fresca ripiena (consumata dal 38% del campione, con punte del 45-49% per le provenienze dall’Est Europa e dall’America Latina, in media 1 volta la settimana) e, novità di questi ultimi tempi, i sughi pronti, scelti dal 31% dei nuovi italiani (40% per chi arriva dall’America Latina)