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Gruppi della Gdo: 2007-2015, vincitori e vinti

Foto: Fabrizio Gomarasca

Nel convegno a Tuttofood dell’IRI è stata presentata una tabella che ha sollevato qualche puntualizzazione: è quella che riguarda la variazione delle quote di mercato dei gruppi della distribuzione tra il gennaio del 2013 e il 2015. L’obiezione, sollevata da Mario Gasbarrino, ad di Unes era motivata dal fatto che in una condizione di mercato come quella vissuta in questi anni, vi è la necessità di un’analisi più micro, vale a die che occorre poter ragionare per insegna più che per gruppi. È vero, le medie generali da sole non consentono più di leggere adeguatamente la realtà. Ed è ancora più vero nel caso della distribuzione, dove i livelli di analisi cambiano a seconda della prospettiva.

Quello che vogliamo proporre come contributo è proprio una diversa prospettiva temporale. Abbiamo recuperato i dati relativi alle quote di mercato dei gruppi della distribuzione a giugno 2007 (Fonte Top Trade Iri, pubblicati su Beveraggi & Grocery dicembre 2012) e li abbiamo confrontati con quelli al gennaio 2013 e al gennaio 2015, sempre di fonte Iri Top Trade. Esclusi i discount. Ma forse bisognerà cominciare a inserirli in queste classifiche.

Quasi otto anni che vanno dal periodo pre-crisi a oggi ci consentono di osservare come i diversi gruppi siano usciti da questa turbolenza, ammesso che sia terminata e non ci attendano, come prevedibile, altri scossoni. La tabella mostra infatti come sono cambiate le quote di mercato dei diversi gruppi e si notano subito alcune evidenze.

Fonte: Iri Top Trade

Vi è un gruppo di aziende che ha affrontato senza apparenti scossoni la tempesta della crisi (Conad, Esselunga, Selex, Sigma, Sun, Crai, Agorà) essenzialmente per lo sviluppo degli ultimi anni grazie ad acquisizioni e a nuove aperture, ma anche, nel caso della Gdo per lo storico spostamento di imprese da un gruppo all’altro.

Vi sono poi gruppi che nel lungo periodo hanno perso, ma sono in recupero tra il 2013 e il 2015. Tra questi Coop e Végé (prima Interdis). Al contrario Auchan aveva guadagnato tra il 2017 e il 2013 ma ha perso nel secondo periodo considerato e gli episodi sindacali di queste settimane sono lì a dimostrarlo.

Decrescita per tutti gli altri, in qualche caso di pochi decimali, in altri più consistente.

Nel periodo più lungo, dunque le cose risultano un po’ diverse e proviamo a cogliere a cogliere qualche sintesi.

La prima è che la maggior parte dei gruppi della distribuzione organizzata tengono, hanno una reattività al mercato che è mancata ai big esteri. L’uscita dall’Italia di Rewe e le difficoltà di Auchan e di Carrefour ne sono la prova. Anche i gruppi espressone di imprenditori molto concentrati sul territorio hanno manifestato un andamento positivo. Altro discorso riguarda invece la tenuta nel tempo delle piccole imprese della DO, ma questo non è oggetto di questa analisi.

La seconda, ma si sapeva, è che i gruppi più sbilanciati sul formato ipermercato hanno registrato una flessione.

Quanto ai quattro gruppi di testa le dinamiche sono diverse. Coop sembra in ripresa dopo aver registrato una flessione tra il 2007 e il 2013, mentre la politica espansiva di Conad, gli investimenti di Esselunga e il consolidamento di Selex sono alla base della tendenza positiva in tutti gli anni considerati. Ovviamente in questi sette anni è cambiato il contesto nel quale opera la do da una fase di crescita dei consumi si è passati una fase di caduta, di cambiamento delle dinamiche interne dei consumi, ciò che ha messo alla prova i modelli operativi dei gruppi distributivi, dei formati e delle insegne.

Questo scenario è però destinato a cambiare ancora sia per i cambiamenti intervenuti negli ultimi mesi (Conad e Carrefour che si sono spartiti Billa-Rewe e l’ingresso de Il Gigante in Selex per citarne due) sia perché le vendite e i consumi non si sono ancora stabilizzati, ma procedono un po’ a dente di sega e, da ultimo, le condizioni generali che , con l’ipotesi di un aumento dell’Iva ancora pendente, non fanno dormire sonni tranquilli agli imprenditori e ai manager della distribuzione.