Dal frigo allo smartphone: è questo l’ultimo “viaggio” di una lista della spesa che si vuole sempre più smaterializzata e digitale, immediata e in tempo reale. Lo consente un gadget che si chiama Hiku ed è attualmente testato da 200 clienti dell’insegna olandese Albert Heijn. Sia gli acquirenti online sia i consumatori del negozio fisico sono stati invitati a provare il dispositivo per due mesi gratuitamente e poi dare un feedback all’insegna.
La catena di supermercati ha citato un sondaggio tra i clienti che mostra come il 70% di loro utilizza una lista della spesa, ma poi dimentica di scrivere alcuni prodotti o addirittura lascia l’intera lista a casa.
Hiku non solo è in grado di leggere i codici a barre dei prodotti che si vogliono ri-acquistare, ma converte anche le parole pronunciate in testo digitato. A questo punto la lista può essere coinvogliata sullo smartphone per essere portata al supermercato oppure utilizzata direttamente per acquistare online. Il dispositivo, delle dimensioni di un magnete da frigorifero, è stato sviluppato da una start-up californiana (uno degli investitori è Jerry Yang, co-fondatore ed ex CEO di Yahoo) ed è una sorta di incrocio tra il pulsante Amazon Dash e il dispositivo di riconoscimento vocale Alexa con altoparlante Echo, con un obiettivo però limitato alla lista della spesa.
Hiku è stato introdotto alla fine del 2015 negli Stati Uniti e successivamente commercializzato nel Regno Unito, in Francia e Australia. Il suo costo è di circa 50 euro.