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Tonitto 1939, investito quasi un milione di euro in innovazioni tecnologiche

Un 2023 di cambiamenti per Tonitto 1939, azienda ligure nota per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti. Una trasformazione nel segno di investimenti e innovazione per la realtà ligure che nel 2022 ha fatto segnare il record storico di fatturato, toccando i 12 milioni di euro.

Sul fronte produzione Tonitto 1939 ha scelto di inserire nuovi macchinari per implementare la produzione e aumentare la qualità dei prodotti: a gennaio sono state posizionate due nuove inscatolatrici e a marzo una nuova linea per la realizzazione di formati da 80g e 200g della linea di gelati Mini Coppa Famiglia. Ad aprile invece è stata inserita una nuova linea pilota Ricerca&Sviluppo che può lavorare su progetti di innovazione in parallelo alla produzione, in modo più rapido e senza incastrare le prove dei nuovi prodotti tra diversi turni di produzione, mentre a maggio sarà realizzato un riadattamento di una linea già esistente per aggiungere un ulteriore nuovo formato ancora in fase di definizione.

La linea che produrrà le due nuove Mini Coppa Famiglia sarà inoltre utilizzata sia per il brand Tonitto 1939 sia molti progetti private label e prevedrà un incremento di un milione di pezzi già nel 2023. A fronte di un investimento economico di quasi un milione di euro (in tecnologie, strumenti, processi e persone), questo tipo di innovazioni inserite all’interno dell’azienda di proprietà della famiglia Dovo da tre generazioni e l’introduzione della sesta linea di produzione permetteranno alla realtà ligure di ottenere un aumento proporzionale della capacità produttiva di circa il 20%.

“Da sempre la nostra filosofia ci porta a continuare a sperimentare nuove soluzioni per portare al livello massimo i processi che ci permettono di realizzare un gelato di altissima qualità – afferma Marco Calcagno, Responsabile Ingegneria e Manutenzione di Stabilimento – Tonitto 1939. Abbiamo fatto degli importanti passi avanti in termini di produttività grazie agli investimenti in nuovi macchinari, nella manutenzione preventiva che rende più affidabili le linee, nei processi di previsione e schedulazione della produzione e di controllo continuo su processo produttivo. Questi sforzi, uniti a quelli dei colleghi dell’assicurazione qualità e della produzione ci hanno permesso già da inizio anno di limitare al massimo i fermi produttivi e abbattere sensibilmente le non conformità di prodotto finito riducendo allo stesso tempo anche gli scarti di produzione”.

Tonitto 1939 si pone l’obiettivo di migliorare di continuo le abilità produttive attraverso nuove tecnologie e procedure per accelerare la crescita verso gli obiettivi prefissati a inizio anno, ma allo stesso tempo costruire e rafforzare l’intero team di lavoro con l’inserimento di nuovo personale. Oltre a questo si sta anche lavorando all’avanzamento del percorso di implementazione di un nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning), oltre alla ricostruzione di flussi e processi in logica di abbattimento sprechi e miglioramento continuo.

“Il percorso che abbiamo avviato si inserisce quindi nell’ambito del piano strategico formulato per il raddoppio del fatturato dell’azienda entro il 2024 – sottolinea Luca Dovo, AD Tonitto 1939.

Inoltre, nel corso del 2023 verrà riaggiornato il piano strategico e sarà rimodulato sui cinque anni successivi, dal 2024 al 2029. Il nostro obiettivo a lungo termine, sempre attraverso continui e costanti investimenti nei diversi segmenti dell’azienda, è quello di continuare ad avere un ritmo di crescita a doppia cifra anche nei prossimi cinque anni”.

C.O.R.E., parte il nuovo progetto di Caffè Borbone

Dopo gli ottimi risultati del 2020/2021, un ulteriore salto di qualità per Caffè Borbone che punta sui processi d’innovazione 4.0 per innovare lo stabilimento (di 13.000 metri), realizzare nuove performance produttive e incrementare l’occupazione.

Si tratta di un importante progetto di sviluppo industriale chiamato C.O.R.E. l’acronimo di “Caffè ovvero ricerca delle Emozioni” che consentirà di aumentare la capacità produttiva dello stabilimento attraverso un innovativo sistema di torrefazione 4.0, in grado di controllare in modalità automatica il confezionamento di cialde e capsule per macchine da caffè.

C.O.R.E è il risultato dell’impegno costante che Caffè Borbone rivolge alla ricerca e all’innovazione, un progetto che aiuterà a crescere l’indotto economico e a creare nuovi posti di lavoro, e che conferma la volontà dell’azienda di puntare sul territorio, e soprattutto sulle persone. Particolare attenzione è rivolta al tema della sostenibilità che per l’azienda rappresenta una scelta consapevole e responsabile, un percorso complesso da portare avanti con convinzione e coerenza.

A tal proposito Marco Schiavon, direttore generale di Caffè Borbone, dichiara: “Il riconoscimento della validità del nostro progetto da parte del Ministero dello Sviluppo Economico è un’attestazione importante per noi, una conferma di quanto il nostro impegno legato all’innovazione e alla ricerca, sia apprezzato. Sviluppiamo il nostro business con concretezza, spinti sempre dalla volontà d’investire sul territorio e sulle persone, apportando valore sociale. Crescere, per noi significa anche alimentare con azioni tangibili lo sviluppo sociale, una responsabilità che sentiamo e che ci spinge a continuare su questa strada”.

FrescoFrigo installa uno dei suoi frigo intelligenti a NewYork

FrescoFrigo, startup italiana dedicata all’healthy food close to you, porta a NewYork, uno dei suoi frigoriferi intelligenti, installandolo direttamente nella 43th strada di Manhattan all’interno del quartier generale di un’importante realtà statunitense che opera nel settore Real Estate.

“New York e gli USA in generale, rappresentano il palcoscenico più innovativo e dinamico, quando si parla di tecnologie per il retail, qui i consumatori sono ormai abituati ad user experience digitali e a soluzioni evolute anche per ordinare il caffè mattutino. – ha dichiarato Nino Lo Iacono, Co-Founder, COO & Head of Tech di FrescoFrigo – Ed è proprio in questo tipo di mercato, che desideravamo dimostrare la scalabilità e l’incisività di FrescoFrigo come canale di vendita, in grado di offrire comodità ai consumatori finali e capillarità ai food vendor. Comodità e capillarità che rappresentano proprio ciò che il mercato cerca oggi e ciò che FrescoFrigo è in grado di offrire in modo efficace, attraverso un business model profittevole e sostenibile sia per noi che per i nostri partner.”

“Sono proprio questi i plus che ci hanno consentito di chiudere una partnership di questo calibro in pochissimo tempo, sia con la location sia con il partner ristorativo” – ha concluso Lo Iacono.

Il partner ristorativo

FrescoFrigo ha infatti siglato un’importante collaborazione con la catena di ristoranti Proper Food, una realtà salutare, che propone piatti e snack in modalità take away attraverso 13 punti vendita distribuiti tra San Francisco e New York. Il menù, realizzato giornalmente da Proper Food con prodotti freschissimi e stagionali, nel periodo invernale si arricchirà di squisite zuppe, deliziose insalate e gustosi sandwich, mentre nel periodo estivo troveranno posto freschissime macedonie, salutari yogurt guarniti, estratti di frutta e verdura, il tutto esclusivamente “home made”.

‘Abbiamo ideato Proper Food perché crediamo non si debba mai scegliere se mangiare bene o mangiare in fretta; per questo il nostro obiettivo è quello di rendere facilmente accessibile il cibo di alta qualità e FrescoFrigo promuove questa mission portando i nostri prodotti salutari e cucinati da zero ogni mattina direttamente negli uffici, così le persone potranno gustare pasti freschi preparati dallo chef anche nei luoghi di lavoro’ – ha dichiarato Dana Bloom, co-fondatrice di Proper Food, concludendo poi – ‘Non è necessario compromettere la qualità per la praticità, neppure nei giorni più impegnativi. Non vediamo l’ora di espandere questa collaborazione con FrescoFrigo per promuovere la nostra missione di fornire cibo salutare, sostenibile e delizioso a tutti’.

Il partner per i pagamenti

Come già avviene per il mercato italiano, anche per quello americano sarà Stripe ad accompagnare e supportare FrescoFrigo nella gestione dei pagamenti via internet. ‘Siamo estremamente felici di vedere una realtà di così recente fondazione, realizzare le proprie ambizioni internazionali con l’innovativa soluzione di “food delivery da ufficio” da loro ideata’ – dichiara Alessandro Astone, Country Manager Italia di Stripe – ‘Il nostro obiettivo è quello di permettere alle aziende di ogni dimensione di gestire i pagamenti in modo rapido e semplice: in questo caso specifico fornire ai propri clienti un’esperienza di pagamento piacevole e seamless via mobile, garantendo allo stesso tempo a FrescoFrigo di poter smistare automaticamente l’incasso ai propri partner e punti vendita’.

I clienti potranno visionare i prodotti dalla grande vetrina frontale del frigorifero intelligente, sbloccare e aprire il frigo tramite una mobile app, scegliere i prodotti che preferiscono e concludere l’acquisto semplicemente chiudendo la porta del frigo. La tecnologia RFID con connessione in cloud di cui è dotato il frigo rileva l’operazione e addebita elettronicamente al cliente il costo dei prodotti scelti.

 

Omnistory: lo store lab che racconta storie e implementa innovazioni

Siamo in Brasile, mercato vivace e pioniere nel retail. E’ nato qui Omnistory, lo store lab che integra le ultime tecnologie e le fa vivere in un negozio di un centro commerciale con temporary store che si alternano ogni 4 mesi

Oltre alle tecnologie che semplificano e arricchiscono le Retail experience dei clienti, Omnistory presenta quelle che facilitano il lavoro del retail e soprattutto aiutano a raccogliere moltissime informazioni preziose sui comportamenti dei clienti per orientare le scelte del retail mix a 360°. Gli analitics consentono di decidere quali contenuti mostrare sugli schermi che si affacciano nella galleria del centro commerciale, come cambiare il layout interno in base ai flussi, le strategie e le tattiche di pricing e quali promozioni lanciare.

Retail liquido

Il progetto, nato nel 2017, prevede la creazione di ‘storie’ che durano in genere 4 mesi. La prima ha riguardato il mondo del beauty e della salute, con ampio spazio ai servizi oltre ai prodotti di varie marche. L’ultima storia, la quarta, è molto particolare, perché è dedicata a Ayrton Senna e alla Fondazione che è nata dopo la sua morte per generare risorse da destinare a cause benefiche. Per la prima volta tutto l’assortimento di merchandising legato al grande campione non è venduto solo online ma anche in un negozio. 

Human tech

Con la storia di Senna, Omnistory ha implementato il meglio delle ultime tecnologie per facilitare l’immersione nella storia e nei simboli del grande sportivo, con oltre 20 experience point: dalla Virtual Reality, che si estende al Virtual Commerce con la possibilità di acquistare direttamente nell’esperienza virtuale, fino ai vari utilizzi del riconoscimento facciale e della biometrica. Sono in uso anche prezzi digitali di ultima generazione, RFID, sistemi di firma digitale e naturalmente pagamenti digitali. Per approfondire le caratteristiche e la storia di ogni prodotto sono presenti etichette connesse, ma anche grandi schermi touch da navigare con facilità, anche per i clienti meno digitali: tutto all’insegna dell’human tech.

Foto: Terassan Fotografia e Equipe. © 2018 Terassan Fotografia – Todos os Direitos Reservados
 

Omniexperience

Il concept prevede tre principali customer journey: tradizionale, cross-channel e ‘go’. Con il tradizionale i clienti si rivolgono al personale ben formato, capace di raccontare la storia di Senna, i valori della Fondazione e l’assortimento. La modalità cross-channel implica una parte del journey digitale, sui vari canali, sempre più mobili, basati su smartphone e app, magari con una prima esplorazione dei prodotti e forse anche l’acquisto in remoto. Il negozio completa il processo con la finalizzazione delle scelte o direttamente con il ritiro, per chi ha già prenotato o acquistato, possibile anche con locker. Infine la funzione ‘go’ nel punto vendita consente una fruizione senza alcun contatto con il personale: si gira, si sceglie, si paga con l’app e si esce.

Foto: Terassan Fotografia e Equipe. © 2018 Terassan Fotografia – Todos os Direitos Reservados

Partnership virtuose

Il progetto è stato lanciato dal Gruppo GS&, società di consulenza e membro brasiliano di Ebeltoft Group, che è riuscito a coinvolgere oltre 20 partner di tecnologie hardware e software, con una regia unica, trovando nel centro commerciale Shopping Villa Lobos un interlocutore che ha colto l’attrattività del Lab, la sua capacità di generare traffico nel centro con target spesso non abituali e concedendo condizioni agevolate per l’affitto degli spazi.

Conclusioni

Il concept Omnistory è stato sviluppato e progettato in modo che i brand potessero avere a disposizione un vero laboratorio omniretail, definendo standard che già dopo il primo anno di vita stanno iniziando a diffondersi nelle punte avanzate del retail brasiliano.

La sfida? Non cedere alla tentazione di introdurre nuove tecnologie ‘alla moda’ senza un reale valore aggiunto per la retail experience sia dei clienti, sia dei partner B2B.

 

Di Fabrizio Valente – amministratore e fondatore Kiki Lab – Ebeltoft Italy – Caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 14, a cura di Kiki Lab – Ebeltoft Group

Profumerie Sabbioni e Raja insieme per una strategia eco-responsabile

Profumerie Sabbioni, brand italiano specializzato nella vendita di profumi e make-up , sceglie l’expertise e la consulenza di RAJA, azienda leader in Europa nella distribuzione di imballaggi e forniture aziendali, per definire la strategia eco-responsabile relativa agli aspetti del packaging e della logistica.

Profumerie Sabbioni ricercava imballaggi rispettosi dell’ambiente in grado di rispondere alle ultime esigenze degli e-shopper, sempre più attenti all’eco-sostenibilità. Da qui la decisione di affidarsi a RAJA, da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni all’avanguardia per la linea green contraddistinte dall’impiego di materiali riciclati e volte a ridurre l’impatto ambientale.

RAJA rappresenta un asset strategico per il nuovo canale di vendita online in grado di offrire consulenza e prodotti specifici per incontrare le recenti richieste del mercato del packaging. – afferma Beatrice Montanari, Responsabile E-commerce di Profumerie SabbioniSeguendo il trend di crescita e le preferenze dei beauty shopper è emerso, inevitabilmente, il bisogno di garantire la sostenibilità degli imballaggi. Un elemento che ormai incide notevolmente sulle preferenze d’acquisto soprattutto fra i giovani e-shopper come i Millenials e la Generazione Z. Un’esigenza dunque fondamentale per il nostro business a cui RAJA ha risposto in modo eccellente”.

RAJA ha individuato per l’azienda romagnola una soluzione green completa che ha consentito la totale eliminazione della plastica con effetti oltre le aspettative in termini di protezione, modularità, facilità di reso, smaltimento e ingombri. Risultati raggiunti grazie anche all’accurata selezione degli imballaggi che ha visto come protagonisti la Busta Jiffy Green r Realizzata impiegando solo ed esclusivamente carta riciclata e imbottita in carta stropicciata rivestita da due ulteriori strati di materiale riciclato da imballo) e il sistema di riempimento Geami WrapPack che ha permesso di sostituire il pluriball interno con materiale in carta antishock 100% naturale, riutilizzabile e riciclabile. 

“Le priorità del cliente diventano le nostre priorità, come dimostra la partnership instaurata con Profumerie Sabbioni. – dichiara Lorenza Zanardi, Direttore Generale di RAJA Italia In questo specifico caso, inoltre, la collaborazione si è dimostrata particolarmente performante anche per l’impegno ambientale che accomuna entrambe le aziende.  L’attenzione verso queste tematiche ha da sempre caratterizzato la nostra realtà sia a livello nazionale che internazionale, come testimoniato dal recente ampliamento della nostra offerta presentata nel Catalogo Green. La sensibilità e l’impegno di RAJA verso le risorse del pianeta si traducono inoltre in 5 buone abitudini che abbiamo identificato internamente e riassunte in 5 R: Ridurre, Riutilizzare, Ripensare, Rinnovare e Reciclare”.

 

Decisioni più veloci con la piattaforma “Always-on Marketing Mix Effectiveness” di IRI

Foto di Benjamin Wiens da Pixabay

In un mercato che brucia le tappe, ogni azienda ha bisogno di soluzioni precise e affidabili, ma anche veloci. E il campo del brand marketing non sfugge a questa necessità. E’ dunque in questo scenario che si inquadra il nuovo prodotto di IRI, dedicato alle aziende del mondo del Largo Consumo Confezionato. Parliamo della  piattaforma “Always-on Marketing Mix Effectiveness”, una innovativa soluzione che verrà presentata al primo IRI International Growth Summit, in programma dal’8 al 10 luglio a Londra.

“Alle aziende del settore del Largo Consumo Confezionato, occorrono circa 20 settimane per avere a disposizione analytics utili al business; in un contesto fortemente dinamico e in continuo cambiamento, è necessario ridurre i tempi” spiega infatti Constantinos Kotopoulos, ACE Managing Director, Solutions and Innovation di IRI. “La piattaforma Always-on Marketing Mix Effectiveness una soluzione semplice che integra velocemente i sistemi e i processi dei clienti. In sintesi: entrano nella piattaforma informazioni ed immediatamente escono analisi”. 

“Always-on Marketing Mix Effectiveness”, basata su tecnologia Liquid Data e su piattaforma di visualizzazione Unify, permette alle aziende di misurare, ottimizzare e pianificare le strategie di brand marketing, ad inclusione di pricing e media, per raggiungere gli obiettivi prefissati. La piattaforma è in grado di evidenziare le tendenze dei mercati e permette in tal modo alle organizzazioni commerciali di ottimizzare la propria strategia ed adattarla velocemente al contesto in cui operano, reagendo alle attività della competition.  Inoltre consente di connettersi a qualsiasi fonte di dati, che siano informazioni di IRI, del cliente o provenienti da fonti terze, API o file.  

“Always-on Marketing Mix Effectiveness” armonizza le diverse fonti tra loro e produce un’unica versione delle informazioni, misurazioni, insights, simulazioni e scenari di ottimizzazione attraverso le applicazioni  “IRI’s Marketing Foresight” e “Price and Promotion”. 

Un’interfaccia web intuitiva e facile da usare permette ai clienti di monitorare le performance dei media, dei prezzi e delle promozioni in tempo reale, consentendo di intraprendere azioni correttive in qualsiasi momento.   

Esempi di applicazione

IRI Marketing Foresight – Visualizzazione e pianificazione dello scenario  

Permette agli operatori di settore di simulare un piano marketing dettagliato e di utilizzare dei tool di ottimizzazione per misurare in modo continuativo le attività media applicando eventuali azioni correttive al mutare delle variabili considerate. 

Utilizza metriche di performance precise fornite da IRI Media Models  per implementare  gli scenari più recenti e consentire l’ottimizzazione dei piani e dei budget media allocati tra brand e canali diversi con lo scopo di accrescere il ROI. Le analisi si basano su IRI Liquid Modeling ™, la piattaforma di machine learning più avanzata del settore, in grado di operare su più dimensioni come brand, cliente, segmento, geografia, canale, negozio e periodo.

IRI Media Models

Forniscono alle aziende che operano nel mondo del Largo Consumo Confezionato una visione completa delle performance dei media combinando i dati a livello di singolo negozio con altre informazioni relative a ciascun brand, categoria o prodotto.  In questo modo si ottengono informazioni utili per supportare la definizione della strategia media e produrre simulazioni su diversi scenari eventuali, sulla base di tecnologia IRI Liquid Modeling ™.

IRI Price & Promotion

Produttori e distributori possono pianificare, attuare e misurare le strategie di prezzo e promozioni; inoltre possono conoscere il loro posizionamento competitivo e ottimizzare l’everyday price e le offerte a seconda delle richieste degli shopper di riferimento. Le analisi si basano su IRI Liquid Modeling ™.

 

 

OVS introduce nei suoi store il Digital Personal Shopper

OVS prosegue nell’evoluzione della strategia omnichannel, introducendo il Digital Personal Shopper”. Un servizio su misura, che mira a ridurre ulteriormente il confine tra online e offline, fornendo un’esclusiva esperienza di shopping personalizzata, riservata per ora solo alle clienti donne: dalla selezione online dei capi alla prova in negozio su appuntamento.

Un team di fashion stylist con lunga esperienza nel mondo della moda e nelle redazioni dei più prestigiosi magazine, ognuno con il suo particolare “touch”, propone ogni mese una selezione speciale di capi OVS, in linea con le tendenze del momento. 

Collegandosi al sito ovs.it le clienti possono scegliere online i propri outfit preferiti tra quelli proposti dagli stylist o all’interno della collezione presente sull’e-shop, aggiungendoli a una wishlist personale. Sarà quindi possibile prenotare un appuntamento nel negozio prescelto per provare i capi selezionati, seguite da un personal assistant. Il servizio sarà disponibile in una selezione di negozi la cui lista è disponibile sul sito ovs.it.

Le clienti saranno invitate a creare un profilo personale definendo le loro preferenze in termini di stile, linee, colori, occasioni d’uso e potranno ricevere suggerimenti e consigli del team di fashion stylist OVS.

“Il nostro obiettivo è quello di creare una relazione con il cliente sempre più stretta per poter soddisfare le sue esigenze in modo personalizzato – afferma Monica Gagliardi, Direttore Marketing & E-commerce OVS – indipendentemente che questo avvenga in un ambiente fisico o virtuale.  Con il “Digital Personal Shopper” offriremo un servizio esclusivo, una nuova modalità di acquisto che ottimizza l’esperienza di shopping delle nostre clienti e la valorizza grazie al supporto di un team di fashion stylist di provata esperienza”.

Malnatt: nasce progetto brassicolo per l’inserimento di carcerati ed ex-carcerati

Si chiama “Malnatt, il gusto del riscattol’innovativo progetto brassicolo della città di Milano che vuole accendere l’attenzione sul tema e il valore del reinserimento delle persone carcerate ed ex-carcerate nel mondo produttivo.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra i Direttori dei tre Istituti penitenziari milanesi di Bollate, Opera e San Vittore e un gruppo di imprenditori ed esercenti del territorio milanese, grazie al supporto del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e del Comune di Milano.

Finalità del progetto è rafforzare ulteriormente il ponte tra le attività educative e produttive svolte in carcere e il territorio milanese: grazie alla filiera birraria, Malnatt darà un’opportunità concreta di formazione e lavoro ad alcuni detenuti ed ex-detenuti, in particolare nelle fasi di produzione – presso l’Azienda Agricola La Morosina nel Parco del Ticino – e di distribuzione presso la società Pesce.

A tendere, l’inserimento potrà coinvolgere anche le attività di servizio grazie alla collaborazione con gli esercenti che si renderanno disponibili.

L’obiettivo atteso, a 24 mesi dal lancio, è duplice: reinserire almeno dieci detenuti o ex-detenuti e generare risorse per sostenere ulteriori progetti che procurino ricadute positive sul sistema di esecuzione penale.

Le birre Malnatt, attualmente in fase di distribuzione presso il canale horeca e moderno (a seguire l’elenco dei locali milanesi che hanno già aderito), sono birre agricole – ovvero prodotte con materie prime coltivate in loco presso La Morosina – ad alta fermentazione, non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia o in fusto. Tre saranno le referenze prodotte e dedicate ai tre istituti carcerari di Milano: Malnatt San Vittore, birra chiara non filtrata di solo malto d’orzo; Malnatt Bollate, birra di frumento; Malnatt Opera, birra rossa.

Nome e logo di Malnatt (termine del dialetto milanese che sta affettuosamente a significare “nato male”), ideati da Take, l’Agenzia di comunicazione partner del progetto, pongono in particolare l’accento sulla milanesità del progetto e sulla cultura popolare meneghina. Non a caso, è un malnatt il protagonista di Ma mi, la celebre canzone, scritta da Giorgio Strehler e cantata da Ornella Vanoni e poi da Enzo Iannacci, che racconta di una detenzione nel Carcere di San Vittore.

La presenza digitale di Birra Malnatt – attraverso il sito www.birramalnatt.it e i canali Facebook e Instagram – è curata da Redfarm, società di produzione e comunicazione digitale controllata da Take.

 

Gruppo Masserdotti presenta soluzioni green su tessuto stampato con inchiostri ecologici

Si lavora sempre di più e con crescente impegno per una shopping experience dall’anima green. Una delle nuove leve è l’utilizzo del tessuto per la comunicazione in-store che permette la totale riciclabilità del prodotto, fornendo così ai brand una soluzione che si adatta perfettamente alle loro necessità di sostenibilità, senza impattare sui costi. Il tessuto presenta infatti numerosi vantaggi rispetto ai classici PVC, tra cui la possibilità di essere trasformato in filato e re-immesso nel mercato come nuovo prodotto.

E’ in questo contesto che si inserisce la proposta del Gruppo Masserdotti, pensata per rispondere alle emergenti esigenze di sostenibilità ambientale, puntando sul tessuto stampato con inchiostri ecologici base acqua. Questa lavorazione, totalmente inodore e realizzata con tecnologie di ultima generazione, è ideale per allestimenti soft signage anche all’interno dei pdv, presentando vantaggi anche in termini di sostenibilità finanziaria. Immagini di qualità eccelsa possono essere riprodotte in elevati volumi per grandi commesse su varie tipologie di tessuto garantendo costanza cromatica, particolarmente richiesta da insegne e catene con store dislocati non solo in Italia ma anche in tutta Europa. Per queste realtà il TCO (Total Cost of Ownership) relativo all’utilizzo del tessuto vede un significativo risparmio derivante dall’ottimizzazione degli imballaggi e di tutta la logistica, grazie alla possibilità di piegare facilmente il materiale riducendone l’ingombro. “La stampa sublimatica su tessuto permette di gestire l’imballaggio con scatole di cartone che, a differenza delle soluzioni tubolari usate per supporti come i classici banner o i pannelli in forex, occupano meno spazio, sono più leggere e non prevedono l’impiego di plastica, enfatizzando l’anima green del tessuto”, spiega spiega Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo. “La sostenibilità di queste applicazioni deriva anche dal fatto che il risparmio per pack, trasporto e stoccaggio può essere reinvestito per sostenere i costi di riciclo e re-immissione del materiale sul mercato a impatto zero”.

In linea con il nuovo payoff, ‘Image evolution’, Gruppo Masserdotti – pioniere della stampa digitale e precursore del digital signage in Italia – persegue dunque un costante sviluppo delle aree di intervento puntando sull’offerta di prodotti soft signage e digital textile. Lavorazioni che faranno presto capo a una divisione aziendale dedicata atta a rispondere con la massima efficienza alle nuove tendenze della comunicazione visiva, con una particolare attenzione alle esigenze planet-friendly. Dopo un’attenta analisi delle soluzioni disponibili sul mercato, Masserdotti ha implementato il sistema a sublimazione Durst Rhotex 325 con esacromia estesa, capace di garantire produttività, qualità, affidabilità e automatizzazione di processo in chiave Industry 4.0. Questa tecnologia consente al Gruppo bresciano di offrire versatilità grazie alla possibilità di alternare in pochi minuti la stampa diretta su tessuti in poliestere e misto poliestere e quella su carta transfer. Una caratteristica che assicura non solo una migliore resa cromatica su qualsiasi tipologia di filato, ma anche un’estrema libertà nella scelta dei supporti tessili che possono essere impiegati per vestire e rivestire i punti vendita rendendoli spazi confortevoli e flessibili con un occhio di riguardo anche all’ambiente.

Arriva Crush, che trasforma in carta di qualità gli scarti di arance, mais o caffè

Essity, (nota per i brand TENA, Nuvenia, Tempo, Tork, Demak’Up, Libero, Leukoplast, Jobst e Actimove) presenta Crush, il progetto grazie al quale si produce carta tissue di alta qualità riutilizzando sottoprodotti di lavorazioni agroindustriali – come residui di arance, mais o caffè, altrimenti sprecati – che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero, dando vita ad un circolo virtuoso di economia circolare.

I sottoprodotti, 100% di origine italiana, vengono rilavorati meccanicamente senza utilizzo di prodotti chimici e rivalorizzati come nuova materia prima per la produzione di carte ecologiche di alta qualità, in sostituzione della cellulosa vergine.

Inoltre, il processo prevede un minor utilizzo di sostanze chimiche rispetto all’impiego di 100% fibra riciclata.

La produzione

Con questa carta vengono prodotti (al 100% in siti italiani) tovaglioli, carta cucina, fazzoletti e carta igienica biodegradabili e biocompostabili.

La carta è testata dermatologicamente e ipoallergenico, con un’elevata versatilità, morbida, e garantita anche dal marchio Ecolabel.

“Siamo orgogliosi di poter annunciare questo nuovo progetto che rappresenta un ulteriore tassello del nostro piano di sostenibilità”, commenta Antonio Zanframundo, Operations Director GHS di Essity Italia. “I consumatori oggi sono sempre più consapevoli e sensibili alle tematiche ambientali e le loro scelte si riflettono anche nei comportamenti d’acquisto. Poter offrire un prodotto innovativo e fortemente ecosostenibile, realizzato interamente in Italia nel nostro stabilimento di Collodi, è motivo di orgoglio per tutti noi e ci incoraggia nella ricerca di proposte sempre più innovative e distintive”.

Non solo Crush

In aggiunta al progetto Crush, Essity ha da poco avviato negli Stati Uniti una nuova tecnologia, chiamata Phoenix Process™ di SFT, che converte paglia di grano in polpa adatta alla produzione di prodotti di carta. Una carta bianca, morbida e forte, paragonabile al tissue ottenuto con la cellulosa proveniente dagli alberi. L’avvio della produzione, previsto per la fine del 2020, avverrà presso lo stabilimento di Mannheim (Germania) per la realizzazione di prodotti di largo consumo e igiene professionale. Una valida alternativa alla cellulosa degli alberi che garantisce maggiore flessibilità all’azienda, caratteristica indispensabile al giorno d’oggi vista la scarsa disponibilità di risorse e la necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti di fibra vergine.

 

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