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Pinalli apre a Torino il suo 100esimo punto vendita

Il traguardo era scritto nero su bianco nei piani dell’azienda, ma Pinalli ha bruciato i tempi e lo ha raggiunto un anno prima delle attese. Il punto vendita numero 100 della catena di prodotti per la bellezza e il benessere della persona è stato aperto a Torino, presso il centro commerciale Area12. Nel 2025 sono state 22 le inaugurazioni per l’insegna che ha esteso la sua presenza in tre nuove regioni – Abruzzo, Campania e Sardegna – e ha rafforzato ulteriormente la rete in aree chiave come Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.

PROSSIMITÀ ED ESPERIENZA DEL CLIENTE GUIDANO LO SVILUPPO
Siamo molto soddisfatti perché l’obiettivo che ci eravamo posti nel piano industriale 2022 -2026 è stato raggiunto con un anno di anticipo rispetto alle previsioni – ribadisce Raffaele Rossetti, Presidente e Amministratore Delegato di Pinalli –. È un momento importante per la nostra azienda e per tutte le persone che ne fanno parte, poiché rappresenta la sintesi di un percorso costruito passo dopo passo, fondato sulla coerenza, sull’innovazione e su una visione chiara di sviluppo che mette al centro la prossimità e l’esperienza del cliente”.
Pinalli sottolinea che il percorso di consolidamento ha visto un’accelerazione dell’espansione negli ultimi anni, mantenendo una forte identità e coerenza di brand. L’integrazione tra canale digitale e fisico, la continua innovazione dell’esperienza in store e l’introduzione di nuovi servizi personalizzati rappresentano secondo l’azienda i pilastri della sua strategia di sviluppo.

UNA COMMUNITY DA 1 MILIONE DI PERSONE
Nata nel 1984 a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), Pinalli ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 170,5 milioni di euro e definisce significativa la crescita prevista per il 2025, forte di una community di oltre un milione di clienti. Da febbraio del 2023 una quota di maggioranza di Pinalli è detenuta da H.I.G. Capital, uno dei principali fondi di investimento internazionali, con una grande esperienza nel mercato italiano, che ha investito in partnership con la famiglia Pinalli e con l’attuale management della società.

Alla vigilia Lidl anticipa la chiusura per ringraziare il personale

Non sono giorni festivi, ma di sicuro sono quelli in cui si ha più fretta di terminare la giornata lavorativa per poter tornare a casa. Il 24 e il 31 dicembre hanno un valore importante e dunque merita di essere evidenziata la scelta – non scontata – di Lidl Italia. La catena ha infatti annunciato che in queste due date emblematiche anticiperà alle 18 la chiusura dei suoi oltre 780 punti vendita italiani. Una decisione presentata come un segnale di attenzione alle persone che lavorano all’interno dei negozi, dandogli modo di trascorrere qualche ora in più insieme ai propri cari. Lidl Italia conta oltre 23.000 collaboratori e sottolinea di promuovere attivamente l’equilibrio tra vita professionale e privata.

UN RICONOSCIMENTO DELL’IMPEGNO QUOTIDIANO
“Il periodo festivo è per eccellenza un momento da dedicare agli affetti e alla serenità – dichiara Sebastiano Sacilotto, Amministratore Delegato Risorse Umane Lidl Italia –. Per questo motivo, abbiamo voluto esprimere la nostra più sincera gratitudine e dare un riconoscimento tangibile all’impegno quotidiano dei nostri collaboratori in tutta Italia. Con questa chiusura anticipata desideriamo garantire concretamente ai nostri team di avere il tempo necessario per godere appieno delle feste facendo loro i nostri migliori auguri”.

Filiera Madeo celebra con Mark & Spencer il Made in Italy

Un evento per riconoscere i giusti meriti di quanti hanno contribuito a promuovere con successo il food italiano nel Regno Unito. L’Hospitality Awards di Londra è un appuntamento che premia realtà inglesi suddivise in 15 categorie che abbracciano altrettanti settori dell’hospitality. E platinum sponsor dell’iniziativa è stata Filiera Madeo, azienda calabrese che oltre 40 anni fa ha salvato dall’estinzione il Suino Nero e che oggi lavora per valorizzarne le peculiarità culinarie e nutrizionali a livello internazionale di questa antichissima razza, con un’attenzione riconosciuta a livello istituzionale per il benessere animale e il rispetto dell’ambiente.

QUALITÀ DA ESPORTAZIONE
L’awards ceremony dell’Hospitality Awards, che ha dato il via alla decima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, ha visto premiata la catena Mark & Spencer come Best Retailer Food “Promoting Italian Products Abroad”. Un riconoscimento che conferma non solo il valore delle eccellenze italiane, ma anche la validità e l’importanza della storica collaborazione tra il retailer inglese e Filiera Madeo, un’impresa famigliare che da San Demetrio Corone in provincia di Cosenza esporta oggi in 27 Paesi nel Mondo.
“È stato un onore, oltre che un’emozione, incontrare tante persone unite dalla stessa passione: portare nel mondo la qualità e il gusto autentico dell’Italia – dichiara Anna Madeo, Ceo di Filiera Madeo –. Lavoriamo con Mark & Spencer da molti anni ed è stato sin dall’inizio un partner perfetto, in grado di valorizzare i nostri prodotti e raccontare la nostra realtà al di fuori dei confini nazionali”.
L’Hospitality Awards, giunto alla sua terza edizione, è organizzato dall’Associazione dei Cuochi Professionisti Italiani nel Regno Unito (Apci-UK) e da UK Confederation, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Londra.

Per Black Friday e Cyber Monday gli italiani spenderanno online 2,2 miliardi di euro

I conti li ha fatti l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano: nei giorni compresi tra il Black Friday e il Cyber Monday, gli italiani spenderanno online circa 2,2 miliardi di euro (+7% rispetto al 2024). In questa occasione, gli operatori particolarmente competitivi realizzeranno anche 3 volte il fatturato di un giorno medio.
Le categorie più interessate da queste iniziative saranno abbigliamento, food & grocery e beauty & healthcare. Bene anche le esperienze legate al mondo dei viaggi e degli eventi. Inoltre, Netcomm (Consorzio del Commercio Digitale Italiano) evidenzia un trend crescente per alcune categorie specifiche: i prodotti della categoria giochi e hobby sono acquistati quasi cinque volte tanto nel periodo del Black Friday rispetto al giorno medio dell’anno, mentre l’acquisto di strumenti musicali ed elettrodomestici triplica in questo periodo. Crescono anche i servizi, primi su tutti gli acquisti di biglietti di viaggio, in crescita del 13% rispetto al 2024.

LA DOMANDA AUMENTA, IL CARRELLO MEDIO SI RIDUCE
Saranno oltre 41 milioni i pacchi che circoleranno durante i dieci giorni di Black Friday, secondo le previsioni del Delivery Index di Netcomm, pari al 4,8% del totale che si registra in un intero anno, con una crescita del 9% rispetto allo scorso anno. A sostenerlo è Roberto Liscia, Presidente di Netcomm: “Prevediamo che saranno 34,9 milioni gli italiani che ricorreranno al canale online per i loro acquisti durante questo periodo, a conferma della forza di questa iniziativa, ormai diventata il momento per eccellenza in cui gli italiani concentrano una parte significativa degli acquisti natalizi e non solo. Allo stesso tempo, è interessante osservare uno squilibrio tra l’aumento del volume dei pacchi e la crescita più contenuta del valore economico degli acquisti effettuati durante il periodo promozionale. Per il Black Friday 2025 gli italiani punteranno sempre più sul risparmio, e questo è legato a due fenomeni rilevanti nel retail digitale di oggi: da un lato, la rapida espansione del mercato del second hand, dall’altro, l’ingresso crescente di prodotti provenienti dall’estero caratterizzati da prezzi medi più bassi. Entrambi i fattori contribuiscono a ridurre il valore medio del carrello, pur in presenza di una domanda in costante aumento”.

LE PRINCIPALI POLITICHE PROMOZIONALI
Secondo le stime dell’Osservatorio eCommerce B2c la percentuale media di sconto applicata dai merchant sarà del 25%, declinata in diverse modalità promozionali. L’iniziativa più comune è quella che prevede sconti riservati su una selezione di prodotti per tutta la durata del periodo di offerte (64%). Non mancano poi promozioni che sono finalizzate a premiare un target di clienti specifico: tra queste spiccano le iniziative di sconto anticipato per i clienti più fedeli (31%). Alcuni merchant scelgono di scontare una selezione di prodotti per un tempo limitato (25%), mentre altri preferiscono applicare sconti su tutta la gamma per tutta la durata dell’iniziativa promozionale (22%). Infine, l’opzione di offrire ai clienti la spedizione gratuita è una scelta applicata dal 19% dei merchant.

UN FENOMENO ENTRATO NELLA FASE DI MATURITÀ
Quest’anno il Black Friday ha le caratteristiche di un fenomeno più consolidato non solo perché il ritmo di crescita è lontano da quello degli esordi del fenomeno in Italia – dichiara Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano – ma anche perché c’è maggior maturità da parte dei consumatori e dei merchant. Sono due i fattori principali che spiegano questo cambiamento. Primo, esaurito l’effetto novità, i consumatori sono più consapevoli delle dinamiche di sconto e acquisto online. Secondo, l’estensione del periodo di sconti ad almeno una settimana consente ai merchant di gestire i picchi di traffico e di operatività con minore stress. Gli operatori del settore stanno inoltre investendo maggiormente nella pianificazione strategica delle attività promozionali, anche attraverso una programmazione anticipata che mira al potenziamento delle attività di marketing (75%), di logistica (65%) e di customer care (52%). È infine un Black Friday all’insegna dell’esclusività: sempre più siti e-commerce riservano le promozioni ai clienti più fedeli esaltando approcci mirati e personalizzati”.

IL NORD TRAINA GLI ACQUISTI
Secondo le stime di Netcomm, l’effetto dell’iniziativa del Black Friday, in linea con la tendenza media dell’anno, è più evidente nelle regioni del Nord Italia: il 27% degli acquirenti è residente nelle regioni del Nord-Ovest e oltre il 21% risiede nel Nord-Est del Paese. Il centro Italia vede la presenza del 18,7% degli acquirenti attivi nel periodo, superati quest’anno dal Sud che raggiunge il 23,1% degli acquirenti, mentre le Isole rimangono stabili al 10,1%.

IL BILANCIO DELLE VENDITE ONLINE NEL 2025
L’Osservatorio eCommerce B2c stima che nel 2025 il valore degli acquisti online da parte degli italiani crescerà del +7% e supererà i 62,3 miliardi di euro. Il settore dei servizi registra una crescita del +9% rispetto al 2024, per un valore di 22,3 miliardi di euro; mentre l’e-commerce di prodotto segna un incremento del +5% rispetto all’anno precedente, superando i 40 miliardi di euro. La penetrazione dell’online sul totale acquisti retail (online+offline) nei prodotti è pari all’11,3%, mentre nei servizi è del 18,4% con un incremento di quasi un punto percentuale rispetto al 2024.

San Benedetto riceve dal Codacons il premio “Amico del Consumatore”

Si chiama “Amico del Consumatore” il premio che la Commissione del Codacons ha assegnato ad Acqua Minerale San Benedetto. Un modo per sottolineare il costante impegno nella tutela e valorizzazione dei consumatori e nella salvaguardia del territorio. Il gruppo veneto evidenzia che questo risultato conferma la centralità attribuita alla qualità, alla trasparenza e alla responsabilità sociale, valori che guidano ogni scelta aziendale e orientano la sua visione di sviluppo sostenibile.

AVANTI CON IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ
Il riconoscimento è stato ritirato in rappresentanza dell’azienda da Angelo Zinzi, Consumer Marketing Manager, e Giovanna Cagnin, Organizzazione e Sviluppo delle Risorse Umane e Affari Legali. Nel comunicare la notizia, San Benedetto sottolinea che l’assegnazione del Premio “Amico del Consumatore” rappresenta un ulteriore stimolo a proseguire con determinazione lungo il percorso di responsabilità, innovazione e sostenibilità portato avanti da anni, promuovendo un rapporto sempre più consapevole, corretto e rispettoso con i consumatori e con il territorio in cui la società opera. Un percorso reso possibile anche attraverso una comunicazione trasparente, diretta e costante, che nel tempo ha consolidato un legame di fiducia con i consumatori e ha favorito un dialogo aperto su qualità, sicurezza e responsabilità sociale.

UN’AMPIA OFFERTA NEL BEVERAGE ANALCOLICO
Nata nel 1956, Acqua Minerale San Benedetto è presente in 100 Paesi nei cinque continenti ed è il primo player in Italia del beverage analcolico (GlobalData Fonte 2025, dati 2024). Il Gruppo conta sette stabilimenti in Italia – Scorzè (VE), Pocenia (UD), Popoli Terme (PE), Donato (BI), Nepi (VT), Viggianello (PZ), Atella (PZ) – e quattro siti produttivi internazionali: due in Spagna, uno in Polonia e uno in Ungheria. L’azienda è attiva in tutti i segmenti del beverage analcolico: dalle acque minerali (San Benedetto, San Benedetto Millennium Water, Acqua di Nepi, Guizza, Pura di Roccia, Fonte Corte Paradiso e Cutolo Rionero Fonte Atella) a quelle addizionate (Aquavitamin, San Benedetto Skincare, Aquaprotein), dalle bibite gassate (San Benedetto e Schweppes) al thè (San Benedetto) e ai prodotti per bambini (San Benedetto Baby), dagli sport drink (Energade), alle acque toniche (Schweppes) alle bibite piatte a base di succo (San Benedetto Succoso) e gli aperitivi (San Benedetto) fino agli energy drink (San Benedetto Super Boost e San Benedetto Fruit & Power) e alle bevande vegetali (San Benedetto Avena).

Fatturato oltre i 250 milioni di euro per dm Italia

Crescita a doppia cifra per dm Italia, che archivia l’anno fiscale 2024–2025 (ottobre 2024 – settembre 2025) con un fatturato complessivo di 252 milioni di euro: +26,4% rispetto all’esercizio precedente. Il numero di scontrini emessi è aumentato del 24,3% superando i 16 milioni, mentre il numero di prodotti venduti è salito del 29,3%, raggiungendo gli oltre 81 milioni. Entrata in Italia nel 2017, la catena drugstore conta ad oggi 94 punti vendita sul territorio nazionale. A chiusura dell’anno fiscale l’organico comprendeva 1.036 persone, con una quota femminile pari all’85% del totale.
Il canale online ha registrato un +46% di ordini e da settembre 2025 sono stati introdotti anche in Italia i punti di ritiro self-service, un sistema di locker automatizzati che consente ai clienti di ritirare gli ordini online in negozio in modo rapido, senza passare dalla cassa. L’app “la mia dm” ha totalizzato nell’anno fiscale oltre 830.000 download. Integrata nell’app, è disponibile la carta fedeltà digitale “dm fedeltà” che premia gli oltre 1 milione di clienti già iscritti con coupon e sconti dedicati.

POSITIVO IL TREND DELL’INTERO GRUPPO
A livello internazionale, il gruppo nel corso dell’ultimo anno fiscale ha aumentato il fatturato del +8,2%, passando da 17,749 miliardi di euro a 19,197 miliardi di euro. Il numero totale di collaboratori è salito da 89.197 a 93.426 e le 73 inaugurazioni hanno portato la rete di vendita a contare complessivamente 4.189 negozi.
Siamo orgogliosi di chiudere un anno di risultati così positivi, che testimoniano la solidità della nostra strategia e il crescente apprezzamento dei clienti italiani per il nostro modello di drugstore – afferma Benjamin Schneider, Ceo di dm Italia (foto in alto) –. La crescita del fatturato nei punti vendita e la conoscenza sempre più diffusa del marchio in Italia ci confermano che stiamo costruendo una relazione solida con i nostri clienti. L’approccio omnichannel, che unisce la praticità del digitale all’esperienza d’acquisto in negozio, è oggi e continuerà a essere in futuro un pilastro centrale per il nostro sviluppo”.

L’INCIDENZA DELLA MARCA PRIVATA
La marca del distributore genera circa il 30% del fatturato totale della filiale italiana, con 28 private label tra cui alverde, Balea, Denkmit e dmBio. Tra le iniziative marketing del 2025, è da segnalare dm babybonus, un progetto dedicato a futuri genitori e a quelli che hanno bambini fino ai 3 anni. In seguito alla registrazione, gli iscritti ricevono consigli personalizzati in base alla fase della gravidanza o di vita del bambino e possono accedere a coupon con sconti su prodotti per l’infanzia. Inoltre, hanno subito la possibilità di ottenere come welcome gift il telo multiuso babylove, realizzato in collaborazione con la cooperativa tedesca Nieder-Ramstädter Diakonie, che coinvolge persone con disabilità in un contesto lavorativo inclusivo.
Sul fronte logistico, dm Italia ha trasferito il proprio magazzino in una nuova sede di 18.000 mq a Nogarole Rocca (VR), con l’obiettivo di migliorare l’approvvigionamento dei punti vendita. Avviata inoltre la costruzione di un centro di distribuzione automatizzato a Kronstorf (Alta Austria), destinato a potenziare la sinergia operativa tra Austria, Italia e Slovenia.

OBIETTIVO NEUTRALITÀ CLIMATICA ENTRO IL 2045
Lo scorso giugno, dm ha pubblicato il suo primo report di sostenibilità internazionale, che riunisce le iniziative dei 14 Paesi in cui il gruppo è presente e ribadisce l’obiettivo comune di raggiungere la neutralità climatica entro il 2045. Tra i punti fondamentali toccati all’interno del report c’è l’adozione di un approccio “no waste” per gli imballaggi, che punta a ridurre l’uso dei materiali e scegliere quelli più sostenibili, promuovere l’economia circolare, contenere al minimo possibile il numero dei rifiuti e sensibilizzare collaboratori e clienti sull’importanza di questi temi.
Un secondo filone rilevante è l’aumento delle fonti energetiche rinnovabili: sono in totale 64 gli impianti fotovoltaici installati dal gruppo nei vari Paesi e producono oltre 4,8 milioni di kWh di energia pulita, equivalenti al consumo medio annuo di circa 1.400 famiglie. Di questi, ben 12 si trovano in Italia.

SCONTRINI PIÙ CORTI PER RISPARMIARE CARTA
Per quanto riguarda la responsabilità sociale, il Report sottolinea l’impegno del drugstore nella creazione di una catena del valore che mira ad una filiera produttiva sempre più controllata, trasparente e rispettosa dei diritti umani e lavorativi. Tra le azioni concrete messe a punto per contenere l’impatto ambientale, c’è la riduzione della lunghezza dello scontrino cartaceo in punto vendita, che ha consentito a dm Italia di avere un risparmio di carta stimato pari a oltre 3.000 km. Nel corso dell’anno fiscale 2024–25, dm Italia ha inoltre lavorato al conseguimento della certificazione ISO 50001, che attesta un sistema di gestione energetica volto a migliorare l’efficienza e ridurre i consumi, in linea con gli obiettivi del Gruppo di raggiungere le zero emissioni nette.

UNO SPORTELLO DI ASCOLTO PER LE VITTIME DI VIOLENZA
Sul fronte dei progetti a sostegno delle persone e delle comunità locali, c’è stato il rilancio del progetto “Il Petalo Bianco”, lo sportello di ascolto psicologico e legale gratuito dedicato a tutte le vittime di violenza e discriminazione, nato dalla collaborazione tra Catrice, FARE X BENE e dm, presso il punto vendita di via Vittor Pisani 10 a Milano. A fine anno fiscale, le persone che si sono rivolte allo sportello dal giorno della sua apertura erano 220. Alcune di queste hanno concluso il percorso e sono oggi seguite dagli avvocati per la denuncia o dai centri antiviolenza con il supporto di psicologi specializzati, mentre molte sono ancora in carico e nuovi casi continuano ad aggiungersi.
Durante il Giving Friday del novembre 2024, dm Italia ha devoluto il 5% del fatturato della giornata di incassi in store e online all’associazione FARE X BENE, per la creazione degli Spazi Vera, luoghi fisici nel Municipio 8 di Milano in cui vengono organizzati corsi gratuiti finalizzati a supportare le persone provenienti da contesti sociali fragili.

PROGETTI PER STUDENTI E FAMIGLIE
Con l’iniziativa “Le mestruazioni non sono un lusso” sono stati donati oltre 100.000 assorbenti Jessa ad alcune scuole di Milano e provincia e attivati di percorsi educativi gratuiti per studentesse e studenti, promuovendo una cultura del rispetto, della consapevolezza e dell’inclusione, sempre in collaborazione con FARE X BENE.
Infine, prosegue l’adesione al progetto Baby Kit del Comune di Genova, con la distribuzione, a tutte le famiglie con nuovi nati, di coupon per ricevere in omaggio prodotti a marchio dm per la prima infanzia.

Con Selezione Mielizia è il gusto a fare la differenza

Un nuovo modo di proporre il miele: non più solo l’origine botanica o geografica, ma il profilo sensoriale che lo caratterizza. È questa la filosofia alla base di Mielizia Selezione, la linea presentata da Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori, la più grande cooperativa di apicoltori in Europa con oltre 100.000 alveari distribuiti dal Piemonte alla Sicilia e più di 5 miliardi di api tutelate. Le tre selezioni – Gentile, Armonioso e Deciso – offrono esperienze di gusto e abbinamenti gastronomici differenti, immediatamente fruibili grazie alle indicazioni riportate in etichetta.
Ogni referenza è raccontata attraverso il sigillo parlante e floreale, che comunica in modo immediato intensità, persistenza e dolcezza, rendendo la lettura del prodotto semplice e intuitiva. La confezione è arricchita da un QR code dedicato, che permette al consumatore di approfondire la conoscenza del miele, scoprire ricette e suggerimenti d’uso.

LE CARATTERISTICHE E GLI ABBINAMENTI
Gentile
si distingue per la sua delicatezza e il profilo floreale; è ideale per dolcificare bevande calde o fredde, arricchire insalate fresche, formaggi morbidi o macedonie, senza mai sovrastarne i sapori.
Armonioso si caratterizza per l’equilibrio tra dolcezza e note fruttate, accompagnando carni bianche, formaggi semi-stagionati e dessert, yogurt e topping per pancake, frutta fresca o gelati.
Deciso presenta un carattere intenso e persistente, con note profonde e poco dolci, per abbinamenti audaci con formaggi stagionati, carni robuste e selvaggina, ma anche con cioccolato fondente e frutta secca.

LE PERFORMANCE DEL MARCHIO
Secondo dati Nielsen aggiornati al 28 settembre 2025, il mercato italiano del miele registra una crescita del +3,7% a valore, +5% a volume e +5,3% in confezioni. Nel medesimo periodo, Mielizia cresce del +2,4% a valore, +0,2% a volume e +7,5% in confezioni, consolidando la propria posizione premium.
Nel canale iper+super, il marchio si conferma secondo a livello nazionale, registrando una crescita di +3,2% a valore, +1,4% a volume e +6,5% in confezioni, rispetto a un mercato che cresce rispettivamente del +3,4%, +3,6% e +5,3%.

INNOVAZIONE DI GUSTO E NON SOLO
Conapi ricorda i recenti lanci di Mielizia, finalizzati a coniugare innovazione funzionale e gusto distintivo. In particolare, SportPocket, il miele italiano in formato doypack da 100 grammi; il mix miele, polline e pappa reale da 80 grammi; il Miele+Balsamico, appena introdotto.
Mielizia Selezione non è solo una novità di prodotto: è un driver di valore per la Gdo – commenta Laura Betti, Brand Manager Mielizia – capace di rafforzare il reparto, stimolare la curiosità dei consumatori e creare nuove leve di vendita e fidelizzazione a scaffale”.

Dalla visibilità alla vendita, ecco i brand che ci riescono meglio

In Europa Occidentale è Coca-Cola il marchio che meglio converte la propria presenza sugli scaffali in acquisti effettivi. È quanto evidenzia il nuovo Brand Traction Score di NielsenIQ (NIQ), l’indicatore indirizzato ai marchi della Gdo per valutarne l’efficacia di conversione. Uno strumento basato sulle due principali fonti di insight dell’azienda: i dati del Consumer Panel, in grado di registrare la frequenza di acquisto dei marchi, e quelli del Retail Measurement che misurano diffusione e penetrazione a livello di negozio.
Questo strumento ha mostrato come alcuni dei marchi di maggior successo abbiano conseguito un +40% del fatturato grazie all’espansione della propria distribuzione nei punti vendita, con oltre il +60% dell’incremento dei volumi proveniente da nuove famiglie acquirenti. Un ulteriore +18% è stato invece generato da clienti che hanno ampliato gli acquisti di marchi e categorie, mentre solo un terzo del fatturato è stato ottenuto sottraendo quote alla concorrenza.
Quali sono le caratteristiche dei marchi con un Brand Traction Score elevato? Sono in genere di grandi dimensioni, crescono più rapidamente e convertono la visibilità in vendite in modo più efficiente. Nelle intenzioni di NIQ, lo studio può aiutare i produttori di beni del largo consumo ad analizzare i fattori che guidano la crescita del marchio, individuando così opportunità di ottimizzazione nel marketing e nelle vendite.

LE CATEGORIE CHE TRAINANO IL MERCATO
L’analisi condotta da NIQ mostra che in Europa Occidentale – nello specifico Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Italia – Coca-Cola ottiene il punteggio più alto (487) per conversione delle vendite, seguita da Philadelphia (458) e Nutella (426). Tra i primi 15 marchi predominano quelli dei prodotti legati al piacere e alla gratificazione personale, seguiti dai latticini, due categorie che beneficiano di un’ampia gamma di scelta, molteplici occasioni di consumo e cicli di acquisto brevi.
Accanto ai marchi internazionali affermati, in classifica figurano anche forti player locali e specialisti di categoria. L’analisi è stata condotta su 446 marchi con almeno l’1% di penetrazione nei cinque principali mercati europei (EU5), che hanno registrato una crescita delle vendite in unità pari o superiore al +5% nell’anno conclusosi a maggio 2025 rispetto all’anno precedente. Tra questi 446 marchi europei, il 60% ha ottenuto acquisti più frequenti da parte di un numero maggiore di consumatori grazie alle nuove referenze inserite a scaffale.

DARE PRIORITÀ AI PRODOTTI ‘GIUSTI’
In tutti i sette settori della Gdo analizzati emerge un chiaro modello: i marchi che registrano il progresso più elevato in termine di unità vendute sono anche quelli che mostrano i maggiori incrementi nel Brand Traction Score. Questo evidenzia che, sebbene la distribuzione rimanga un fattore cruciale, il successo dipende sempre più dalla capacità di individuare la priorità dei prodotti più giusti (nuovi o già esistenti), ovvero quelli in grado di convertire più efficacemente la presenza sugli scaffali in vendite.
I marchi che hanno incrementato maggiormente il loro Brand Traction Score e il fatturato sono infatti quelli che investono strategicamente in praticità, salute e sostenibilità. Ampliandosi in categorie adiacenti e lanciando nuovi prodotti che rispondono a queste esigenze, rafforzano il loro presidio nel mercato retail e al tempo stesso aumentano la penetrazione e la frequenza d’acquisto tra le famiglie.

UN NUOVO INDICATORE
Il Brand Traction Score è un nuovo indicatore che mostra quanto efficacemente i marchi riescano a convertire la loro presenza sugli scaffali in acquisti reali – dichiara Emilie Darolles, President Western Europe di NIQ –. Abbiamo osservato che i marchi possono espandersi anche senza ampliare la loro presenza fisica, ma semplicemente rafforzando il potere di attrazione. Questo dimostra che lo sviluppo non passa solo dall’acquisizione di nuovi clienti, ma anche dalla loro attivazione”.
In un mercato altamente competitivo come quello dell’Europa Occidentale – aggiunge Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ Italia – questo indicatore offre ai produttori una visione chiara e fruibile delle opportunità di crescita. Al contempo, consente ai marchi di migliorare la conversione, potenziare le prestazioni nei punti vendita e promuovere uno sviluppo sostenibile”.

COME SI CALCOLA IL PUNTEGGIO
Il NIQ Brand Traction Score misura l’efficacia con cui i marchi trasformano la loro presenza sugli scaffali in acquisti reali. Combina due fonti di dati: le informazioni raccolte dal Consumer Panel, che monitora la frequenza con cui i consumatori acquistano un marchio, e i dati di Retail Measurement, che misurano l’ampiezza e la profondità della distribuzione di quel marchio nei negozi.
Il punteggio indica il numero di opportunità d’acquisto per referenza generate. Per esempio: un marchio presente in 100 punti vendita e che realizza 500.000 acquisti ottiene un Brand Traction Score di 5.000, ovvero ogni referenza genera 5.000 acquisti. Un punteggio più elevato indica che un marchio non solo raggiunge un numero maggiore di acquirenti, ma che converte anche la visibilità in vendite in modo più efficiente.

 

AssoBirra chiede una riduzione delle accise

Una misura per rilanciare competitività e investimenti. È con questa motivazione che AssoBirra, in vista della discussione della legge di bilancio 2026, rinnova la richiesta al Governo di ridurre le accise sulla birra da 2,99 a 2,97 euro per ettolitro e grado Plato. A supporto della sua tesi, l’Associazione dei Birrai e dei Maltatori elenca i numeri del comparto, che genera 10,4 miliardi di euro di valore condiviso e conta circa 112.000 occupati. Ad oggi, ogni addetto alla produzione di birra crea 31 posti di lavoro lungo la filiera, mentre negli ultimi dieci anni, il settore in Italia ha prodotto 92 miliardi di ricchezza e 24.000 nuovi posti di lavoro, contribuendo alla fiscalità generale per circa 4 miliardi di euro l’anno (di cui 1,5 miliardi di Iva e 689 milioni di euro di accise nel 2024).

SEGNO MENO ANCHE NEI MESI ESTIVI
Il problema è che negli ultimi due anni si è registrata una flessione dei principali indicatori di mercato (produzione, consumi ed export), aggravata dall’aumento delle accise (+20 milioni di euro solo nel 2024) a fronte di un -1,5% di consumi e -7,8% di export. Le spinte inflattive e la progressiva erosione del potere d’acquisto hanno ulteriormente aggravato la situazione nel 2025, periodo in cui il mercato continua a mostrare segnali negativi, con particolare criticità nei mesi estivi, tradizionalmente cruciali per il settore.
L’accisa è parte integrante del prezzo di vendita e oggi rappresenta fino al 40% del prezzo al consumo nei formati più popolari, come il 66 cl, mentre su una birra media alla spina circa 80 centesimi sono imputabili all’accisa, incidendo secondo AssoBirra fortemente sul potere d’acquisto dei consumatori e sulla competitività delle imprese italiane.

UNA MISURA A SOSTEGNO DELLA FILIERA
“La birra è una filiera viva e strategica – dichiara Federico Sannella, Presidente di AssoBirra (nella foto a destra) – che unisce agricoltura, industria e distribuzione, generando valore per l’intero Paese. Oggi più che mai serve una visione di lungo periodo sulla fiscalità: ridurre le accise non significa solo alleggerire un’imposta regressiva, ma restituire slancio a investimenti, occupazione e innovazione. È una misura che rafforza l’intera filiera e la sostiene anche nei momenti di maggiore incertezza economica”.
A giudizio dell’Associazione, una fiscalità più equa non solo alleggerirebbe il peso per i consumatori, ma rafforzerebbe il legame con la filiera agricola e stimolerebbe nuovi investimenti. E a riprova di questo, AssoBirra ricorda che tra il 2017 e il 2022 le precedenti riduzioni dell’aliquota hanno prodotto risultati concreti: +10% nei consumi nazionali, +11% nella produzione, +5% nella coltivazione di orzo distico e l’avvio di progetti per il luppolo italiano.

ALIQUOTA PIÙ BASSA PER I PICCOLI BIRRIFICI
Con la Legge di Bilancio 2025 è stata inoltre introdotta un’importante riduzione pluriennale dell’aliquota per i piccoli birrifici fino a 60.000 ettolitri di produzione, misura meritoria anche se limitata al solo 3% della produzione nazionale. “Ridurre le accise non è solo una scelta fiscale: è una leva che incide direttamente sul mercato e il potere d’acquisto – sottolinea Paolo Merlin, Vicepresidente AssoBirra con delega alla cultura della birra e alle tematiche fiscali –. Le riduzioni hanno portato risultati concreti, con crescita dei consumi e della produzione nazionale, mentre gli aumenti hanno generato contrazione e contribuito all’inflazione, perché l’accisa entra nella formazione del prezzo e pesa in modo significativo sul consumatore finale. Una fiscalità più equilibrata è quindi essenziale per sostenere la ripresa, contenere i prezzi e dare stabilità a tutta la filiera”. La proposta avanzata da AssoBirra avrebbe un costo stimato di 4,7 milioni di euro per il 2026.

Prodotti funzionali, i driver che guidano gli acquisti

Il mercato c’è ed è destinato a crescere: secondo la società di consulenza e ricerche Precedence Research, il settore degli integratori alimentari e della nutrizione (Fsn – food supplement and nutrition), che comprende bevande arricchite con proteine, drink fortificati e integratori funzionali, dovrebbe raggiungere circa 758,99 miliardi di dollari entro il 2034, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 7%.
Per aiutare i marchi del settore alimentare e delle bevande a comprendere meglio esigenze e opportunità in questo specifico ambito, Tetra Pak ha commissionato a Ipsos un’indagine condotta lo scorso luglio, intervistando 25.547 consumatori attenti alla salute – dai genitori ai giovani adulti (16-65 anni), fino ai senior (65+) – in 17 Paesi.
La ricerca rivela che i consumatori considerano i prodotti food supplement and nutrition non solo per i loro benefici funzionali, che si integrano perfettamente negli stili di vita moderni, ma anche per l’aspetto emotivo, aspirazionale e di sicurezza legato alle prestazioni che tali prodotti offrono.

SOLUZIONI NUTRIZIONALI ADATTE AI DIVERSI STILI DI VITA
Dallo studio emerge che i consumatori si rivolgono sempre più ai prodotti funzionali come parte di un approccio olistico al benessere. I principali motivi includono il sostegno alla salute fisica, citato dal 58% dei consumatori, il corretto apporto nutrizionale quotidiano garantito (51%) e il mantenimento dei livelli di energia durante una giornata intensa (47%). Oltre ai benefici fisici, questi prodotti sono apprezzati anche per il loro ruolo nel migliorare il benessere mentale, l’aspetto fisico o la forma.
La rassicurazione emotiva è un altro fattore importante. Infatti, il 42% dei consumatori afferma di volersi sentire maggiormente padrone della propria salute, il 39% desidera la tranquillità di soddisfare i propri bisogni nutrizionali e il 30% aspira a sentirsi più equilibrato o meno stressato.

COMODITÀ E RISPARMIO DI TEMPO
Accanto a questi fattori legati alla salute, alcune considerazioni pratiche stanno acquisendo importanza: per chi è spesso in movimento, la comodità motiva il 21% dei consumatori, mentre il risparmio di tempo nei pasti o negli spuntini influenza il 18%. È interessante notare come diversi gruppi di consumatori diano priorità a benefici differenti: i giovani adulti sono più guidati dal piacere del gusto, mentre i senior cercano tranquillità riguardo alla propria alimentazione.

SPAZIO AI FORMATI LIQUIDI
I formati liquidi stanno guadagnando terreno, con il 59% dei consumatori che esprime interesse per questa opzione nel campo degli integratori e della nutrizione. Il loro fascino risiede nella praticità quotidiana: questi prodotti non richiedono preparazione, sono facili da conservare e ideali per il consumo on-the-go. Questa tendenza riflette un desiderio più profondo di prodotti che si adattino agli stili di vita dei consumatori.

LE MOTIVAZIONI DEI CONSUMATORI ITALIANI
In Italia, i consumatori mostrano un profilo per lo più in linea con il trend globale, quando si osservano le motivazioni all’uso di prodotti funzionali, ma emergono alcune variazioni di rilievo. Più precisamente, gli italiani si distinguono rispetto alla media per un maggiore orientamento al benessere mentale (41%) e al miglioramento dell’aspetto o della forma fisica (35%). Gusto e praticità delle confezioni ready-to-drink si confermano due ulteriori fattori di rilievo nella preferenza di acquisto per questa tipologia di prodotti.
La praticità rimane un’aspettativa fondamentale – commenta Anna Larsson, Category Leader di Tetra Pak –. Per i marchi, rappresenta un’opportunità per distinguersi con formati convenienti e formulazioni innovative che soddisfano aspettative in evoluzione e offrono maggiore valore ai clienti. Tuttavia, l’interesse per questa categoria va ben oltre la sola comodità. Con il 71% dei consumatori che preferisce risultati graduali da ingredienti naturali rispetto ad alternative sintetiche rapide, e un’eguale percentuale disposta a pagare un prezzo premium per queste caratteristiche, assistiamo a un chiaro spostamento verso prodotti basati sul valore, che supportano il benessere a lungo termine”.

IL RUOLO DEL PACKAGING
Come è giusto che sia – considerata l’attività di Tetra Pak, che opera a livello mondiale nella lavorazione degli alimenti e nelle soluzioni di confezionamento – lo studio identifica anche punti critici specifici che il packaging può contribuire a risolvere, dalla sensibilità al prezzo e alla fiducia, fino alla praticità del formato e alla trasparenza sugli ingredienti. Considerando che il 63% degli intervistatili consuma i prodotti funzionali “così come sono”, i formati monoporzione e a lunga conservazione risultano particolarmente adatti a soddisfare questa esigenza.
Dalle confezioni a base carta, che migliorano la praticità, alle analisi utili per orientare formulazioni e posizionamento di mercato, i risultati del sondaggio supportano i marchi nella creazione di offerte differenziate. “Queste evidenze offrono una direzione chiara per i marchi che desiderano crescere in un mercato in rapida evoluzione come questo – conclude Larsson –. Combinando benefici funzionali e appeal emotivo, e adattando i prodotti alle preferenze locali, i brand possono costruire legami più forti con i consumatori, aumentare la fedeltà e cogliere nuove opportunità di crescita sostenibile”.

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