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HalfPrice sceglie Merlata Bloom Milano per il suo esordio in Italia

Andrà in scena al mall Merlata Bloom Milano il debutto italiano di HalfPrice, catena fondata in Polonia nel 2021 e attualmente presente con oltre 150 negozi in 14 Paesi. La data annunciata è il 9 maggio, quando aprirà i battenti il nuovo store da oltre 5.000 metri quadrati, situato al primo piano dell’area Ovest, sotto la cupola di vetro della struttura. HalfPrice propone abbigliamento, calzature, accessori e prodotti per la casa e per gli animali domestici, presentando migliaia di marchi internazionali a prezzi accessibili “Introdurre HalfPrice a Merlata Bloom Milano – dichiara Anand Remtolla, Chief Commercial Officer di Nhood Services Italy, società di soluzioni immobiliari specializzata nel commercial real estate e nella rigenerazione urbana – è una decisione strategica che riflette la nostra ambizione per questo asset: affermare Merlata come una destinazione iconica per lo shopping nella città di Milano e punto di riferimento per lo stile di vita milanese. Vogliamo che Merlata Bloom Milano sia sinonimo di esperienze uniche, dove shopping, moda, intrattenimento e ristorazione si uniscono per creare un’unica straordinaria esperienza all-in-one per i nostri visitatori”.

La catena HalfPrice fa parte del Gruppo CCC, rivenditore omnichannel tra i principali leader in Europa nel settore delle calzature e dell’abbigliamento. Il Gruppo CCC gestisce le sue attività di vendita al dettaglio attraverso diverse insegne come: CCC, HalfPrice, eobuwie.pl, MODIVO, worldbox e Boardriders. “In HalfPrice, abbiamo trovato la ricetta per un’esperienza di shopping eccezionale: marchi amati a prezzi imbattibili – afferma Malwina Winter, Chief Operating Officer di HalfPrice –. Con oltre 200 categorie di prodotti in offerta, sono sicura che tutti troveranno qualcosa di speciale nel nostro nuovo negozio a Merlata Bloom Milano, qualcosa che metta in risalto il loro stile e personalità unici”.
Merlata Bloom Milano si trova nel quadrante nord ovest di Milano, si estende su 70.000 mq e accoglie 210 spazi commerciali, tra cui 43 innovativi concept F&B, un superstore Esselunga, Decathlon con il nuovo polo d’uffici e un cinema multisala di ultima generazione Notorius.

Despar Nord: 2,78 miliardi di fatturato e 17 aperture nel 2024

Fatturato, investimenti, rete di vendita e marchio privato: il 2024 di Despar Nord – Aspiag Service va in archivio con tutti i principali indicatori in positivo, a riprova delle ambizioni di sviluppo della concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Lombardia. L’esercizio si è chiuso con un fatturato al pubblico di 2,784 miliardi di euro, salito del 2,7% rispetto ai 12 mesi precedenti. La spinta è arrivata dagli investimenti, aumentati del 12% in confronto al 2023, per un valore complessivo di 76 milioni di euro. Cinque i nuovi negozi a gestione diretta tra Veneto (Castelfranco Veneto-TV) ed Emilia-Romagna (San Giorgio di Piano – BO, Guastalla – RE, Castelnuovo Rangone – MO, Spilamberto – MO), a cui si aggiungono 12 supermercati affiliati inaugurati nelle province di Trieste, Gorizia, Ferrara, Udine, Forlì-Cesena, Venezia, Padova, Trento, Milano e Ravenna. Questo ha portato la rete commerciale di Despar Nord a contare 550 punti vendita complessivi, di cui 247 diretti e 303 in affiliazione. A sostenere il trend positivo dei ricavi hanno contribuito anche 18 ristrutturazioni (di cui 11 dirette e 7 affiliate), distribuite tra Veneto (5), Friuli-Venezia Giulia (6), Emilia-Romagna (3) e Trentino-Alto Adige (4). Allo sviluppo sul territorio ha corrisposto anche un incremento dei livelli occupazionali che ha consentito l’ingresso di 465 nuovi collaboratori portando il totale a 9.750, di cui il 62% è rappresentato da donne, con l’89% dei contratti è a tempo indeterminato.

VOLA LA LINEA CONVENIENZA S-BUDGET
Nel 2024 il prodotto a marchio ha rappresentato il 33% dell’intero fatturato dei punti vendita diretti, un dato in crescita di oltre il 2% rispetto ai valori espressi nel 2023. Oggi l’Mdd comprende 6.755 referenze a marchio Despar. Particolarmente significativo l’apporto di S-Budget: la linea convenienza è arrivata a quota 750 prodotti alimentari e non, ma soprattutto è cresciuta del 35,2% in termini di fatturato, consentendo un risparmio medio che Despar Nord quantifica nel 30% sul carrello della spesa. Grande spazio sugli scaffali anche per i prodotti delle filiere corte locali con 3.000 referenze provenienti da più di 400 produttori locali raccolti nel brand “Sapori del Territorio”, e ai micro-localismi con oltre 150 micro-produttori coinvolti in tutte le regioni per circa 1.000 referenze.

LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE
Nell’ambito della strategia di Corporate Social Responsibility, quasi 480.000 euro sono stati destinati nel 2024 a supporto di centinaia di iniziative in tutte le regioni di riferimento come donazioni e sponsorizzazioni sportive e culturali. Inoltre, grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare, nei punti vendita a gestione diretta di Despar Nord sono state raccolte 1.139 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti, che hanno consentito la preparazione di circa 2,5 milioni di pasti destinati a coloro che si trovano in situazioni di maggiore necessità.
Prosegue il nostro percorso di evoluzione su tutti i territori regionali nei quali siamo presenti – commenta Christof Rissbacher, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Despar Nord – così come quello di efficientamento e di miglioramento continuo dei nostri modelli organizzativi, per competere al meglio rispetto ai cambiamenti costanti del settore della grande distribuzione. Crescono ancora gli investimenti, con l’obiettivo di rafforzare e qualificare ulteriormente la nostra offerta e i nostri servizi. A conferma di questo impegno, continua a crescere anche il nostro modello di affiliazione, che rappresenta uno strumento concreto di sostegno all’imprenditoria locale, valorizzando le energie del territorio e promuovendo un’economia diffusa. Guardiamo al 2025 con fiducia, con l’obiettivo di continuare ad investire con convinzione nei territori, nello sviluppo della rete e nel servizio alla comunità”.

Giangiacomo Ibba è il nuovo Presidente della supercentrale Forum

Passaggio di consegne in Forum, la supercentrale di cui fanno parte Crai Secom, Despar Servizi, C3, D.IT – Distribuzione Italiana e Consorzio Drug Italia: Giangiacomo Ibba, Amministratore delegato di Crai Secom è stato nominato Presidente all’unanimità. Succede a Pippo Cannillo, Amministratore Delegato di Maiora, che ricopriva l’incarico dalla nascita di Forum, nel novembre 2020. Quinta supercentrale a livello nazionale, Forum è accreditata di una quota di mercato pari al 7,7% (fonte: Circana) e detiene il primo posto nel canale superette con una quota del 21,5%, a testimonianza della sua forza nella distribuzione di prossimità. “È per me un onore assumere la guida di Forum in una fase così cruciale per l’evoluzione del nostro settore – dichiara Giangiacomo Ibba, Amministratore Delegato di Crai Secom e Presidente di Forum –. Credo profondamente nella forza delle sinergie e nella capacità di questa centrale di interpretare i cambiamenti del mercato con coraggio e coerenza. Insieme ai partner continueremo a promuovere un modello di prossimità evoluta, sempre più attento alle comunità e ai nuovi stili di consumo”.

In questi anni abbiamo lavorato per consolidare una centrale capace di valorizzare le identità delle imprese associate – afferma Pippo Cannillo, Amministratore Delegato di Maiora e Presidente uscente di Forum – e allo stesso tempo sviluppare strategie condivise. Lascio la presidenza con orgoglio, certo che Giangiacomo Ibba saprà proseguire con determinazione nel percorso di crescita e innovazione che Forum ha intrapreso”. L’assemblea dei soci di Forum ha nominato, inoltre, il nuovo Consiglio di Amministrazione, che resterà in carica per il prossimo quadriennio, così composto: Stefano Battistelli (al quale è stata affidata anche la carica di Vice-Presidente) e Gianni Regina in rappresentanza di Consorzio Drug Italia; Oreste Santini e Giuseppe Sammaritano in rappresentanza di D.IT – Distribuzione Italiana; Giuliano Baccichetto e Chiara Celesia espressione di C3; Pippo Cannillo e Marco Sgarioto che rappresentano Despar Servizi; Giangiacomo Ibba e Gianfranco Scola in quota Crai Secom, oltre ad Enrico Fattori che, insieme alla carica di Consigliere mantiene anche quella di Direttore Generale.

Drugstore: aumentano gli acquisti, ma a 7 italiani su 10 non piacciono le confezioni di plastica

I drugstore, ovvero le catene di negozi di articoli per la casa, cura della persona, oltre a farmaci da banco, integratori e alimentari secchi (es. tisane), sono sempre più presenti nelle città e nelle abitudini d’acquisto degli italiani: il 68,9% delle famiglie li frequenta regolarmente per prodotti di igiene, casa e alimentari. Tuttavia, emerge anche un dato in dissonanza: più di 7 italiani su 10 (74%) si dice infastidito dall’eccesso di plastica nei packaging, mentre i consumatori più attenti all’ambiente – gli eco-attivi, pari al 23% delle famiglie– restano ancora poco coinvolti da questo canale. È quanto emerge dalla nuova ricerca “Il canale Drugstore dal punto di vista dello shopper”, realizzata da YouGov CP Italy, leader nelle ricerche sul largo consumo, su un panel di 15.000 famiglie rappresentative dell’intera popolazione italiana (26 milioni di nuclei familiari).
Gli eco-attivi sono consumatori consapevoli, attenti all’impatto ambientale delle loro scelte e pronti a premiare i brand (e i negozi) più sostenibili. Eppure, oggi generano solo il 21% del valore nel canale drugstore: un gap che rappresenta un’enorme opportunità di crescita per le insegne. “L’irritazione per l’uso eccessivo di plastica non è un dettaglio – sottolinea Marco Pellizzoni, Commercial Director Consumer Panel di YouGov –, è un indicatore di comportamento pronto a tradursi in scelta d’acquisto”. Il messaggio è chiaro: ridurre il packaging in plastica e comunicare con efficacia l’impegno ambientale può fare la differenza per intercettare un pubblico esigente. Non solo: anche la Gen Z, pur con un potere d’acquisto limitato, mostra crescente interesse per i temi della sostenibilità, rendendo il posizionamento green ancora più strategico. In un contesto competitivo e in rapido cambiamento, secondo YouGov, la sostenibilità non è più un plus, ma una leva chiave per rendere i drugstore più attrattivi, moderni e rilevanti.

Basko, restyling nel segno del format Bistrot

Nuova immagine per il supermercato Basko di via Barchetta, a Genova Bolzaneto. Il punto vendita, aperto dal Gruppo Sogegross nel 2016, era nato da un importante progetto di riqualificazione dell’area che un tempo ospitava lo storico bowling di Bolzaneto, che nel passato recente viveva una situazione di degrado e di abbandono. Questo ulteriore intervento di ammodernamento e investimento sottolinea l’impegno dell’insegna a essere attivamente presente sul territorio, realizzando servizi e opportunità in linea con le necessità della comunità, e rispondendo a una proposta già molto apprezzata nel quartiere, che ha reso necessario l’ampliamento. Per Basko – sottolinea il retailer genovese – il punto vendita non è solo un luogo per la spesa, ma anche un centro di aggregazione. Il format Bistrot, presente in nove supermercati della rete Basko, contribuisce a questa visione, proponendo un’offerta di piatti realizzati con ingredienti freschi in un ambiente aperto sia ai clienti del supermercato che all’intera collettività.
I nostri Bistrot, diventati un autentico punto di riferimento all’interno dei supermercati Basko, continuano a riscuotere un grande successo – afferma Giovanni D’Alessandro, Direttore Canale Basko –. Negli ultimi tre anni, abbiamo visto una crescita notevole dei punti vendita che li accolgono, segno dell’apprezzamento della comunità sia per la qualità della proposta gastronomica che per questi spazi di incontro e socializzazione”.

STESSA FORMULA, PIÙ POSTI A SEDERE
Il Bistrot di via Barchetta – aperto da lunedì al sabato a partire dalle ore 12 – si sposta al primo piano dell’edificio, incrementando i posti a sedere da 90 a 150. Il Bistrot, pur mantenendo invariata la formula, è stato rinnovato negli spazi e nell’immagine, creando un ambiente più accogliente e funzionale. Inoltre, sono state aggiunte una doppia cassa e nuove assunzioni per ottimizzare la gestione e facilitare il flusso durante le ore di maggiore affluenza. Il nuovo ambiente propone allestimenti contemporanei e spazi più raccolti, organizzati in piccole isole. È previsto anche un laboratorio per la produzione di pasticceria fresca, che sarà disponibile sia per degustazione nel Bistrot che per l’acquisto. “Il nostro Bistrot – conclude D’Alessandro – è il luogo ideale per trascorrere momenti piacevoli a qualsiasi ora del giorno. Dalla colazione all’aperitivo, offriamo un’esperienza culinaria completa. Una novità importante è l’estensione del servizio delivery, che oltre a coprire la sede Sogegross ora include anche altre realtà della zona, con possibilità di convenzioni e listini personalizzati. Inoltre, il Bistrot si presenta come uno spazio polifunzionale perfetto per cene aziendali, ma anche per eventi, degustazioni e serate a tema che stiamo organizzando come Basko. Sosteniamo inoltre lo sport dilettantistico locale, offrendo convenzioni speciali alle squadre per i loro pranzi domenicali. Tutto questo rende il nuovo Bistrot di Bolzaneto un vivace punto di ritrovo per la comunità e il quartiere, contribuendo ad arricchire l’offerta gastronomica locale”. Il nuovo ingresso al primo piano, rimasto inutilizzato dall’apertura del punto vendita nel 2016, faciliterà l’accesso al Bistrot, mentre il bar rimarrà al piano terra, all’ingresso del supermercato.

ORTOFRUTTA E SURGELATI CONQUISTANO SPAZIO
Quanto al punto vendita, si espande di 200 metri quadri, offrendo una nuova esperienza di acquisto. I banchi serviti, come pescheria, macelleria e gastronomia, rimangono invariati per assortimento, servizio e spazio. L’area dedicata all’ortofrutta è stata raddoppiata, aumentando notevolmente la superficie disponibile. All’interno del supermercato è stato inoltre ampliato il reparto surgelati per offrire una maggiore varietà di prodotti in linea con i trend del momento. Anche la sezione grocery è stata completamente rivista nel layout, con la creazione di una cantina che dà ampio spazio ai prodotti locali, valorizzando le eccellenze del territorio. Ulteriore novità è nel reparto panificati dove alla modalità self-service – già presente – è stato aggiunto il banco servito, per offrire ai clienti una scelta ancora più ampia grazie a prodotti provenienti dal laboratorio Basko di Via Bernardini. Infine, anche l’area casse è stata ampliata e ridefinita nell’ottica di garantire un’ancora migliore fruibilità e velocità del servizio.
Nata nel 1987, l’insegna Basko (supermercati e superstore) rappresenta il core business del Gruppo Sogegross, sia per fatturato – oltre 414 milioni di euro nel 2024 – che per la propria filosofia di attenzione al cliente e personalizzazione del servizio in ottica multicanale.  La rete Basko comprende 55 supermercati e superstore, con superfici tra i 500 e i 3.000 metri quadri, prevalentemente dislocati in Liguria e con una presenza in crescita nel Basso Piemonte e nelle altre regioni del Nord-ovest.  Con oltre 260 punti vendita e circa 3.000 addetti, il Gruppo Sogegross è tra i primi dieci operatori privati italiani della grande distribuzione organizzata, con una presenza in vari canali distributivi: cash&carry (marchio GrosMarket), supermercati e superstore (marchio Basko), soft discount (marchio Ekom), supermercati e superette in franchising (marchio Doro), e-commerce (www.basko.it e grosmarket.it).

Fattorie Garofalo festeggia la Pasqua con il Caciobuovo

Le festività pasquali si confermano terreno fertile per la creatività gastronomica e, accanto alle classiche uova di cioccolato, ogni anno spuntano proposte sempre più ricercate e fuori dagli schemi. Tra le novità della Pasqua 2025 c’è il CacioBUovo, un uovo salato realizzato con caciocavallo prodotto esclusivamente con latte di bufala, con all’interno una sorpresa decisamente originale: un cuore di salame di bufalo. Firmato da Fattorie Garofalo, il CacioBUovo è disponibile in esclusiva sul sito Bufala.shop e nei 14 punti vendita dell’azienda, presenti principalmente in aeroporti e stazioni ferroviarie.
Il latte di bufala, noto per la sua ricchezza organolettica, conferisce al CacioBUovo note burrose e leggermente dolci che si sposano con la sapidità e la struttura decisa del salame di bufalo. Il prodotto è da consumare fresco o sciolto su una bruschetta e richiama il cosiddetto “caciocavallo dell’emigrante”, nato agli inizi del Novecento dalla tradizione e dall’ingegno degli italiani diretti negli Stati Uniti, che nascondevano i salumi all’interno dei caciocavalli per aggirare i divieti doganali. Fattorie Garofalo è il più grande allevatore di capi bufalini di razza mediterranea italiana con oltre 12 mila capi, primo produttore di latte di bufala e Mozzarella di Bufala Campana Dop, con circa 10.000 tonnellate annue di formaggi di bufala esportate in oltre 40 paesi.

Sfida nell’e-commerce: il marketplace di Kaufland approda in Italia e Francia

Gruppo Schwarz fa il bis in Italia: dopo il discount – canale in cui è da oltre 30 anni protagonista con la catena Lidl – ora è la volta dell’e-commerce con il colosso commerciale Kaufland, che sbarca in Italia con il suo marketplace online. A partire dalla fine dell’estate, sul sito web Kaufland.it saranno disponibili milioni di prodotti suddivisi in oltre 6.400 categorie, tra cui Casa e arredamento, Elettronica e computer, Giardinaggio e fai da te, Articoli per la cucina e la casa, Neonati e bambini, Sport e attività all’aperto nonché Moda e accessori. I rivenditori online potranno beneficiare di una nuova piattaforma per la vendita dei loro prodotti, mentre i clienti italiani avranno accesso a un ampio ventaglio di offerte da parte di venditori internazionali. Con una rete di 1.550 filiali in otto Paesi, Kaufland si posiziona tra le principali catene di vendita al dettaglio in Europa e propone un vasto assortimento di prodotti per soddisfare le esigenze quotidiane.
Il lancio del nostro marketplace in Italia rappresenta un’importante tappa nel percorso di espansione che abbiamo intrapreso – afferma Gerald Schönbucher, membro del Consiglio di amministrazione di Kaufland e-commerce – e ci consente di sfruttare il potenziale per diventare la piattaforma online più grande in Europa. Interamente concepita in Europa, per l’Europa. Il nostro marketplace generalista si propone come alternativa ai grandi colossi dell’e-commerce e offrirà presto anche ai clienti italiani un’esperienza di acquisto straordinaria, accompagnata da una vasta selezione di prodotti internazionali a prezzi vantaggiosi. Dopo aver consolidato la nostra presenza in mercati come Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Austria, siamo entusiasti di poter annunciare l’arrivo del nostro marketplace anche in Italia”. Oltre all’espansione in Italia Kaufland lancerà entro la fine dell’estate anche un marketplace in Francia, il terzo mercato e-commerce più grande d’Europa.

COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA
La piattaforma di Kaufland opera secondo il modello dei marketplace. In tale contesto Kaufland collabora con rivenditori online che propongono i loro articoli a proprio nome sui mercati internazionali di Kaufland. Per ogni articolo, oltre al prezzo e alle informazioni sul prodotto, i clienti possono trovare anche tutti i dettagli relativi al rivenditore da cui ricevono la merce direttamente. In caso di domande su articoli o ordini sarà possibile rivolgersi all’assistenza clienti di Kaufland, disponibile in lingua italiana tramite hotline o modulo di contatto. Sin dall’inizio, i clienti potranno scegliere tra le principali opzioni di pagamento, tra cui PayPal, “compra ora, paga dopo” o carta di credito. I rivenditori online hanno la possibilità di registrarsi fin da subito al marketplace di Kaufland. Con oltre 32 milioni di visitatori mensili e un’offerta che include oltre 45 milioni di prodotti in più di 6.400 categorie, Kaufland si colloca tra i principali marketplace in Germania, mentre in Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Austria dichiara di essere tra i marketplace che registrano la crescita più rapida.

SOLUZIONE INTEGRATA PER I RIVENDITORI
Alla base dell’internazionalizzazione vi è una soluzione all-in-one sviluppata internamente: Kaufland Global Marketplace. Con un’unica registrazione i rivenditori online possono vendere su tutti i marketplace di Kaufland, sia a livello nazionale sia internazionale, e gestire le offerte, gli ordini e i dati dei prodotti da un unico portale. In questo modo hanno la possibilità di raggiungere 81 milioni di potenziali clienti online nei Paesi in cui sono attivi i marketplace, cifra che salirà a quasi 140 milioni entro la fine dell’estate. L’azienda sottolinea inoltre il valore dei servizi gratuiti di internazionalizzazione, tra cui la traduzione automatica dei dati del prodotto, la gestione dei pagamenti nelle rispettive valute locali e l’assistenza clienti di primo livello nella lingua del Paese.

Export: l’agroalimentare vale 67,5 miliardi di euro, il 10,8% del totale italiano

A fine 2024 le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy hanno raggiunto il livello record di 67,5 miliardi di euro, oltre 5 miliardi in più rispetto al 2023 e con una crescita media del 6,5% annuo dal 2010 a oggi. Per la prima volta le vendite all’estero del settore valgono quasi l’11% (10,8%) del totale export italiano. Durante la presentazione della nona edizione del Forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” organizzato da TEHA (The European House – Ambrosetti) a Bormio (6-7 giugno), Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo di TEHA si è soffermato a lungo sul tema dazi, proponendo un’analisi più ottimistica sulle potenziali conseguenze: “Il nostro export agroalimentare negli USA è aumentato del 17% solo nell’ultimo anno esponendoci potenzialmente a un impatto negativo del 20% del totale export, ma qualità e valore dei prodotti italiani fanno la differenza: oltre 6 miliardi di euro di Made in Italy dei 7,8 complessivi esportati negli USA non sono prodotti con alternative sul mercato domestico statunitense e perciò sostituibili, ne deriva che il danno generato dai dazi, se confermati anche dopo la sospensione, potrebbe costare all’Italia solo potenzialmente 1,3 miliardi di euro, ma limitarsi, in realtà, a 300 milioni di euro proprio perché quasi l’80% delle nuove imposte doganali andrebbe a colpire prodotti non sostituibili. Certamente fra questi hanno un peso rilevante i prodotti Dop e Igp, in primo luogo il vino, ma ci sono anche conserve di pomodoro, pasta, salse e farine”.

IL VINO OLTRE GLI 8 MILIARDI DI EURO, BOOM OLIO E CIOCCOLATO
Il vino italiano è il prodotto agroalimentare italiano più esportato con oltre 8 miliardi di euro di valore e una crescita del 5,5% nel solo 2024, seguono pasta e prodotti della panetteria che valgono 7,6 miliardi (+8,6% nell’ultimo anno). Secondo i dati elaborati da TEHA, grassi e oli vegetali italiani (4,1 mld di export) e cioccolato (3,4) hanno fatto registrare le crescite più significative del 2024: rispettivamente +27,2% e +17,8%. In positivo anche i prodotti lattiero-caseari (+9,1% per 6,5 miliardi di export), la frutta (+8,3%, 3,9 miliardi) e i piatti pronti trasformati (+6,2%, 4,1 mld), mentre aumenti più contenuti sono stati rilevati per le bevande ad esclusione del vino (+5% per 4,2 miliardi), cibo per animali (+3,3%, 3,1 mld) oltre che frutta e vegetali trasformati che valgono oggi 6 miliardi all’estero, in linea (+0,7%) con il 2023.

ITALIA LEADER PER ESPORTAZIONI DI POMODORI, PASTA E AMARI
In 15 categorie merceologiche del settore agroalimentare, l’Italia è leader di mercato nel mondo: tra queste i pomodori pelati dove rappresentiamo il 76,3% del mercato globale, la pasta italiana che ne vale quasi la metà (48%) o gli amari e distillati al 34,5%. I salumi italiani nei sette continenti raggiungono una quota del 29,9%, la bresaola del 29% e la passata di pomodoro del 24,1%. Tra le verdure lavorate, il 21,9% del mercato globale viene dal Bel Paese, così come il 9,4% di quello del sidro di mele. L’Italia è seconda al mondo per esportazione di castagne (25,2%), vino (20,7%), olio di oliva (17,4%) e caffè (15,8%). “La forza dei prodotti italiani nel mondo – sottolinea Benedetta Brioschi, Partner TEHA, nel presentare il prossimo Forum Food&Berverage di Bormio che vedrà la partecipazione di manager dell’industria agroalimentare italiana, della distribuzione e rappresentanti di associazioni e istituzioni del settore – risiede nei livelli di qualità che non hanno confronto in Europa: il valore medio delle nostre esportazioni agroalimentari è oggi di 254,5 euro per 100 kg di prodotto, superiore a Spagna (214 euro), Paesi Bassi (207), Germania (172) e Francia (131 euro /100Kg)”.

LOMBARDIA PRIMA PER FATTURATO AGROALIMENTARE
La Lombardia si conferma prima regione in Italia per fatturato agroalimentare con 50 miliardi di euro (19% del totale nazionale), il 41% in più rispetto al 2015, e detta la linea anche per l’export del comparto (10,9 miliardi). La Valtellina, dove si svolgerà la 9° edizione del Forum TEHA di Bormio, è una punta di diamante dell’enogastronomia italiana. Sondrio è l’undicesima provincia italiana su 107 per impatto economico delle produzioni certificate di cibo (260 milioni di euro) e la quarta per produzione di vino con 3,2 milioni di bottiglie ogni anno da 24 milioni di euro di valore complessivo. “Abbiamo scelto Bormio per realizzare uno dei più importanti eventi italiani nel settore agroalimentare – conclude De Molli – per valorizzare l’impegno di una comunità che puntando su qualità e tradizione produce un valore socioeconomico senza eguali per la Lombardia e un modello per l’intero Paese”.

 

Più “fisico” per Cortilia, grazie alla partnership con to.market

Si consolida la partnership tra il retail online di Cortilia e quello fisico di to.market, catena di punti vendita di prossimità. Dopo una fase iniziale che ha visto l’ingresso dei prodotti Cortilia – 170 referenze tra dispensa e fresco – nell’assortimento di due negozi a Milano, ora l’obiettivo è ampliare la presenza del brand mirando a coprire progressivamente l’intera rete dell’insegna, presente anche a Monza, Pavia e Brescia per un totale di 20 punti vendita. Cortilia sottolinea che la collaborazione con to.market si inserisce in un più ampio processo di evoluzione intrapreso negli ultimi anni per sviluppare ulteriormente il modello di business. In questa prospettiva, l’integrazione tra canale online e offline rimane una leva strategica per potenziare la presenza nazionale, rispondere alle nuove esigenze dei consumatori e offrire un’esperienza d’acquisto sempre più flessibile e accessibile.
Nella nostra visione – afferma Andrea Colombo, Ceo di Cortilia (nella foto a sinistra) – il futuro del retail alimentare passa dalla capacità di evolversi, integrando canali digitali e fisici per rispondere in modo efficace ai nuovi modelli di consumo. Con questa partnership, confermiamo il nostro impegno nel costruire un ecosistema di acquisto che unisce la comodità dell’online al valore dell’esperienza in-store, promuovendo una filiera di eccellenza. Collaborare con realtà con valori comuni come to.market ci permette di consolidare il nostro modello di crescita guidato dai concetti di qualità, innovazione e accessibilità”. Nata nel 2011, Cortilia propone una formula di spesa online pianificata, fatta tramite sito o app dedicata, con consegna direttamente a domicilio, nella fascia oraria preferita. L’assortimento conta oltre 2.500 prodotti provenienti da più di 300 piccoli e medi produttori selezionati e comprende frutta e verdura fresca di stagione, pesce, carne e salumi, formaggi e latticini fino a prodotti di bellezza e per la pulizia della casa. A dicembre 2020 ha modificato il proprio statuto per diventare Società Benefit (SB), confermando legalmente il proprio impegno a operare in modo responsabile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territorio, ambiente, beni, attività culturali, sociali, enti, associazioni e altri portatori di interesse. Lo scorso febbraio era stata invece annunciata una collaborazione con Amazon
Anche to.market è attiva nell’e-commerce, con consegna in tutta Italia, ad affiancare la rete fisica in cui propone più di 4.000 referenze. “L’integrazione della selezione Cortilia all’interno dei nostri punti vendita – dichiara Mattia Ballabio, Ceo di to.market – va ad arricchire l’offerta di prodotti di qualità, che rappresentano un elemento che ci contraddistingue, diventando un motivo di scelta per i nostri consumatori. I clienti apprezzano sempre di più eccellenze e novità sui nostri scaffali anche di piccoli produttori locali. La collaborazione con Cortilia segna un ulteriore importante passo di questo percorso”.

Penny chiude il 2024 con 1,6 miliardi di fatturato e investe sui reparti serviti

Si è chiuso con un fatturato di 1,6 miliardi di euro (+1,4%) il 2024 di Penny Italia. Il discount alimentare del gruppo tedesco Rewe nel nostro Paese ha una rete vendita composta da 466 negozi in 18 regioni e ha investito 48 milioni di euro per 20 aperture e 86 ammodernamenti, 65 dei quali con l’inserimento dei nuovi reparti serviti di macelleria, gastronomia e punto caldo. Penny sottolinea l’attenzione ai reparti serviti, confermando a fine 2024: 191 macellerie, 165 gastronomie e 149 punti caldi. Sono oltre 1.200 le persone assunte lo scorso anno e quasi 200 le crescite interne anche grazie alle oltre 35.000 ore di formazione erogate. In totale, nel 2024 l’azienda contava su oltre 5.000 collaboratori, con il 65% donne e 28 nazionalità. Tra gli avvenimenti più rilevanti dell’anno, l’insegna ricorda di aver ricevuto il 28 ottobre 2024 dal Presidente della Repubblica il premio Airc per il sostegno alla Ricerca, avendo sviluppato, già nel 2023, 12 referenze per un’alimentazione che supporta la prevenzione in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro. Sempre lo scorso anno c’è stato il lancio di Foreveryou, nuovo marchio frutto di 18 mesi di ricerche di mercato, focus group, analisi di laboratorio e test clinici. Le 25 referenze – food e non food – sono pensate e create ad hoc per i clienti 50+ con formulazioni specifiche.

In tema di relazioni di business, sono stati oltre mille i partecipanti al Penny & Partners Forum del 10 aprile 2024; l’evento, riconosciuto giornata nazionale del “Made in Italy” e in cui è intervenuto il ministro del MIMIT Adolfo Urso, ha visto la partecipazione degli amministratori delegati e dei top manager di medie e grandi aziende operanti in Italia. Infine, con il claim “Daje Penny” è iniziata la sponsorship con Run Rome The Marathon: Penny è presente nel percorso con i suoi 27 negozi della capitale, ma anche con un temporary store all’Expo Village e uno stand dedicato al Circo Massimo, punto di partenza ed arrivo della 42 km. Anche sul piano del CSR e della lotta allo spreco, all’interno del virtuoso percorso #Viviamosostenibile, l’insegna sottolinea di aver rinforzato per tutto il 2024 il legame con partner di valore come Banco Alimentare, Fondazione Progetto Arca, Croce Rossa Italiana, Too Good To Go e Coripet, studiando e attivando azioni concrete di sostegno per le comunità e diffondendo una cultura responsabile del rispetto delle persone e delle risorse del pianeta. “In un contesto economico e sociale complesso e a tratti molto difficile – dice Nicola Pierdomenico, Ceo Penny – Penny Italia è stata in grado di mantenere la sua quota di mercato e di crescere di misura. Sono altresì orgoglioso del fatto che Penny Italia, e le sue persone, non abbiano mai smesso di portare idee e di essere pionieri di innovazione, proponendo soluzioni, con la capacità di rimettersi in gioco e la professionalità e la resilienza che questi tempi ci chiedono”.

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