
Lo snacking dell’offerta al cioccolato è oggi una componente sempre più rilevante nelle abitudini alimentari degli italiani. In base ai dati a fonte Circana, si tratta di un mercato che vale oltre 400 milioni di euro (ISLSP+Discount+Online 24/25) ed è in crescita negli ultimi 5 anni. Ce n’è abbastanza per capire perché Ferrero abbia voluto ampliare la propria gamma in questo ambito facendo esordire Kinder Crispy.
La dinamica positiva del mercato evidenzia come lo snacking al cioccolato non rappresenti più soltanto un momento sporadico, ma un’occasione di consumo trasversale, capace di rispondere a esigenze differenti: dalla gratificazione personale alla condivisione, fino al bisogno di una pausa gustosa durante la giornata. Questo ruolo poliedrico si riflette anche nella platea dei consumatori, ampia ed eterogenea, che comprende giovani, adulti e famiglie e che porta lo snacking al cioccolato a integrarsi in contesti domestici, lavorativi e fuori casa.
ESORDIO A 35 ANNI DAL LANCIO DI KINDER BUENO
Ed è proprio nello scenario appena descritto che si è collocato l’esordio di Kinder Crispy, arrivato a distanza di 35 anni dal lancio di un’icona come Kinder Bueno nella sua versione standard e a quasi 10 anni dall’ultima variante di gusto rappresentata da Kinder Bueno Dark.
Il prodotto si distingue per la sua ricetta, che combina tre strati di wafer croccante con un doppio ripieno al latte e al cacao, un sottile strato di nocciola e una copertura di cioccolato al latte arricchita da croccante granella di biscotto. L’innovazione ha un ruolo centrale nella strategia di Ferrero, che con Kinder Crispy persegue l’obiettivo di offrire soluzioni capaci di accompagnare le persone in più momenti della giornata.


