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Giocattoli, vendite stabili nel 2024. Bene costruzioni e modellini

Nel 2024 le vendite globali di giocattoli si sono stabilizzate: a guidare il mercato sono collezionabili, grandi classici e acquisti intelligenti. A rivelarlo i dati raccolti da Circana relativi a dodici mercati globali (G12), tra cui Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Italia, Messico, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Secondo il Retail Tracking Service di Circana, nel 2024 le vendite nei G12 sono diminuite dello 0,6% rispetto al 2023.

Dopo quattro anni consecutivi di crescita quindi, nel 2024 il prezzo medio di vendita è rimasto stabile rispetto all’anno precedente (-0,2%). Cinque delle 11 supercategorie di giocattoli monitorate da Circana hanno registrato nei G12 un aumento delle vendite in valore. I set di costruzioni hanno continuato a crescere per il quinto anno consecutivo, raggiungendo la prima posizione sia in termini di vendite che di crescita, con un incremento del 14%. I giocattoli esplorativi e altre tipologie sono aumentati del 5%, mentre le vendite di veicoli (modellini) sono cresciute del 3%. Anche le categorie di peluche, giochi e puzzle hanno registrato un incremento dell’1%.

In un 2024 che ha registrato meno film campioni d’incassi, le vendite di giocattoli property sono cresciute dell’8%, rappresentando il 34% del mercato totale. Questi risultati positivi evidenziano sia il continuo fascino dei franchise nuovi ed evergreen, spesso legati alla nostalgia, sia il ruolo del merchandise sportivo nel trainare le vendite. Pokémon ha mantenuto il primo posto come property più venduta a livello globale, seguito da classici intramontabili come Barbie, Marvel Universe, Hot Wheels e Star Wars. In particolare, Lego Botanicals è emerso come il brand con la maggiore crescita, riflettendo il trend dei giocattoli rivolti ai consumatori adulti, sfruttando la tendenza al benessere mentale e ai giocattoli per la salute psicologica. Le vendite di giocattoli collezionabili sono cresciute di quasi il 5%, rappresentando il 18% del volume complessivo e il 15% del valore totale delle vendite. Figure collezionabili di piccole dimensioni, giochi di carte collezionabili e peluche hanno trainato le vendite durante tutto l’anno, grazie a produttori che hanno rinnovato le loro linee di prodotto per attrarre fan di tutte le età.

“Le vendite di giocattoli nel 2024 riflettono un forte contrasto nel comportamento dei consumatori: da un lato, i clienti prendono decisioni molto razionali, acquistando in base alle offerte e alle reali necessità; dall’altro, si concedono acquisti emozionali per alimentare la loro passione o concedersi un momento di svago” ha dichiarato Frédérique Tutt, global toys industry advisor di Circana. Che aggiunge: Le vendite di giocattoli collezionabili non sono mai state così alte come nel 2024. Quest’anno ci aspettiamo che il mercato globale dei giocattoli sia positivamente influenzato dal botteghino e dalle serie popolari sulle piattaforme di streaming, continuando a stimolare l’interesse di giovani e adulti per i giocattoli e il merchandise collezionabile. Questi fattori dovrebbero contribuire a compensare gli effetti del calo delle nascite nella maggior parte delle regioni e l’incertezza economica che incide sulla propensione alla spesa dei consumatori”.

ANNUAL GLOBAL TOY INDUSTRY PERFORMANCE AWARD: I VINCITORI
Circana ha annunciato i vincitori dell’Award per le migliori performance nel settore globale per le categorie giocattoli, brand e produttori più venduti e con la maggiore crescita nelle vendite a livello globale e nei singoli mercati di Stati Uniti, Europa, Canada, Brasile e Messico, secondo il Retail Tracking Service di Circana.

Gdo, il fatturato del 2024 supera quota 135 miliardi (+1,8%)

Secondo “Lo stato del Largo Consumo in Italia” di NielsenIQ, studio che analizza l’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane, il fatturato maturato dalla Gdo a totale Omnichannel in Italia per il 2024 si attesta a 135,1 miliardi di euro, un valore che cresce del +1,8% rispetto al 2023. Viene inoltre riscontrato un andamento positivo per la maggioranza dei canali distributivi: in testa si trovano gli specialisti drug (+8,8%), seguiti dai supermercati (+2,6%), dai discount (+2,3%) e dai superstore (+2,1%). In controtendenza l’andamento dei liberi servizi (-2,4%) e iper>4500 (-1,9%).

Analizzando le rilevazioni fornite da NIQ, il largo consumo confezionato (LCC), a totale Italia per la Gdo, chiude il 2024 a valore con +2%, seguito dal comparto grocery (+1,9%), il fresco (+1,8%) e in ultimo il no food (+0,7%). Si osserva, inoltre, un aumento delle vendite in promozione: l’anno chiude con una leva al +24,3% (vs 23,4% nel 2023) e, per il solo mese di dicembre 2024, viene evidenziato un livello più alto rispetto allo stesso periodo del 2023 (26,2%, +1,8 pp).

Volgendo lo sguardo solamente al mese di dicembre 2024, si registra un fatturato pari a 14,4 miliardi di euro con un andamento positivo per la maggioranza dei canali distributivi. Infatti, in testa si trovano gli specialisti drug (+5,1%), seguiti da discount (+1,6%), superstore (+1,3%) e supermercati (+0,3%). Tuttavia, si sottolinea una diminuzione dell’andamento del fatturato nei canali liberi servizi (-5,2%) e iper>4500 (-3,3%). Nel corso dell’ultimo mese dell’anno, l’indice di inflazione nel largo consumo confezionato (LCC) viene rilevato al +0,4% a Totale Italia Omnichannel, confermando un trend inflattivo in calo rispetto al 2023 (11,3% – valore medio annuale). Al fine di contrastare l’impatto del carovita, le strategie di risparmio messe in atto dagli italiani sono proseguite nel corso di tutto il 2024 iniziando proprio dal carrello della spesa. Un’affermazione che trova un’eccezione, però, proprio nel mese di dicembre del 2024. Complici le festività, i consumatori hanno adottato comportamenti meno volti al contenimento delle spese: infatti, la variazione dei prezzi è più alta rispetto all’inflazione (+0,6% vs +0,4%). Per quanto riguarda i prodotti a marchio del distributore, a dicembre la quota di mdd è pari al 21,6% del lcc nel perimetro iper, super e liberi servizi, mentre a Totale Italia Omnichannel si attesta al 30% (discount inclusi).

COSA METTONO GLI ITALIANI NEL CARRELLO DELLA SPESA?
Considerando il rapporto tra valori e volumi a totale Italia Omnichannel, nel comparto grocery, a dicembre dall’indagine di NIQ emerge un lieve calo a valore pari al -0,5% (vs dicembre 2023), stesso trend che si osserva per i volumi attestandosi al -1,1%. In particolare, a dicembre 2024, tra le aree merceologiche interessate da un lieve incremento rispetto all’anno precedente, si trovano le categorie ittico e carni, con un aumento rispettivo a valore del +0,9% e +0,8%, invece analizzando i volumi la prima categoria presenta una diminuzione del -2,5%, mentre la seconda non subisce variazioni. Al contrario, le bevande calano sia per valore (-4,8%) sia per volume (-4,7%).

Esaminando l’andamento dei canali distributivi a totale grocery, i liberi servizi perdono maggiormente con il -5,6% a volume e il -4,9% a valore. I soli a ottenere un incremento sono gli specialisti drug, con un +2,0% a volume e un +1,1% a valore rispetto a dicembre 2023, i superstore invece crescono a valore del +0.9%. In merito al segmento del fresco (peso fisso + peso variabile) rimane invariato. Tra le tre categorie merceologiche più scelte dagli italiani per valore all’interno del comparto si trovano frutta e verdura, al +1,7%, e macelleria & polleria, con il +1,2%, seguite subito dopo dai formaggi (+1,1%). Pescheria e salumeria si attestano invece come le categorie con i trend più bassi, rispettivamente al -5,8% e al -3,9%. Se si analizzano i canali distributivi a crescere sono: i discount con un +2,1% e i superstore a +1,6%, seguiti dai supermercati che guadagnano un +0,4%. Calano tutti gli altri canali distributivi, con un picco per i liberi servizi a -5,9%.

E-commerce: prodotti healthy e superfood tra i prediletti nel carrello online

Supermercati, ipermercati ed e-commerce: a metterli a confronto l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy in un dossier dedicato all’analisi della penetrazione del canale web sull’ampio paniere rilevato dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi e della sua presenza all’interno dei dieci principali fenomeni di consumo analizzati.

Da quest’indagine è emerso che i prodotti monitorati da Immagino presenti anche sulle piattaforme di vendita online delle catene della Gdo e su Amazon sono 102.567 e che, nell’anno finito a giugno 2024, nel canale e-commerce hanno realizzato 1,2 miliardi di euro di vendite contro i 47,7 miliardi di euro incassati nei supermercati e negli ipermercati fisici. Se l’assortimento proposto sul web nei dieci panieri presenta un’incidenza numerica delle referenze simile a quella rilevata nei negozi fisici, invece il valore del carrello online in alcuni casi si differenzia notevolmente, per effetto del peso di scelte d’acquisto differenti e più eterogenee. 

In particolare: nei prodotti del paniere rich-in (come quelli segnalati come ricchi in proteine o fibre) e in quelli per chi soffre di intolleranze alimentari (come quelli senza lattosio o gluten free) il giro d’affari sviluppato online raggiunge una quota maggiore del 28% rispetto a quella degli incassi realizzati in supermercati e ipermercati fisici. Su una percentuale analoga (27%) si collocano le referenze legate ai lifestyle (come quelle biologiche o vegane) e quelle collocate nell’area della Corporate Social Responsibility (CSR), come i prodotti certificati FSC o Sustainable Cleaning. Indice leggermente sopra media (+3%) anche per i prodotti che richiamano l’italianità, in particolare per i Dop, a conferma di come l’e-commerce possa essere un canale importante per tutte le realtà che vogliono commercializzare prodotti legati al territorio e alla tradizione. Nell’area del free from l’e-commerce ha un indice di allocazione lievemente sotto media (99%) con alcune eccezioni, come i prodotti presentati come privi di aspartame o con assenza/limitata presenza di pesticidi o di residui. Tra gli ingredienti benefici l’e-commerce mostra il maggior indice di penetrazione tra i superfood (indice di allocazione 134%), le spezie (133%) e i dolcificanti (127%), in virtù della sua capacità di diffondere e intercettare i fenomeni di consumo più trendy.

Multicedi rafforza il presidio in Puglia: aprono 8 store Decò in Salento

Il Gruppo Multicedi rafforza la propria presenza in Puglia grazie all’affiliazione del gruppo Mello che porta nella rete Decò 8 nuovi punti di vendita situati a Lecce e provincia. Prevista per venerdì 31 gennaio l’inaugurazione dei primi tre Market Decò nei comuni di Salice Salentino, Lecce e San Pietro in Lama. Il 10 febbraio sarà invece il turno di altri 5 supermercati Decò nei comuni di Monteroni, Copertino, Sogliano Cavour e Carmiano. Con questa operazione Multicedi consolida la propria presenza nella regione Puglia, raggiungendo quota 37 punti vendita. La crescita è destinata comunque a progredire anche nelle prossime settimane grazie ad altre aperture previste nelle province di Taranto, Bari, Foggia, BAT ed ancora nel Salento.

Continuano inoltre i lavori di allestimento dell’hub logistico di Bitonto che garantirà, a breve, un ulteriore miglioramento del servizio offerto agli imprenditori affiliati sulla dorsale adriatica ed in Basilicata. Multicedi ringrazia e accoglie la famiglia Mello con la quale si impegna a offrire ai consumatori salentini una spesa di qualità e un’esperienza d’acquisto sempre più vicina alle loro esigenze. “Siamo entusiasti di entrare a far parte della rete Decò, un brand che condivide i nostri stessi valori di qualità e vicinanza al cliente. Questa affiliazione rappresenta un’opportunità strategica per rafforzare la nostra presenza sul territorio e offrire ai consumatori un’esperienza d’acquisto ancora più completa e conveniente” ha dichiarato in una nota la dirigenza del gruppo Mello.

Grazie a questa nuova affiliazione, Multicedi continua il suo percorso di espansione nel Mezzogiorno, consolidando la leadership del marchio Decò – oggi oltre 420 punti vendita – nel panorama della grande distribuzione organizzata. Dopo le 66 aperture, di cui 38 con l’insegna Decò, e un fatturato alle casse che ha superato 1,6 miliardi nel corso del 2024 anche il 2025 parte quindi all’insegna di nuovi successi.

Action, il fatturato cresce e sfiora i 14 miliardi. Nel 2025 aperture in Svizzera e Romania

Un 2024 più che positivo per Action. Per il discount non-food olandese le vendite nette sono cresciute raggiungendo 13,8 miliardi di euro, con un aumento del 21,7% rispetto al 2023. Le vendite a rete costante (esclusi i nuovi store) invece hanno avuto un incremento 10,3%, grazie a un numero crescente di clienti che visitano i negozi esistenti. Questo sottolinea l’importanza dell’insegna come negozio di destinazione per i suoi clienti, dove acquistare i beni di prima necessità. Nel 2024 Action ha aperto 352 store, concludendo l’anno con un totale di 2.918 punti vendita in 12 Paesi europei. In media, 18,7 milioni di clienti visitano un negozio ogni settimana.

Nel quarto trimestre 2024 l’azienda ha continuato a offrire ai clienti i vantaggi derivanti dalla riduzione dei prezzi di oltre 650 prodotti. Questo principio fondamentale di Action ha portato a una significativa crescita della clientela. Nel 2024 l’aumento delle vendite dell’azienda è stata determinata esclusivamente dal volume. “Nel 2024 abbiamo accolto in media 18,7 milioni di clienti a settimana, 3,4 milioni in più rispetto all’anno precedente. Una crescita del genere è possibile solo grazie alla nostra solida formula e al grande lavoro di squadra” ha commentato Hajir Hajji, CEO di Action.

Nella prima metà del 2025, Action prevede di aprire i suoi primi negozi in Svizzera, sia nelle regioni di lingua tedesca che francese, seguiti dall’apertura del primo negozio Action in Romania in autunno. Lo sviluppo dell’azienda porta a una crescita importante anche del numero di colleghi impiegati. Nel 2024 Action ha creato 10.641 nuovi posti di lavoro, in aumento rispetto agli 8.988 del 2023. L’azienda impiega ora un totale di 79.681 colleghi di 151 nazionalità. Action sta investendo significativamente nelle opportunità di sviluppo. Lo scorso anno, 3.507 colleghi sono stati promossi a una nuova posizione, rispetto a 3.183 nel 2023. Questo consente di trattenere competenze ed esperienza, rafforzando la cultura aziendale mentre i colleghi beneficiano della possibilità di assumere maggiori responsabilità. Inoltre è stato istituito l’Action Scholarship Fund per aiutare i colleghi a finanziare parte delle esigenze educative dei loro figli. Il fondo è aperto a tutti i dipendenti di Action. Nel 2024 l’azienda ha supportato 179 famiglie in sette Paesi con borse di studio per spese per l’istruzione, come tasse scolastiche, tutoraggio e materiali didattici

Significativi i passi anche in ambito sostenibilità. Tra le altre iniziative, l’azienda sta ampliando la partnership esistente con Fairtrade e sarà il primo rivenditore internazionale a impegnarsi a pagare il “Living Income Reference Price” (salario minimo di sussistenza) per il cacao di tutti i marchi di cioccolato a marchio Action (come Choco Moments). L’investimento necessario aumenterà in modo consistente il contributo a Fairtrade. A farsi carico di tutti i costi aggiuntivi sarà l’azienda, quindi i prezzi per i consumatori non subiranno variazioni.

Ambiente: Iper La grande i adotta lo scontrino digitale in tutti i punti vendita

Iper La grande i introduce lo scontrino digitale tramite QR code o completamente digital in tutti i punti vendita. Obiettivo: ridurre l’impatto ambientale e preservare le risorse naturali. La digitalizzazione dello scontrino mira infatti a ridurre il consumo di carta promuovendo una gestione più sostenibile delle risorse. Basti pensare che ogni settimana in media vengono emessi nei punti vendita Iper 900 mila scontrini con una lunghezza media della striscia di 50cm. Se messi in fila, equivale a 450 km, in un anno pari a 23.400Km, ovvero un viaggio di andata e ritorno da San Francisco a Sydney.

Attiva già da diversi mesi, l’iniziativa dedicata alla digitalizzazione dello scontrino nei punti vendita Iper ha portato a risultati significativi: da giugno a dicembre 2024, grazie all’adozione di scontrini digitali o in formato QR code, sono stati risparmiati più di 4.600.000 scontrini, il corrispettivo di oltre 2.000 km di carta, equivalenti a un viaggio andata e ritorno tra Milano e Parigi. Inoltre, solo nel mese di dicembre 2024, quasi 250.000 clienti hanno scelto questa modalità più sostenibile, preferendo gli scontrini in formato QR code o full digital rispetto agli scontrini tradizionali.

Per realizzare questo progetto e coinvolgere i clienti nell’adozione dello scontrino digitale, Iper La grande i ha scelto un approccio innovativo, mettendo a disposizione due diverse modalità di conversione, all’insegna della praticità e sostenibilità. I clienti in possesso della Carta Vantaggi e dell’app Iper possono aderire allo scontrino digitale (tramite sito e app) oppure scegliere lo scontrino in formato QR code. In ogni caso, è possibile archiviare e visualizzare in qualsiasi momento gli scontrini digitali nell’area riservata. Tutti gli altri clienti, al momento del pagamento, possono richiedere lo scontrino in formato ridotto con QR Code. Scansionando questo codice con lo smartphone, è possibile visualizzare lo scontrino in formato digitale, completo di tutti i dettagli dell’acquisto. Questa opzione non solo semplifica la gestione degli scontrini, ma riduce significativamente l’utilizzo di carta e consente di archiviare gli scontrini digitalmente garantendo la privacy, senza la necessità di fornire dati personali come numero di telefono o e-mail, ed evitando, di allungare il tempo di permanenza presso le casse per un’esperienza d’acquisto più fluida. Un metodo che mira a coinvolgere il maggior numero di clienti possibile per creare una consapevolezza diffusa sul tema, utilizzando come principale touchpoint la cassa e senza intaccare in alcun modo l’esperienza di spesa.

“Come Gruppo Finiper Canova confermiamo il nostro impegno verso l’adozione di attività volte alla tutela e alla rigenerazione dell’ambiente, scegliendo un approccio circolare per l’uso responsabile delle risorse e la riduzione degli sprechi – spiega Michela Riva, ESG Manager del Gruppo Finiper Canova –. Come attori della Gdo, abbiamo sentito il dovere di ridurre l’impatto ambientale dei nostri scontrini. In una prima fase del progetto, abbiamo reso tutti i nostri scontrini BPA free, sostanza chimica nociva per l’ambiente e la salute, stampandoli su carta certificata FSC. Dalla fine del 2023 abbiamo lavorato per eliminare il problema alla radice, digitalizzando tutti gli scontrini emessi nei nostri punti vendita, offrendo diverse modalità di conversione alle casse in modo da coinvolgere il maggior numero possibile di clienti nell’adozione della modalità full digital. Proprio in quest’ottica, abbiamo scelto di chiedere ai clienti, ad ogni passaggio in cassa, se desiderassero passare al formato QR code o allo scontrino full digital. I risultati ottenuti finora ci spingono a proseguire in questa direzione, promuovendo attivamente la transizione verso soluzioni sempre più sostenibili”.

Tronky Sandwich fa “quadrato” intorno a cacao e nocciole

Si chiama Tronky Sandwich la new entry della famiglia Tronky di Ferrero. Il nuovo arrivato, con la sua forma quadrata che ricorda un piccolo “sandwich”, è racchiuso in una confezione monoporzione semplice e pratica, ideale per rendere speciale il momento della merenda ovunque ci si trovi.

Le caratteristiche di prodotto del Tronky Classico si ritrovano anche nella novità: un morbido ripieno tra due wafer croccanti. Autenticità del prodotto e innovazione si mixano, per offrire ai consumatori un’inedita esperienza sensoriale.

Come per tutti i prodotti Ferrero, la qualità e il gusto sono garantiti dall’uso di ingredienti attentamente selezionati e dalla cura per i dettagli in ogni fase del processo produttivo, in linea con la filosofia aziendale di Ferrero.

Tronky Sandwich e Tronky Classico sono disponibili in tutti i canali della grande distribuzione.

King Colis, la blind sale di pacchi smarriti arriva a Bologna

King Colis sbarca a Bologna. Dopo il successo ottenuto poche settimane fa nella Capitale, dove oltre 10.000 visitatori hanno acquistato 10,5 tonnellate di pacchi smarriti in meno di sette giorni, il pop-up store di King Colis arriva nel capoluogo emiliano con 10 tonnellate di nuovi “tesori misteriosi” pronti per essere scoperti. L’evento, che si terrà dal 4 al 9 febbraio presso il centro commerciale Shopville Gran Reno, promette un’esperienza di shopping unica, eco-sostenibile e all’insegna della sorpresa.

A Roma l’iniziativa ha registrato un vero e proprio “sold out” alle 15:00 dell’ultimo giorno, salvando oltre 25.000 pacchi smarriti dal rischio di essere distrutti e dando loro una nuova vita. Ora è il turno di Bologna, dove la startup francese punta a replicare il successo e a coinvolgere nuovi appassionati dello shopping eco-responsabile. King Colis si occupa infatti di acquistare e recuperare i pacchi non consegnati da rivenditori degli e-commerce per poi rivenderli a prezzi super vantaggiosi sul sito e nei loro pop-up store. In questo modo, si evitano gli sprechi e viene data ai pacchi smarriti una nuova vita, promuovendo un approccio eco-responsabile che incoraggia l’economia circolare e contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio causata dai rifiuti. La cosa più divertente? Nessuno conosce il contenuto del pacco fino al momento dell’acquisto, per un effetto sorpresa garantito.

I visitatori del pop-up store King Colis potranno scegliere tra 10 tonnellate di pacchi misteriosi provenienti da tutta Europa, acquistarli “a peso” e scoprire tutti i tesori nascosti al loro interno, fino ad esaurimento scorte. Tra i possibili articoli, prodotti high tech, abbigliamento di marca, calzature, orologi, pelletteria, cosmetici, gadget e videogiochi: una vera e propria caccia al tesoro per accedere a beni di valore a prezzi competitivi e vantaggiosi.

COME FUNZIONA LA VENDITA?
I clienti hanno 10 minuti per selezionare i pacchi desiderati, che non potranno essere aperti prima dell’acquisto. I pacchi sono venduti a peso: il prezzo per 100 g di pacchi smarriti “standard” è di 1,99 euro mentre il prezzo per 100 g di pacchi “Amazon” è di 2,79 euro.

DA DOVE PROVENGONO I PACCHI SMARRITI?
Ogni anno in Europa milioni di pacchi ordinati online vengono smarriti per vari motivi, spesso a causa di informazioni errate sull’indirizzo. In passato, una volta rimborsati i destinatari, questi pacchi non consegnati venivano distrutti dalle piattaforme responsabili della spedizione. Ogni mese in Europa circa 150 tonnellate di pacchi smarriti vengono distrutte. Ma con King Colis gli sprechi sono solo un lontano ricordo. La start-up francese ha deciso di riacquistare tutti i pacchi smarriti dall’e-commerce e di rivenderli sul proprio sito web o nei pop-up store, in occasione di eventi temporanei nei principali centri commerciali europei.

Nostromo, nuove nomine per Francesca Ganassi e Giulia Bizzarri

Ci sono due importanti novità all’interno del team di management di Nostromo, azienda attiva nel mercato ittico conserviero e dal 1993 parte del gruppo spagnolo Nauterra. Francesca Ganassi è stata nominata Marketing Manager mentre Giulia Bizzarri ricoprirà il ruolo di Business Development Manager.

Modenese, laureata in Economia aziendale, con specialistica in Management Internazionale e un Master in Marketing Management, Francesca Ganassi (a sinistra in alto) ha maturato una solida esperienza lavorando in primarie aziende del settore agroalimentare. Nel febbraio 2012 è entrata in Grandi Salumifici Italiani con il ruolo di Trade Marketing Specialist Gdo, per occuparsi poi delle azioni di sviluppo del canale tradizionale. Nel 2020, è passata in Nostromo come Trade Marketing Manager, assumendo la responsabilità dell’implementazione e del coordinamento della divisione di trade marketing, fino all’attuale nomina a Marketing Manager. Tra gli obiettivi di Francesca Ganassi uno specifico focus sull’implementazione di innovative strategie di marketing finalizzate a supportare i processi di consolidamento e sviluppo del marchio Nostromo nel mercato nazionale.

“Il mio obiettivo è contribuire a rafforzare ulteriormente il posizionamento del brand, attraverso strategie di marketing innovative e mirate, in grado di rispondere alle sfide di un mercato di riferimento estremamente competitivo. Sono convinta che, grazie alla solidità del marchio e alla qualità dei prodotti, ci siano ampie opportunità per favorire una crescita ancora più sostenuta del nostro business” ha dichiarato Francesca Ganassi.

Laureata in Economia e Marketing Internazionale con un MBA in Business Administration alla Bologna Business School, Giulia Bizzarri (a destra in alto) ha iniziato il percorso professionale nel 2006 come Assistant Product Manager in Grandi Salumifici Italiani. Nel 2008, entrata in Nostromo, ha ricoperto il ruolo di Product Manager occupandosi dello sviluppo e della gestione delle nuove referenze. Nel 2014 viene nominata Marketing & Trade Marketing Manager dell’azienda conserviera ittica gestendo il coordinamento delle attività strategiche di marketing, il lancio di nuovi prodotti e marchi, sviluppando iniziative di posizionamento e campagne di comunicazione integrate multicanale. Da gennaio 2025, con la nomina a Business Development Manager, Giulia Bizzarri ha il compito di esplorare nuove opportunità di espansione commerciale.

“Tra le mie priorità, l’individuazione di nuove opportunità commerciali e lo sviluppo di alleanze strategiche che ci consentano di consolidare il ruolo di Nostromo come un partner commerciale affidabile. In particolare, mi concentrerò sulla creazione di nuovi accordi commerciali per rafforzare ulteriormente la presenza di Nostromo nel mercato, valorizzando la qualità e l’affidabilità che contraddistinguono il nostro brand” ha detto Giulia Bizzarri.

Eataly si rafforza in Medio Oriente: prevista l’apertura di 40 punti vendita

Investindustrial accelera l’espansione di Eataly: è stato appena firmato un memorandum d’intesa programmatico (“MoU”) che delinea i principi per assumere il controllo diretto delle attività di Eataly, società nel portfolio di Investindustrial, in Medio Oriente, attualmente gestite da Azadea in base ad un accordo di franchising. Quest’iniziativa strategica, che segue l’inaugurazione del nuovo ufficio di Investindustrial ad Abu Dhabi, mira a rafforzare la presenza di Eataly in Medio Oriente, con particolare attenzione ai Paesi del Golfo, che hanno registrato una crescita significativa dell’interesse per la cucina italiana e le esperienze culinarie di alta qualità. Attualmente Eataly gestisce punti vendita nelle principali città della regione, grazie alla partnership con Azadea, che rimarrà un azionista significativo e continuerà a gestire le attività di Eataly in Medio Oriente. Il piano di espansione di Eataly prevede l’apertura di 40 nuovi punti vendita nella regione, comprese le concessioni aeroportuali e la distribuzione di prodotti a marchio Eataly, per un impegno ad investire 100 milioni di euro nell’area.

“L’accordo dimostra il nostro impegno a sostenere le eccellenze italiane nella loro crescita internazionale – commenta Andrea C. Bonomi, Presidente dell’Advisory Board di Investindustrial -. Eataly beneficerà di risorse strategiche e finanziarie per accelerare il proprio sviluppo e portare la sua offerta unica a nuovi e sofisticati consumatori. Siamo orgogliosi della partnership con Azadea e non vediamo l’ora di sviluppare ulteriormente insieme Eataly nella regione. L’espansione in quest’area strategica non solo ci permette di portare il meglio del “Made in Italy” in un mercato con un significativo potenziale di crescita, ma favorisce anche un dialogo culturale che valorizza la tradizione, l’innovazione e la sostenibilità, che sono al centro dei valori sostenuti dalle aziende del nostro portfolio”.

“I Paesi del Golfo rappresentano un mercato strategico dove qualità, tradizione e innovazione sono molto apprezzate – aggiunge Said Daher, CEO di Azadea Group -. Crediamo fermamente che Eataly possa diventare un riferimento ancora più significativo per i consumatori locali, mantenendo l’autenticità e i valori di sostenibilità che contraddistinguono il marchio. Insieme a Investindustrial, puntiamo ad accelerare lo sviluppo di Eataly nei Paesi del Golfo per contribuire al processo di internazionalizzazione del marchio a livello mondiale”.

Investindustrial è specializzata in partnership con aziende e società a conduzione familiare che gestiscono marchi di nicchia e di rilevanza globale con un significativo potenziale di crescita. Dalla sua fondazione, Investindustrial ha investito in oltre 300 aziende, con il supporto di un team di oltre 200 professionisti in otto uffici globali. Attualmente, il portfolio comprende 29 aziende che generano un fatturato totale di oltre 18 miliardi di euro, pronte a capitalizzare le opportunità offerte dai Paesi del Golfo. Alcuni tra gli asset di punta di Investindustrial hanno già una presenza crescente nella regione, tra cui il gruppo Ermenegildo Zegna, Eataly, Omnia Technologies e Flos B&B Italia Group.

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