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APRILE/MAGGIO 2017
BIOLOGICO
VIAGGIO AL CENTRO DELLA FILIERA.
ANTICHI SAPORI E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, RICERCA E
INNOVAZIONE, TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI E CONTROLLI RIGOROSI,
SFIDE DA VINCERE E TENDENZE FUTURE. VIAGGIO AL CENTRO DEL
BIOLOGICO, UN SETTORE SEMPRE PIÙ ADULTO, VIVACE, REDDITIZIO
E IN PIENA FORMA, TRA MOLTE LUCI E POCHE OMBRE
di Andrea Matteucci
M
angiare biologico aiuta la persona, l’am-
biente, lo sviluppo sostenibile, l’econo-
mia agroalimentare. Si sintetizza così lo
stato di salute del comparto bio; un’affermazione, per
quanto sincera, di parte, visto che è targata FederBio. È
però vero che il settore naviga a gonfie vele da parecchi
anni; da nicchia elitaria il biologico si è trasformato in
una solida realtà, fatta di numeri che pesano. Il 2016 ha
lasciato il segno, con circa 2,7miliardi di euro di venduto
(+ 10% rispetto all’anno precedente), e con tutti i prodotti
in costante crescita. Verdure, frutta, biscotti e yogurth
sono quelli che hanno segnato un incremento maggiore
(le fonti dell’articolo sono di Nomisma-AssoBio-Nielsen,
FederBio e SINAB). Solo apparentemente contraddit-
tori i dati relativi alle aree geografiche di acquisto e
produzione: se è un dato di fatto che il nord pesa per
il 45% del consumo, seguito dal centro e, fanalino di
coda, dal sud, i numeri dicono invece che nel meridione
(Sicilia, Calabria e Puglia su tutte), si concentra più del
45% degli operatori italiani e dell’intera
superficie biologica. Un comparto in pie-
na espansione (circa 60.000 le imprese
con un tasso di crescita annuo dell’8%)
che ha bisogno di un organismo che lo
rappresenti agile ed efficiente: “Siamo
già strutturati in sezioni soci – racconta
Paolo Carnemolla, presidente di Fe-
derBio
– che coprono tutti gli ambiti
della filiera biologica e dei servizi. Per
questo è nel nostro DNA sviluppare mo-
menti di lavoro comune che affrontano
gli aspetti connessi all’applicazione delle
normative e l’integrità del mercato”. Un
settore che esige uno sguardo attento
verso il futuro: “Realizziamo programmi
di comunicazione, così come attiviamo
piattaforme informatiche per lo scambio
di informazioni e la verifica di produzio-
ni e transazioni – prosegue il presidente
– e stiamo dando vita a una società di
servizi che fornirà risposte specialisti-
che per le imprese che si avvicinano al
biologico per qualificare la loro attività”.
Sfide e scenari
Di conseguenza aumentano le aziende
che si convertono al biologico (l’incre-
mento annuo è del 6% circa) perché – af-
ferma il coordinatore dei soci produttori
Il brutto
anatroccolo
si è fatto cigno
Paolo Carnemolla,
presidente di FederBio
+10%
LA CRESCITA DELLE
VENDITE DEL BIOLOGICO
NEL 2016