Table of Contents Table of Contents
Previous Page  36 / 68 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 36 / 68 Next Page
Page Background

34

OTTOBRE/NOVEMBRE 2017

RETAIL E TURISMO

SPOSTARSI

NON BASTA, IL

VIAGGIATORE

CERCA ANCHE

CULTURA, EVENTI

E OCCASIONI

DI SHOPPING

INTERESSANTI

di Domenico Palladino

I

l retail è per sua natura favorito dai luoghi di

passaggio frequente ma questo vantaggio non

è sempre stato sfruttato a dovere dalla vendita

al dettaglio tradizionale nelle zone ad alta densità di

turisti. Parliamo ad esempio delle stazioni ferroviarie,

dei porti e degli aeroporti, zone spesso popolate solo

da negozi di gadget turistici. Per molto tempo si è

perseverato nel luogo comune che vede tra i bisogni

del viaggiatore solo quelli strettamente connessi alla

natura dei suoi spostamenti.

Ma le cose in Italia sono cambiate negli ultimi anni,

grazie anche ad alcuni progetti di valorizzazione dei

nostri luoghi di passaggio.

Se ne è parlato a Milano lo

scorso 21 settembre in occasione della 5a edizione

del convegno “Travel Retail”, organizzato dal Retail

Institute.

Qui si è fatto l’esempio di “Grandi Stazioni”, progetto

delle Ferrovie dello Stato per valorizzare le proprie

location “esclusive per posizioni e flussi di passegge-

ri”: sono infatti ben 750 milioni i passaggi di persone

in un anno all’interno delle stazioni ferroviarie delle

principali città italiane, di cui 150 milioni a Roma e

148 milioni a Milano.

Nelle Grandi Stazioni il 60% dei metri quadri è dedicato

al retail, il 25% al food e solo il 15% ai servizi. E se il

food&beverage “rende” 30mila euro al metro quadro, a

farla da padrone sono i settori di moda e cosmesi che

generano fino a 40mila euro per metro quadro.

L’importanza di essere

un punto d’incontro

Come ha spiegato

Gianni Saccani, Head of Leasing

di Grandi Stazioni Retail

, “La stazione, nella nostra

vision, diventa uno spazio che completa il viaggio. Da

Opportunità da

prendere al volo

semplici luoghi di transito le stazioni

diventano nodi dell’intermodalità citta-

dina e punti di incontro per shopping,

cultura ed eventi”.

Un concetto che

Luigi Fusco, coo di

Unieuro

, conosce bene grazie agli 11

store dell’elettronica disseminati tra sta-

zioni e aeroporti.

“La multicanalità – spiega – è una que-

stione semplice: il cliente vuole trovarti

nelle migliori condizioni possibili. Per

questo il nostro obiettivo consiste in-

nanzitutto nell’assisterlo nelle classiche

dimenticanze di chi viaggia”.

Un passaggio importante:

da calami-

te e souvenir si è passati a vendere

adattatori di corrente, carica batterie,

cuscini da viaggio, cuffiette e power

bank

.

Ma in questi posti non transitano solo

viaggiatori e per questo non si possono

avere solo accessori da viaggio.

“In aeroporto ci sono anche molti di-

pendenti – prosegue Fusco – che spesso

fanno acquisti sul luogo di lavoro per

comodità. D’altronde se la tua location è

su un punto di passaggio importante hai

delle conversioni, altrimenti no”.

Sulla stessa linea

FabrizioBrogi, presi-

dente di Nau!

che sta investendomoltis-

simo nel travel retail: “Nelle stazioni c’è

il fenomeno dei pendolari che passando

più volte hanno la possibilità di rientrare

di frequente a vedere cosa c’è di nuovo