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OTTOBRE/NOVEMBRE 2017

con tempi di riacquisto più brevi e mag-

giore stimolo all’acquisto d’impulso. Nei

nostri punti vendita abbiamo registrato

ben 18 milioni di passaggi vetrina”.

La strategia di Sea:

velocizzare le operazioni

Anche

Sea

, la società che gestisce gli

aeroporti milanesi ha iniziato a inve-

stire su progetti di retail negli ultimi

4 anni.

Le revenue non derivanti dal

trasporto aereo sono diventate una

delle principali leve di crescita della

società: rappresentano infatti il 33%

dei ricavi totali, cresciuti di 10 punti

percentuali rispetto al 2013.

Un risultato ottenuto lavorando sul tem-

po passato in aeroporto dai passeggeri:

NELLE STAZIONI C’È

IL FENOMENO DEI

PENDOLARI CHE

PASSANDO PIÙ VOLTE

HANNO LA POSSIBILITÀ

DI RIENTRARE DI

FREQUENTE A VEDERE

COSA C’È DI NUOVO

velocizzando di circa il 17% le procedure di controllo

passaporti e check-in è stato possibile garantire ai pas-

seggeri fino al 25% di tempo in più per le attività di

shopping e di food & drink.

A Milano Malpensa questo si è tradotto in un aumento

del 21% della spesa per passeggero e del 17% di incre-

mento del volume d’affari di negozi e ristoranti.

Il retail nei luoghi di passaggio obbligato, dunque, di-

venta sempre più un affare: un discorso che si può

estendere anche ai centri cittadini, alle location di grandi

eventi o ai luoghi a soggiorno obbligato come possono

essere i parchi a tema, gli outlet, i villaggi vacanza, o

le crociere.

Business da crociera

Anche a bordo delle navi sono moda e bellezza a farla

da padrone. “I prodotti più venduti in assoluto sono gli

orologi, seguiti dai profumi. – ci spiega un portavoce di

Costa Crociere

– I negozi a bordo delle navi della flotta

Costa Crociere sono gestiti attraverso un concessionario

che si chiama Starboard, una della aziende più grandi e

affermate al mondo nella gestione di spazi commerciali

su navi da crociera. In assortimento oltre 160 marchi

tra prodotto italiani ed esteri”

In conclusione Retail e Turismo sono destinati sempre

più a viaggiare a braccetto in un connubio che porta

vantaggi ad entrambi: il retail tradizionale può rivolgersi

ad una platea di big spender e acquirenti d’impulso,

molto più propensi a spendere quando sono in viag-

gio. Dall’altra il turismo, che negli anni ha visto i suoi

margini risicati dall’avanzare dei modelli low cost, può

aumentare il fatturato grazie ai ricavi derivanti dalle

così dette ancillary revenue.

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