L’incertezza geopolitica ed economica globale influenza e condiziona i consumatori italiani: a evidenziarlo è la quattordicesima edizione dell’EY Future Consumer Index, che ha sondato le opinioni di 23mila cittadini in tutto il mondo di cui 500 in Italia. Tuttavia le aspettative per il futuro rimangono abbastanza positive, soprattutto per i consumatori con i redditi più elevati, col 23% degli italiani che prevede un miglioramento nei prossimi tre anni. L’aumento del costo della vita e delle spese sanitarie rimane però la principale preoccupazione per i consumatori, con il 71% preoccupato per l’aumento dei prezzi di elettricità, gas e acqua e il 67% per l’incremento dei prezzi di beni alimentari. Seguono al terzo posto i temi legati alla salute (61%) e subito sotto il costo dei carburanti (59%).
Dall’indagine emerge che gli italiani prestano grande attenzione in particolare a tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità, posizionando l’Italia come uno dei Paesi con una più alta priorità ambientale, dove il 75% è preoccupato per il cambiamento climatico e il 49% orienta i propri acquisti in ottica di sostenibilità. Le priorità dei consumatori italiani sono omogenee per tutti i livelli di reddito e per tutte le fasce d’età, con Baby Boomer, Gen X e Millennial che pongono attenzione sull’accessibilità economica (rispettivamente per il 42%, 34% e 33%), seguito dai temi di sostenibilità (rispettivamente 16%, 26%, 29%). Per la Gen Z, invece, al primo posto c’è l’attenzione ai temi legati alla salute (29%), seguito sempre dalle tematiche di sostenibilità (26%), all’ultimo posto troviamo invece l’accessibilità economica (13%).
La crescita delle marche commerciali (le cosiddette private label) è evidente, con i consumatori che pianificano di acquistarne di più in futuro (soprattutto sui segmenti del home care 50% e del cibo confezionato 33%), rispecchiando le stesse caratteristiche dei prodotti di marca per il 55% dei rispondenti. Le categorie di prodotto private label che i consumatori sono maggiormente inclini ad acquistare sono prodotti per la casa, abbigliamento e accessori, personal care e del cibo confezionato (packaged food). La generazione X è quella più favorevole alle private label, seguita da Baby Boomers e Gen Z. Un terzo degli intervistati non tornerebbe ad acquistare prodotti di marca, una volta provati i prodotti delle marche commerciali. Con la riduzione del divario di prezzo tra i prodotti a marchio privato e quelli di marca, i consumatori acquisteranno generi alimentari sempre più in base al valore e non alla fedeltà alla marca. Infatti, il 52% dei consumatori italiani afferma di comprare prodotti di marca solo quando sono in offerta, promozione o scontati.
La preferenza dei consumatori – soprattutto Millennial e Gen Z- per l’utilizzo di app di shopping sta trasformando il panorama del retail, generando nuove opportunità per i brand. Tra le ragioni principali nell’utilizzo delle app vi è il desiderio di accedere a sconti e offerte esclusivi (50%), una maggiore comodità (45%), l’attrazione per promozioni o offerte riservate agli utenti dell’app (34%). Questi dati evidenziano un cambiamento significativo nel comportamento d’acquisto dei consumatori italiani, che si sentono sempre più a loro agio a condividere dati personali in cambio di esperienze personalizzate e raccomandazioni su possibili alternative. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo per le nuove tecnologie, gli italiani rimangono cauti riguardo alla sicurezza delle proprie informazioni personali: il 62% degli intervistati è preoccupato di come vengano gestiti i dati che li riguardano, il 63% teme una violazione dei propri dati e per gli attacchi hacker, il 70% teme un furto di identità o frode.