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Sperlari usa lo storytelling per lanciare il cioccolato

Uno dei filoni più attivi del momento per quanto riguarda marketing e comunicazione è l’esigenza di raccontare la storia, di un prodotto o di un marchio. Lo richiede il consumatore, che può venire preso nel vortice dei ricordi nel caso di brand “storici” che consumava da bambino (in questo senso il food è terreno fertile), ed è una caratteristica distintiva dell’azienda, che sullo scaffale vuole ottenere visibilità e differenziarsi dalla concorrenza e, mentre racconta il prodotto, costruisce l’immaginario di marca.

Proprio attorno a questo concetto ruota la comunicazione di Sperlari, marchio storico dell’industria dolciaria italiana, per promuovere la nuova offerta di prodotti di cioccolato articolata in barretta, pralina e snack.

“Lo studio si è sviluppato lungo due direttrici: da una parte ci siamo concentrati sull’evoluzione dei linguaggi di categoria; dall’altra abbiamo ripercorso la storia della comunicazione di Sperlari dagli anni ’50 ad oggi. L’obiettivo era riuscire a valorizzare un’essenza di marca già esistente, assolutamente autentica e fortemente caratterizzata, ma in qualche modo assopita e soprattutto non adeguatamente rappresentata” spiega Roger Botti, Direttore Creativo del progetto per RobilantAssociati.

Il risultato è un “cioccolato da favola” che ridà voce al bambino in ciascuno di noi, riportandoci in un mondo di fantasia. Dal punto di vista del design, il pay-off “C’era una volta il cioccolato” diventa parte integrante del marchio; intorno ad esso il pack si anima di filastrocche, giochi, colori e illustrazioni fiabesche che, mentre definiscono i gusti e le specifiche di prodotto, organizzano chiaramente l’offerta esaltandone la varietà. Al contempo alimentano l’immaginario di marca con uno stile originale, dirompente e inconfondibile.