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Carrefour e Fratelli Beretta lanciano una linea per aiutare le “case” di Agorà 97

Una linea di circa 15 referenze di salumi a marchio Frutti dei Sogni (Salumificio Fratelli Beretta) in vendita in esclusiva in oltre 150 punti vendita della rete Carrefour Italia: è il progetto di responsabilità sociale di Carrefour Italia e Salumificio Fratelli Beretta “Ogni Casa è Famiglia”. Una parte del ricavato della vendita andrà infatti a sostenere l’attività socio-sanitaria di Agorà 97 Onlus, che dal 1997 è impegnata nella lotta allo svantaggio sociale attraverso programmi educativi, socio-sanitari assistenziali e riabilitativi che coinvolgono adulti con problemi psichiatrici e di ritardo mentale e bambini con gravissime patologie di tipo genetico. Persone fragile e non autosufficienti per diversi motivi, che vengono accolti in case comuni più accoglienti di un ospedale ma con tutto il supporto medico e l’assistenza necessari. 

Abbiamo sentito Gabriele Di Teodoro, Direttore Commerciale Carrefour Italia alla presentazione dell’iniziativa in punto vendita di piazzale Siena a Milano: “Penso che iniziative di questo tipo siano importante perché possono diventare un esempio: se lo fa Carrefour possono farlo altri, e se lo facessero tutti il beneficio sarebbe immenso. Costa poco quello che stiamo facendo, ma il beneficio che diamo a queste piccole comunità è enorme. Speriamo che vedendo questa iniziative tutti si chiedano cosa possono fare nella loro vita quotidiana, anche dei piccoli gesti a favore di chi oggi è in difficoltà. Il progetto ‘Ogni Casa è Famiglia’ è un ulteriore esempio della strada etica di responsabilità sociale intrapresa da Carrefour Italia. Con Salumificio Fratelli Beretta abbiamo realizzato altri progetti solidali e con loro condividiamo in quest’ultima iniziativa gli importanti obiettivi di Agorà 97 per l’inclusione sociale di minori in difficoltà e necessità di supporto”.

Alla presentazione era presente Beppe Bergomi, stella del calcio e campione del mondo nel 1982, tra i fondatori del Gruppo Sportivo I BINDUN che sostiene attivamente con le proprie iniziative Agora 97, ha commentato: “Sono molto felice che il progetto ‘Ogni Casa è Famiglia’ sia sostenuto anche da due grandi e importanti realtà come Carrefour Italia e Salumificio Fratelli Beretta. L’operato di Agorà 97 Onlus, con cui collaboro da tempo e a cui sono molto legato, verrà sicuramente accelerato grazie a questo lavoro di squadra, consentendo di aiutare ancora più persone”.

 

Sette comunità alloggio

Un modello gestionale innovativo riconosciuto con il premio della rosa camuna da Regione Lombardia, Agorà 97 ha sette comunità alloggio a Albiolo (CO). In particolare a beneficiare del supporto dell’iniziativa saranno le Comunità per minori CASA di GABRI e CASA di LUCA, entrambe a Rodero, in provincia di Como. CASA DI GABRI si configura come Comunità Socio Sanitaria per minori con gravissime disabilità, ad alta complessità assistenziale e tecnologicamente dipendenti. Ha l’obiettivo di accogliere i piccoli in una “casa”, una volta dimessi dall’ospedale, qualora la famiglia non sia presente o in grado di gestire i bisogni del bambino a domicilio. CASA di LUCA nasce come Comunità educativa nel gennaio 2002 e, a causa delle numerose richieste che riguardano i bisogni di bambini con disabilità complesse e della conseguente necessità di sviluppare servizi accessori legati alla Casa di Gabri, nel 2017 viene riconvertita in Comunità alloggio per il pronto intervento ed il sollievo di minori con gravissime disabilità che possa rispondere alla crescente richiesta di aiuto temporaneo da parte delle famiglie di bambini con patologie complesse.

Le altre case dedicate ad adulti con problematiche psichiatriche seguono un percorso rieducativo con il fine di renderli autonomi e andare a vivere da soli in appartamenti indipendenti. Come ci spiega Sergio Besseghini di Agorà 97 Onlus: “cerchiamo di inserire queste persone nel contesto sociale e valutiamo anche l’impatto dei nostri pazienti sul territorio, e abbiamo visto che abbiamo sempre degli ottimi riscontri, c’è una grande attenzione rivolta al territorio. Cerchiamo di aprire le comunità con iniziative nel corso dell’anno con progetti nelle scuole e di facilitare il tema dell’inclusione sociale per evitare che il paziente psichiatrico sia ghettizzato e percepito come pericoloso”.