Davanti a 700 responsabili dei punti vendita e affiliati a insegna MD Discount e LD Discount (questo destinato a sparire) riuniti sulla MSC Preziosa per la convention annuale, il presidente di Gruppo Lillo Patrizio Podini ha tracciato le linee guida dello sviluppo prossimo venturo.
«Tra cinque anni non saranno più di 5 o 6 gli operatori del discount in Italia: quelli che avranno saputo mettere al centro il consumatore, sempre più informato, preparato, esigente e tecnologico e addestrato alla ricerca dell’acquisto migliore, capace di riconoscere la qualità al prezzo giusto. Noi saremo all’appuntamento – ha dichiarato Podini dal palco – perché da sempre abbiamo rispettato la filosofia del risparmio di qualità, della qualità che costa meno».
Grandi superfici vetrate accoglieranno i clienti MD del prossimo futuro e li introdurranno in spazi di vendita razionali e luminosi, dal lay out moderno e invitante, il cui fiore all’occhiello sarà l’ortofrutta all’inizio del percorso. Biglietto da visita della freschezza e qualità di tutta l’offerta food del Gruppo Lillo, garantita dalla provenienza e dagli accurati controlli a cui i prodotti sono da sempre sottoposti fin dall’origine.
Gli assortimenti saranno completamente rinnovati e vi troveranno posto il bio, la gastronomia, le carni selezionate. Ampliato lo spazio destinato al non food, che dalle zone di produzione, italiane o estere che siano, fino ai cestoni promozionali sarà seguito passo passo in un rigido controllo di tutta la filiera.
Questa la visione dalle parole di Podini e dei suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Angelo Dell’Anna, la direttrice marketing e responsabile acquisti no food Anna Campanile e il vice direttore generale Nicola Borrelli che ha la responsabilità del progetto nuovo format.
Sono stati riconfermati i piani di sviluppo da poco annunciati: investimenti per innovazione tecnologica all’insegna della sostenibilità, della razionalizzazione ulteriore della logistica e degli acquisti, oltre che per la costruzione di punti vendita su terreni di proprietà: non meno di 60 nei prossimi 5 anni che daranno lavoro a oltre 1.200 persone. “Veleggiando verso l’obiettivo dei 3 miliardi di euro” ha concluso Podini.