I prodotti di IV gamma (verdura, frutta, ortaggi freschi confezionati in busta o in vaschette e pronti per il consumo) sono molto apprezzati dagli italiani ma i consumatori nutrono ancora pregiudizi e convinzioni sbagliate sulla categoria. Lo si evince dall’indagine che il Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma di Unione Italiana Food ha commissionato ad AstraRicerche. Lo studio è stato condotto durante la scorsa estate su un campione di 1.000 persone, rappresentativo della popolazione italiana 18-75enne, ed evidenzia in primis come non tutti abbiano familiarità con la terminologia: il 57% del campione intervistato, infatti, sostiene di non aver mai sentito questo nome, il 29% lo ha sentito ma non ne conosce il significato e solo il 14%, invece, gli attribuisce il significato corretto.
Nonostante più della metà degli intervistati non sappia che questi prodotti si definiscono “di IV gamma”, il 78% del campione però li acquista spesso (2-3 volte al mese 33%) o abitualmente (tutte le settimane 45%). Il 18% dichiara di acquistarli occasionalmente/1 volta al mese o meno. Nello specifico, i dati mostrano come questi prodotti siano particolarmente apprezzati dalle fasce di popolazione che hanno maggior bisogno di soluzioni che semplificano la vita; in questo senso si sottolinea come i consumi più elevati si rilevino tra gli uomini 30-39enni (abitualmente 61%), nelle grandi città, nelle famiglie numerose e con 0-17enni in famiglia. Solo il 4% degli intervistati dichiara di non acquistarli mai e, tra le ragioni del non acquisto, più della metà (55%) sostiene che sono migliori gli ortofrutticoli freschi e il 31% adduce come motivazione la presenza di conservanti. Questa, però, sembra essere una delle principali opinioni errate diffuse anche tra chi dichiara di acquistarli: il 75% del totale degli intervistati sostiene, infatti, che contengano conservanti, dato che sale addirittura all’87% nella fascia d’età 18-29.
“In realtà nei prodotti di IV gamma non vengono aggiunti conservanti. Quelli eventualmente presenti riguardano gli ingredienti vegetali non freschi o gli ingredienti non vegetali contenuti in alcuni prodotti, come ad esempio le olive o il formaggio presenti nelle ciotole pronte al consumo – commenta Andrea Battagliola, Presidente del Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma di Unione Italiana Food. Il freddo è l’unico elemento utilizzato per preservare la freschezza e la qualità dei prodotti. Proprio per questo ancora ci preoccupa il dato che ci rivela che più della metà dei consumatori (63%) interrompa la catena del freddo non utilizzando la borsa frigo per il trasporto del prodotto nel tragitto supermercato-casa”.
Per quanto riguarda zuppe e vellutate pronte, il 12% dichiara di comprarle abitualmente/tutte le settimane; il 29% abbastanza spesso/2-3 volte al mese; il 42% occasionalmente/1 volta al mese o meno, mentre il 17% dichiara di non acquistarle mai. Il 41% del campione, quindi, acquista zuppe e vellutate pronte con regolarità (dato che sale notevolmente negli uomini e nelle donne della fascia d’età 30-39, con percentuali rispettivamente del 57% e 55%). Nello specifico, tra i driver di acquisto di zuppe e vellutate pronte, spiccano con l’84% dei rispondenti, l’essere “fatte con materie prime di altissima qualità”, “prodotte utilizzando materie prime italiane” (79%) e “fatte con verdure di stagione” (77%). Le motivazioni che muovono gli italiani all’acquisto di questo tipo di prodotti si riflettono nelle opinioni su zuppe e vellutate pronte: gli intervistati, infatti, ne apprezzano soprattutto la velocità di preparazione (86%), la comodità di utilizzo (84%), il gusto e il sapore (78%). Inoltre, il 75% degli intervistati le ritiene una valida alternativa per un pasto salutare e nutriente e il 57% le considera prodotti fatti con cura artigianale.
In relazione a luoghi e modalità di consumo, l’87% del campione sostiene di consumare i prodotti di IV gamma a casa, mentre poco più di un terzo degli acquirenti lo fa fuori casa: il 20% in ufficio o a scuola e altrettanti in viaggio o all’aperto. In merito, invece, alla modalità di consumo, il 58% del campione li impiega come contorno, il 43% da soli o come portata principale. Il 41% li utilizza come base per preparare ricette semplici e veloci ma anche più complesse ed elaborate (14%). A questo proposito, il 52% degli italiani coinvolti nell’indagine dichiara di cercare ricette a cui ispirarsi per usare i prodotti di IV gamma acquistati. E da dove prendono ispirazione? Il 58% da siti online; il 51% da social network e forum, il 34% da libri e riviste.
Relativamente agli imballaggi infine, il 68% degli intervistati ritiene la busta di plastica adatta al prodotto per la sua conservazione e facilmente smaltibile nella raccolta differenziata (66%). I packaging sono ritenuti inoltre molto chiari: riportano in maniera evidente la modalità di smaltimento (63%) e le informazioni che aiutano a capire i punti di forza del prodotto (61%). Non stupisce quindi che il 76% del campione conferisca correttamente nella raccolta differenziata della plastica gli imballaggi degli ortaggi freschi confezionati anche se ancora 1 acquirente su 7 sbaglia la modalità di smaltimento, dato che diventa ancora più significativo nei giovani uomini.