Le verdure sono amate dal 91% degli italiani, soprattutto giovani. Sei su 10 ne hanno aumentato il consumo nell’ultimo decennio. Alti gli sprechi: un italiano su due (52%) dichiara di essere costretto a gettare nella spazzatura le verdure che acquista. Però, sette su 10 le mangiano perché sono buone, svincolandole dalla logica “punitiva” di alimento da consumare solo “perché fa bene”, in cui sono state confinate per anni. Sono i risultati principali della ricerca “Gusto verde. Gli Italiani e le verdure” che Saclà ha commissionato a Doxa.
Lontani i tempi del “contorno” punitivo, oggi le verdure, grazie anche all’attenzione crescente dedicata loro da chef stellatissimi, hanno scalato posizioni e anzi il 64% degli italiani le considera “piatto principale” del menu. Le consuma un esercito di 50 milioni di italiani (91%) e ben 7 su 10 le mangiano perché sono buone. Tra i giovani, il 58% dichiara di averne aumentato il consumo negli ultimi 10 anni. Per ragioni poi di gusto e praticità, ma anche per l’innata natura “anti spreco”, le verdure conservate risultano essere le preferite da due italiani su 10.
Nord e donne ne consumano di più
Gli italiani mangiano verdura in media una volta al giorno e il 20% le mangia più di 10 volte a settimana. In generale le donne (7,2 volte a settimana) consumano verdure più spesso degli uomini (6). Il Nord è un vero e proprio caposaldo del consumo di verdura (7,5 volte a settimane) mentre nel Sud Italia (ma dov’è finita la dieta mediterranea?) le porzioni settimanali scendono molto (5,3 volte). Nella media il Centro Italia (6,9).
In realtà questi consumi potrebbero essere anche più alti, se non sussistessero alcune barriere al consumo di verdura: secondo gli intervistati, ci vuole troppo tempo per prepararla (28%), la verdura non piace a tutti in famiglia (19%), mancano idee creative per cucinarla (14%) e, ma solo per ultimo, il fatto che non se ne apprezza il gusto (7%).
Conservate in crescita
Forse anche per questi motivi oggi 11,5 milioni di italiani si rivolgono alle verdure conservate, con un trend positivo nei consumi negli ultimi 10 anni del +5%. Il segreto di questo fenomeno? La metà degli italiani (52%) pensano che la qualità dei prodotti sia migliorata mentre per il 23% è rimasta stabile ed è peggiorata solo per il 9% degli italiani. Al top nell’apprezzamento olive (38%), carciofini (35%), e funghi (30%). In particolare tra i plus riconosciuti ad una verdura conservata ci sono la varietà offerta dalle aziende (63%), l’alto contenuto di servizio (49%) e il miglioramento del gusto (35%). I tre cardini su cui poggiano le aspettative dei consumatori nei confronti di una verdura conservata sono che sia sicura (57%), buona e gustosa (50%) e salutare (49%).
Insomma, la passione per le verdure, in Italia, non è la conseguenza di scelte di vita “estreme” o “ideologiche”: il consumo di verdure è considerato da 9 italiani su 10 (89%) importante per la propria alimentazione ma non a scapito di altri cibi. Vegani e vegetariani sono il 5% (1% i primi, 4% i secondi) della popolazione.