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Vino: cresce l’attenzione per l’aspetto digitale del settore

Risulta sempre più digitalizzato il settore vinicolo, sia per quanto attiene all’info design dei siti che per i contenuti video. Maggior lavoro, invece, servirebbe sull’e-commerce, i social, la storytelling e la SEO.

Questi i dati salienti della terza edizione della ricerca condotta da FleishmanHillard, che ha analizzato nel mese di aprile 2016 la presenza e le attività online delle prime 26 aziende vinicole italiane per fatturato secondo l’ultima indagine Mediobanca.

Vediamo più nel dettaglio: nell’ultimo anno il 33% delle aziende ha migliorato la fruibilità dei propri siti grazie a una veste nuova e più internazionale, mentre 24 aziende su 26 offrono percorsi di navigazione almeno in due lingue.

Inoltre il 53% (vs il 18% nel 2015) lega la comunicazione del prodotto al territorio di appartenenza introducendo anche riferimenti a enoteche locali e percorsi esperienziali, risultati meno scoppiettanti, invece, per l’e-commerce proprietario utilizzato da 2 aziende su 26 (esattamente come lo scorso anno).

La classifica del 2016

Sul gradino più alto campeggia Compagnia De’ Frescobaldi, seguita da Mezzacorona; si conferma al terzo posto Masi Agricola mentre P. Antinori s’insedia al quarto. Chiude la top5 Cavit Cantina Agricoltori.

I trend messi in luce dall’analisi dei principali attori del comparto – che secondo Coldiretti ha raggiunto nel 2015 il valore record di 9,7 miliardi di euro per effetto soprattutto delle esportazioni che hanno raggiunto il massimo di sempre a 5,4 miliardi – evidenziano che: