I conti li ha fatti l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano: nei giorni compresi tra il Black Friday e il Cyber Monday, gli italiani spenderanno online circa 2,2 miliardi di euro (+7% rispetto al 2024). In questa occasione, gli operatori particolarmente competitivi realizzeranno anche 3 volte il fatturato di un giorno medio.
Le categorie più interessate da queste iniziative saranno abbigliamento, food & grocery e beauty & healthcare. Bene anche le esperienze legate al mondo dei viaggi e degli eventi. Inoltre, Netcomm (Consorzio del Commercio Digitale Italiano) evidenzia un trend crescente per alcune categorie specifiche: i prodotti della categoria giochi e hobby sono acquistati quasi cinque volte tanto nel periodo del Black Friday rispetto al giorno medio dell’anno, mentre l’acquisto di strumenti musicali ed elettrodomestici triplica in questo periodo. Crescono anche i servizi, primi su tutti gli acquisti di biglietti di viaggio, in crescita del 13% rispetto al 2024.
LA DOMANDA AUMENTA, IL CARRELLO MEDIO SI RIDUCE
Saranno oltre 41 milioni i pacchi che circoleranno durante i dieci giorni di Black Friday, secondo le previsioni del Delivery Index di Netcomm, pari al 4,8% del totale che si registra in un intero anno, con una crescita del 9% rispetto allo scorso anno. A sostenerlo è Roberto Liscia, Presidente di Netcomm: “Prevediamo che saranno 34,9 milioni gli italiani che ricorreranno al canale online per i loro acquisti durante questo periodo, a conferma della forza di questa iniziativa, ormai diventata il momento per eccellenza in cui gli italiani concentrano una parte significativa degli acquisti natalizi e non solo. Allo stesso tempo, è interessante osservare uno squilibrio tra l’aumento del volume dei pacchi e la crescita più contenuta del valore economico degli acquisti effettuati durante il periodo promozionale. Per il Black Friday 2025 gli italiani punteranno sempre più sul risparmio, e questo è legato a due fenomeni rilevanti nel retail digitale di oggi: da un lato, la rapida espansione del mercato del second hand, dall’altro, l’ingresso crescente di prodotti provenienti dall’estero caratterizzati da prezzi medi più bassi. Entrambi i fattori contribuiscono a ridurre il valore medio del carrello, pur in presenza di una domanda in costante aumento”.
LE PRINCIPALI POLITICHE PROMOZIONALI
Secondo le stime dell’Osservatorio eCommerce B2c la percentuale media di sconto applicata dai merchant sarà del 25%, declinata in diverse modalità promozionali. L’iniziativa più comune è quella che prevede sconti riservati su una selezione di prodotti per tutta la durata del periodo di offerte (64%). Non mancano poi promozioni che sono finalizzate a premiare un target di clienti specifico: tra queste spiccano le iniziative di sconto anticipato per i clienti più fedeli (31%). Alcuni merchant scelgono di scontare una selezione di prodotti per un tempo limitato (25%), mentre altri preferiscono applicare sconti su tutta la gamma per tutta la durata dell’iniziativa promozionale (22%). Infine, l’opzione di offrire ai clienti la spedizione gratuita è una scelta applicata dal 19% dei merchant.
UN FENOMENO ENTRATO NELLA FASE DI MATURITÀ
“Quest’anno il Black Friday ha le caratteristiche di un fenomeno più consolidato non solo perché il ritmo di crescita è lontano da quello degli esordi del fenomeno in Italia – dichiara Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano – ma anche perché c’è maggior maturità da parte dei consumatori e dei merchant. Sono due i fattori principali che spiegano questo cambiamento. Primo, esaurito l’effetto novità, i consumatori sono più consapevoli delle dinamiche di sconto e acquisto online. Secondo, l’estensione del periodo di sconti ad almeno una settimana consente ai merchant di gestire i picchi di traffico e di operatività con minore stress. Gli operatori del settore stanno inoltre investendo maggiormente nella pianificazione strategica delle attività promozionali, anche attraverso una programmazione anticipata che mira al potenziamento delle attività di marketing (75%), di logistica (65%) e di customer care (52%). È infine un Black Friday all’insegna dell’esclusività: sempre più siti e-commerce riservano le promozioni ai clienti più fedeli esaltando approcci mirati e personalizzati”.
IL NORD TRAINA GLI ACQUISTI
Secondo le stime di Netcomm, l’effetto dell’iniziativa del Black Friday, in linea con la tendenza media dell’anno, è più evidente nelle regioni del Nord Italia: il 27% degli acquirenti è residente nelle regioni del Nord-Ovest e oltre il 21% risiede nel Nord-Est del Paese. Il centro Italia vede la presenza del 18,7% degli acquirenti attivi nel periodo, superati quest’anno dal Sud che raggiunge il 23,1% degli acquirenti, mentre le Isole rimangono stabili al 10,1%.
IL BILANCIO DELLE VENDITE ONLINE NEL 2025
L’Osservatorio eCommerce B2c stima che nel 2025 il valore degli acquisti online da parte degli italiani crescerà del +7% e supererà i 62,3 miliardi di euro. Il settore dei servizi registra una crescita del +9% rispetto al 2024, per un valore di 22,3 miliardi di euro; mentre l’e-commerce di prodotto segna un incremento del +5% rispetto all’anno precedente, superando i 40 miliardi di euro. La penetrazione dell’online sul totale acquisti retail (online+offline) nei prodotti è pari all’11,3%, mentre nei servizi è del 18,4% con un incremento di quasi un punto percentuale rispetto al 2024.


“I consumatori italiani mostrano segnali di una consapevolezza più matura rispetto all’attuale contesto economico – commenta Paolo Picazio, Country Manager per l’Italia di Shopify (nella foto a sinistra) – che va di pari passo con il crescente coinvolgimento di tecnologia e intelligenza artificiale, utilizzate sempre più in modo pragmatico per semplificare l’esperienza d’acquisto. In questo scenario, unificare i canali e creare una connessione fluida tra online e offline si confermano fattori chiave per intercettare e fidelizzare i clienti, che restano particolarmente attenti al prezzo e che trovano in sconti, spedizione gratuita e programmi fedeltà i principali driver di fiducia verso i brand”.



IL RUOLO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’APP PREVALE SUL SITO
COSA CONTIENE IL CARRELLO VIRTUALE
“Il lancio del nostro marketplace in Italia rappresenta un’importante tappa nel percorso di espansione che abbiamo intrapreso – afferma Gerald Schönbucher, membro del Consiglio di amministrazione di Kaufland e-commerce – e ci consente di sfruttare il potenziale per diventare la piattaforma online più grande in Europa. Interamente concepita in Europa, per l’Europa. Il nostro marketplace generalista si propone come alternativa ai grandi colossi dell’e-commerce e offrirà presto anche ai clienti italiani un’esperienza di acquisto straordinaria, accompagnata da una vasta selezione di prodotti internazionali a prezzi vantaggiosi. Dopo aver consolidato la nostra presenza in mercati come Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Austria, siamo entusiasti di poter annunciare l’arrivo del nostro marketplace anche in Italia”. Oltre all’espansione in Italia Kaufland lancerà entro la fine dell’estate anche un marketplace in Francia, il terzo mercato e-commerce più grande d’Europa.
La piattaforma di Kaufland opera secondo il modello dei marketplace. In tale contesto Kaufland collabora con rivenditori online che propongono i loro articoli a proprio nome sui mercati internazionali di Kaufland. Per ogni articolo, oltre al prezzo e alle informazioni sul prodotto, i clienti possono trovare anche tutti i dettagli relativi al rivenditore da cui ricevono la merce direttamente. In caso di domande su articoli o ordini sarà possibile rivolgersi all’assistenza clienti di Kaufland, disponibile in lingua italiana tramite hotline o modulo di contatto. Sin dall’inizio, i clienti potranno scegliere tra le principali opzioni di pagamento, tra cui PayPal, “compra ora, paga dopo” o carta di credito. I rivenditori online hanno la possibilità di registrarsi fin da subito al marketplace di Kaufland. Con oltre 32 milioni di visitatori mensili e un’offerta che include oltre 45 milioni di prodotti in più di 6.400 categorie, Kaufland si colloca tra i principali marketplace in Germania, mentre in Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Austria dichiara di essere tra i marketplace che registrano la crescita più rapida.
“Nella nostra visione – afferma Andrea Colombo, Ceo di Cortilia (nella foto a sinistra) – il futuro del retail alimentare passa dalla capacità di evolversi, integrando canali digitali e fisici per rispondere in modo efficace ai nuovi modelli di consumo. Con questa partnership, confermiamo il nostro impegno nel costruire un ecosistema di acquisto che unisce la comodità dell’online al valore dell’esperienza in-store, promuovendo una filiera di eccellenza. Collaborare con realtà con valori comuni come to.market ci permette di consolidare il nostro modello di crescita guidato dai concetti di qualità, innovazione e accessibilità”. Nata nel 2011, Cortilia propone una formula di spesa online pianificata, fatta tramite sito o app dedicata, con consegna direttamente a domicilio, nella fascia oraria preferita. L’assortimento conta oltre 2.500 prodotti provenienti da più di 300 piccoli e medi produttori selezionati e comprende frutta e verdura fresca di stagione, pesce, carne e salumi, formaggi e latticini fino a prodotti di bellezza e per la pulizia della casa. A dicembre 2020 ha modificato il proprio statuto per diventare Società Benefit (SB), confermando legalmente il proprio impegno a operare in modo responsabile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territorio, ambiente, beni, attività culturali, sociali, enti, associazioni e altri portatori di interesse. Lo scorso febbraio era stata invece annunciata una 
“In un contesto geopolitico complesso e in continua evoluzione – commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, associazione di riferimento del settore e-commerce in Italia – il mercato dell’e-commerce B2C in Italia cresce con costanza, con un valore che supera i 62 miliardi di euro e un aumento dei consumatori digitali che raggiunge i 35,2 milioni nel 2025. Sebbene l’e-commerce sia uno strumento chiave per favorire l’export delle Pmi, l’internazionalizzazione rimane una sfida significativa: oltre il 54% delle imprese italiane fatica a espandersi oltre i confini nazionali per la mancanza di strategie digitali efficaci e dell’innovazione tecnologica necessaria a competere sui mercati globali. A complicare ulteriormente il quadro c’è uno scenario più ampio di sfide sul piano globale, come la possibile introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti, e a farne le spese saranno in primis le Pmi, il cui accesso al mercato statunitense sarà reso ancora più complicato dai costi e dalla gestione burocratica. Nondimeno, il clima di sfiducia e tensione causato da questo scenario porta a una intensificazione del protezionismo digitale, che minaccia la libera circolazione di dati, fondamentali, tra le altre cose, per intercettare i bisogni dei clienti e soddisfare le loro richieste. In uno scenario così variabile e incerto le competenze diventano la vera chiave del futuro. Non parliamo più solo di capacità tecniche o digitali, ma di un insieme complesso e integrato di saperi, attitudini, comportamenti che determinano la capacità di adattarsi, innovare e generare valore che faranno sempre più la differenza nelle organizzazioni”.

