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Ghiaccio sicuro, il primo manuale sul ghiaccio alimentare

Ice Cube, primo produttore in Italia di ghiaccio alimentare confezionato, ha presentato, in collaborazione con NFI – Nutrition Foundation of Italy e Ministero della Salute, il primo “Manuale di corretta prassi operativa per la produzione di ghiaccio alimentare”.

Approvato dal Ministero della Salute secondo quanto previsto dal Reg. CE 852/2004, il Manuale è uno strumento indispensabile per la tutela della sicurezza alimentare dei consumatori, una sfida globale che passa (anche) per l’utilizzo del ghiaccio, indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno degli alimenti a più alto rischio di contaminazione biologica. Non solo, la stessa OMS, il 7 aprile scorso, in occasione della Giornata mondiale della Salute, ha segnalato come nel mondo muoiano circa 2 milioni di persone all’anno in seguito al consumo di alimenti contaminati e come il ghiaccio non sia esente da responsabilità.

Copia di Conf Cubetto RID2«Il Manuale è inedito per completezza, per autorevolezza e per specificità dei temi trattati e indica per la prima volta tutte le norme necessarie a garantire che il ghiaccio per uso alimentare arrivi al consumatore privo di contaminanti fisici, chimici, ma soprattutto biologici. La contaminazione biologica, infatti, rappresentata da batteri come Salmonella ed Escherichia, ma anche da virus, parassiti e micotossine, può causare danni anche gravi alla nostra salute: ecco perché è importante fare chiarezza su una filiera della catena alimentare che viene troppo spesso sottovalutata» ha spiegato Andrea Poli, presidente di NFI.

«Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulla qualità del ghiaccio che beviamo, ricordando che questo alimento non è sterile di per sé. Il processo di congelamento dell’acqua non produce l’inattivazione di agenti infettanti causa di malattia, ma solo la loro attenuazione e il rischio di contaminazione può essere altissimo, sia in fase di produzione che di conservazione – ha concordato Simone De Martino, titolare Ice Cube, azienda che ha svolto un ruolo di primo piano nella stesura del Manuale, avvalendosi di un’esperienza pluriennale nella produzione e commercializzazione di ghiaccio per uso alimentare, certificato secondo gli indicatori di Qualità ISO9001:2008 e di prodotto IFS (International Features Standards) FOOD (HigherLevel). Ice Cube è infatti il primo produttore in Italia di ghiaccio puro per uso alimentare con 3mila tonnellate di ghiaccio l’anno che distribuisce lungo tutto lo stivale con oltre140 distributori, attraverso il canale Ho.Re.Ca, GDO e Cash & Carry vantando il 90 % di copertura sul territorio nazionale e un incremento di vendite medio del 40%, solo nell’ultimo anno. «Molti bar, discoteche, pub, ristoranti e altri operatori del settore turistico e ristorativo – ha ripreso De Martino – producono ghiaccio che in molti casi non può essere considerato alimentare. Anche il ghiaccio prodotto da appositi macchinari, è risultato non a norma dalla maggior parte delle analisi fatte, poiché spesso la macchina non viene sottoposta alle necessarie operazioni di pulizia e manutenzione. Consideriamo che uno studio (fonte Bain) ha stimato un consumo annuale di ca. 78.0000.000 milioni di kg di ghiaccio nel solo canale bar (ho.re.ca.). Immaginiamo quanto di questo non sia prodotto con le dovute attenzioni. Ecco, dunque, perché abbiamo ritenuto importante impegnarci in prima persona nella definizione di un prontuario della salute alimentare che possa supportare e tutelare sia chi il ghiaccio lo produce sia chi lo consuma».

Il mercato del ghiaccio alimentare confezionato, infatti,è molto ampio: a livello mondiale vale quasi 4 miliardi di euro, in Europa supera i 280 milioni di euro. L’Italia, in cui le stime al momento parlano di un giro d’affari per 3 milioni di euro, è indicata come il Paese europeo con il potenziale di crescita più alto, con richieste che – secondo quanto rilevato dall’International e European Packaged Ice Association – sfiorerebbero i 200milioni di euro.

Il pdf del volume puà essere scaricato sul portale del Ministero della Salute e sul sito dell’Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare INGA, realtà nata proprio per promuovere i contenuti del Manuale tra le istituzioni e gli addetti ai lavori.

Presentato a Parma il documento UE sulla sicurezza alimentare

Si è aperta ufficialmente ieri la due giorni parmense dedicata a EXPO 2015: una fondamentale tappa di avvicinamento all’Esposizione Universale di Milano, a meno di sei mesi dall’apertura ufficiale.

EXPO Milano 2015, infatti, d’accordo e in collaborazione con BIE – Bureau International des Expositions, ha scelto Parma per ospitare il Collegio dei Commissari Generali.

Dagli Usa ai Paesi del Golfo, dalla Russia alla Cina, dall’America Latina all’Europa, sono 150 i Commissari arrivati da tutto il mondo nella città emiliana per prendere parte al Collegio: questo appuntamento rappresenta l’occasione per informare i Paesiche hanno già aderito e sottoscritto il contratto di partecipazione in merito alle attività della società organizzatrice EXPO Milano 2015. E per presentare lo stato di avanzamento dei lavori del sito che ospiterà fisicamente l’evento.

In apertura del summit Diana Bracco, Presidente di EXPO Milano 2015 e Commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia per Expo 2015 ha spiegato le ragioni della scelta di Parma per l’evento: «La città di Parma è una delle capitali mondiali dell’alimentazione. Oltre a ospitare alcune tra le  più importanti industrie del settore, è la sede di EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, e vanta una grande tradizione per quanto riguarda le eccellenze del Made in Italy. Due plus notevoli, se si considera che proprio il food – con il tematismo “Feeding The Planet, Energy For Life” – sarà il filo conduttore di EXPO 2015».

Il momento più significativo della prima delle due giornate del Collegio dei Commissari Generali di EXPO Milano 2015 è stato rappresentato dall’intervento di David Wilkinson, Commissario Generale designato dall’UE per EXPO Milano 2015. Parlando alla platea dei 150 Commissari riuniti e alla presenza del neo Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e dei rappresentanti delle Istituzioni e del sistema economico parmense, Wilkinson ha illustrato il programma scientifico della UE per l’Esposizione Universale. In particolare, il Commissario Generale UE per EXPO Milano 2015  ha evidenziato il significativo lavoro già svolto per organizzare oltre 200 eventi scientifici pubblici nei sei mesi dell’evento.

Inoltre Wilkinson ha voluto anticipare ai presenti una sintesi del documento “EU Research and Global Food and Nutrition Security”, alla cui stesura ha lavorato un Comitato scientifico di Direzione, presieduto dall’ex Commissario all’Agricoltura Franz Fischler, con il contributo di EFSA. Questo policy paper – che nella sua interezza verrà presentato a marzo 2015 – intende essere il riferimento per un dialogo e un confronto costruttivi tra le Istituzioni e gli stakeholder e i cittadini durante i workshop, i seminari e le conferenze che animeranno EXPO 2015.

«Il policy paper che abbiamo voluto anticipare a Parma – spiega David Wilkinson – ruota intorno ai concetti di sicurezza alimentare e di cibo sostenibile, per tutti. La nostra mission è stimolare il cambiamento attraverso la ricerca e la condivisione della conoscenza. Abbiamo individuato sette aree chiave di intervento: la riduzione degli sprechi; il miglioramento della salute pubblica attraverso l’alimentazione; la gestione più efficace della risorsa terra; la sostenibilità dei prodotti agricoli; il miglioramento del cibo sotto il profilo qualitativo e della sicurezza alimentare; l’ottimizzazione dei commerci internazionali; una maggiore equità sociale. I benefici che ci attendiamo riguardano la crescita economica, la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente».

Fondamentale ai fini della stesura del documento “EU Research and Global Food and Nutrition Security” è stato il confronto con EFSA. Questo il commento di Alberto Spagnolli, capo dell’Ufficio del Direttore Esecutivo: «La sicurezza degli alimenti è una componente fondamentale del dibattito che si svolge intorno a EXPO 2015 e in qualità di agenzia europea per la sicurezza alimentare EFSA rappresenta una voce importante in questo dibattito. Contribuiamo attivamente alla riflessione scientifica lanciata dall’Unione Europea in occasione di EXPO, che allo stato attuale è sintetizzata nel documento “EU Research and Global Food and Nutrition Security”. EFSA organizzerà una serie di attività all’interno di EXPO e in particolare una conferenza scientifica per fare il punto della situazione sulle sfide e opportunità future nell’ambito della sicurezza alimentare, ponendo l’accento su due temi principali: l’analisi dei rischi da un lato e scienza, innovazione e società dall’altro».

Al summit ha partecipato anche il neo Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ha dichiarato: «EXPO 2015 rappresenta per noi un’occasione formidabile per attrarre visitatori e turisti nella nostra Regione che si trova a pochi chilometri da Milano, per presentare al mondo la ricchezza e l’eccellenza di questa terra, prima al mondo per numero di DOP e IGP».

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