
Assistenti vocali: come e cosa cercano online gli italiani? La prima evidenza emersa dall’ananlisi di Quantcast, sul comportamento di ricerca online dei consumatori italiani nei mesi di gennaio e marzo 2019 per i cinque assistenti vocali più popolari sul mercato, ha evidenziato che i vocal assistant sono motivo di interesse prevalentemente per gli utenti maschi e giovani. Anche se con un’eccezione: Alexa che ha ottenuto il punteggio più alto tra le donne online (Indice 58) seguito da Siri (Indice 54). A tal proposito si nota un cambiamento di posizionamento rispetto all’analisi di gennaio che celebrava Siri come l’assistente vocale del pubblico femminile (Indice 71).
Ecco invece ulteriori evidenze rilevate per ogni singolo assistente vocale:
- Alexa sta diventando sempre più popolare tra gli utenti online di sesso femminile: l’assistente vocale di Amazon ha conquistato un maggiore interesse tra le donne negli ultimi mesi. Anche se gli uomini rappresentano la maggior parte degli utenti alla ricerca di Alexa, la quota rosa è aumentata leggermente passando dal 25% (Indice 52) al 27% (Indice 58). E non basta: Alexa è pure l’assistente preferita dai Baby Boomer (la generazione oltre i 55 anni -) con un indice di 85 nella fascia di età compresa tra i 55 e i 64 anni, che sale addirittura a 97 per gli utenti oltre i 65 anni.
- Siri invece perde appeal presso il pubblico femminile e rinuncia al primato di gennaio quando ha fatto registrare un indice di 71, per la sua popolarità tra le donne.
- Google Assistant ha ottenuto il punteggio più alto tra gli uomini. Come già detto il pubblico maschile ha dimostrato un maggiore interesse per gli assistenti vocali online e soprattutto per Google Assistant. L’analisi sottolinea infatti un grande coinvolgimento per l’assistente virtuale dell’azienda di Mountain View non solo tra gli uomini in generale (indice 168), ma anche tra i giovani consumatori dai 18 ai 24 anni (indice 136).
- Bixby e Cortana hanno perso l’interesse del pubblico più giovane. Gli assistenti vocali di Samsung (Bixby) e Microsoft (Cortana) hanno suscitato maggiore curiosità tra le giovani generazioni nel mese di gennaio. L’indice di rappresentanza dei due termini di ricerca per i ragazzi tra i 18 e i 24 anni era infatti di 166 per Cortana e 149 per Bixby. Nel mese di marzo, tuttavia, entrambi hanno dovuto arrendersi a Google Assistant anche per quella determinata fascia di età. A marzo l’assistente di Google ha registrato infatti un indice 136 per la generazione Z, mentre Cortana (indice 131) e Bixby (indice 124) si sono classificati solo al secondo e terzo posto.
“Il fascino e la curiosità che ruotano attorno agli assistenti vocali, li rendono oggi una tecnologia molto richiesta dai consumatori sia a livello internazionale che italiano. Capire il pubblico online, i suoi interessi, le caratteristiche socio-demografiche e persino i repentini cambiamenti nel tempo, aiuta i brand a creare un coinvolgimento più intelligente, rapido e pertinente – afferma Ilaria Zampori, General Manager di Quantcast Italia – Gli insight di Quantcast basati su dati di prima parte consentono quindi ai brand di identificare le sfumature all’interno dell’audience digitale e raggiungere solo gli utenti online più rilevanti con la pubblicità online “.
Metodologia
Ai fini dell’analisi sono stati presi in considerazione sia la quota percentuale del rispettivo gruppo demografico tra tutti gli utenti italiani che hanno cercato il rispettivo assistente vocale, sia il valore dell’indice. L’indice indica lo scostamento dalla media di internet (media internet = 100) ed è quindi un indicatore di quanto forte sia il rispettivo attributo rappresentato nel target group rispetto a tutti gli utenti internet.