Dati interessanti arrivano dall’Holiday Outlook 2019 di PwC che studia i comportamenti e le intenzioni d’acquisto di 2.017 consumatori statunitensi per la stagione natalizia. Dalle statistiche diffuse emerge come, mentre da noi impazzano le offerte per la settimana del Black Friday, negli Stati Uniti, dove tutto ha avuto inizio, questa data, che segue il giorno del Ringraziamento e segna l’inizio della stagione dei saldi negli Usa, non è più così simbolica come in passato.
I consumatori americani da una parte sono infatti ottimisti riguardo allo shopping natalizio: l’86% dichiara che spenderà la stessa cifra o di più rispetto al 2018. In media, spenderanno $1.284 in regali, viaggi e intrattenimento, con un leggero aumento del 2,7% rispetto allo scorso anno. La novità è che oltre la metà, il 54% lo farà in prossimità delle festività natalizie.
Tra i più spendenti: i viaggiatori, i laureati e i telelavoratori. Circa la metà dei giovani Millennial (tra i 24 e i 27 anni) spenderà più in questo periodo festivo in confronto allo scorso anno e rispetto al 33% dei consumatori complessivi.
Erika Andreetta, Consumer Markets Consulting Leader di PwC Italia spiega: “Solo pochi anni fa, il Black Friday ha avuto l’aura di un evento FOMO, acronimo di Fear of Missing Out, ovvero fenomeno o da cui si ha l’ansia di essere “tagliati fuori. Questo emerge chiaramente dai trend che abbiamo osservato durante i cinque anni in cui abbiamo esaminato le abitudini di shopping dei consumatori durante le vacanze. Ora sembra più simbolico che significativo nel pantheon delle festività. Dobbiamo osservare con attenzione i trend del mercato US, soprattutto relativamente ai Millennial che, seppur in misura minore, si rifletteranno anche sugli acquisti nel nostro Paese”.
“Dammi qualcosa di diverso”, dice la Gen Z
La Gen Z ha la stessa probabilità di acquistare da smartphone che da laptop, a differenza degli acquirenti più anziani che hanno maggiori probabilità di utilizzare i laptop. Questi giovani acquirenti usano anche piattaforme per lo shopping, pagano tramite smartphone mentre si trovano nei negozi e fanno acquisti usando gli assistenti vocali domestici più frequentemente rispetto agli acquirenti più anziani. Cresciuti in un’era di “consegna a domicilio”, sono aperti a nuove forme di consegna alternativa.