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ITINERARI

Inflazione o non inflazione?

Questo è il problema

ropa, ha incorporato il clima generale delle aspettative

d’inflazione, oltre ad un contesto particolarmente favo-

revole dal lato delle materie prime e dei prezzi interna-

zionali. A ciò si aggiunge la considerazione che la bassa

dinamica dei prezzi che abbiamo osservato negli ultimi

tempi è andata di pari passo, soprattutto nell’ambito dei

servizi privati, con la moderazione delle retribuzioni in

capo ai lavoratori occupati in quel settore. L’inflazione

“piatta”, pur rappresentando un sintomo di malessere

dell’economia, non ha fatto mancare il suo contributo

positivo, per via del ristoro che essa ha offerto al potere

d’acquisto e ai consumi interni delle famiglie.

L’import

In controtendenza rispetto a quanto sino a qui descritto, il

primo trimestre del 2017 si è caratterizzato per il risveglio

delle tensioni sui mercati internazionali, che ha spinto al

rialzo i prezzi all’import. La quotazione del petrolio è il

primo e più evidente segnale del superamento della fase

di contrazione dei prezzi delle materie prime. Sulla base

dell’accordo ratificato a fine anno dai Paesi aderenti al

cartello Opec, i volumi produttivi immessi sul mercato

sono stati tagliati di circa un milione di barili/giorno con

l’intento di risollevare un livello dei prezzi ormai insuffi-

ciente per remunerare i costi di produzione: si è trattato

dellaprimacontrazionedallafinedel2008,quandol’Opec,

a seguito della crisi finanziaria innescata dal fallimento

della banca d’affari Lehman Brothers, approvò un ecce-

zionale contingentamento pari a 4,2 milioni di barili al

centro

e

sud

LE ZONE CHE HANNO

MAGGGIORMENTE

RISENTITO DEL MALTEMPO

50-60

DOLLARI

IL VALORE ATTUALE

DEL BRENT

SIAMO AL COSPETTO DI UNA DIVARICAZIONE CHE NON

HA UGUALI NELLA STORIA RECENTE: AL RIMBALZO DELLE

COMPONENTI PIÙ VOLATILI, INFATTI, SI CONTRAPPONE

LA SOSTANZIALE STAGNAZIONE DI QUELLE INTERNE

di Fulvio Bersanetti, REF Ricerche

L’

anno nuovo si è aperto con il

botto. Dall’esame dei princi-

pali indicatori congiunturali

si evince chiaramente come le prime

battute del 2017 abbiano restituito un

fenomeno in netta discontinuità rispetto

ai mesi recenti. Del resto, è sufficiente

fare la spesa al supermercato o il pieno

di carburante allapropria autoper averne

contezza: dopo tre anni di inflazione

nulla (o quasi nulla, considerato che lo

scorso anno ha fatto registrare un tasso

di variazione medio marginalmente ne-

gativo), a cavallo dei primi mesi del 2017

i prezzi al consumo hanno recuperato

in misura significativa.

Uncambiodi passocosì repentino (ma so-

prattuttocosì pronunciatonelledimensio-

ni, visto che l’inflazione si è rapidamente

portata oltre il punto e mezzo percentua-

le) contribuisce a revisionare in misura

sostanziale il quadro dei fondamentali

relativi alla congiuntura delle famiglie.

Effetti sul potere

d’acquisto

Giova ricordare a tal proposito che nel

recente triennio l’evoluzione dei prezzi al

consumo, in Italia come nel resto d’Eu-

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APRILE/MAGGIO 2017