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APRILE/MAGGIO 2017
fresco ortofrutticolo, l’inflazione italiana continua a
restare ampiamente sotto l’1%.
E potrebbe restarlo ancora a lungo: l’economia si sta del
restoassestando suuna crescitadel costodel lavorovicina
a zero e in prospettiva il clima dei rinnovi contrattuali
non sembra anticipare variazioni di rilievo. Il rinnovo
del contratto dei metalmeccanici, con il quale si sono
modificate le regole della contrattazione, è emblema-
tico: indicizzare le retribuzioni all’andamento passato
dei prezzi piuttosto che a indicatori di inflazione attesa
oppure a obiettivi d’inflazione comporta che i salari
tenderanno a replicare i cambiamenti intervenuti nella
dinamica dei prezzi, rendendoli di carattere persistente.
Il risultato è che il sistema dovrebbe posizionarsi su dina-
michedi prezzi-salarimolto contenute anchenei prossimi
anni. Nel breve, è inoltre assai
probabile che nel corso del
2017 la produttività del lavoro
registri unandamento legger-
mente positivo, azzerando la
crescita del costo del lavoro
per unità di prodotto.
Per queste ragioni, l’inflazio-
ne, pur recuperando rispetto
ai minimi degli ultimi anni,
resterà ancora su valori con-
tenuti. L’aumento dei prezzi
del 2017, ancorché di entità
modesta, potrebbe spiazzare i
comportamenti di spesa delle
famiglie, che hanno oramai
incorporato nelle attese una
fase di stabilità dei prezzi.
L’aumento inatteso dell’in-
flazione finirà per erodere il
potere d’acquisto, incidendo
sfavorevolmente sull’anda-
mentodei consumi interni.
S
giorno. Oggi il Brent continua ad essere
scambiato in una forbice compresa tra i
50 ed i 60 dollari, valori di equilibrio che
mancavano all’appello da circa due anni.
In questo contesto, il cambiamento di
regime dal lato dell’inflazione impor-
tata appare sufficiente per riportare la
dinamica dei prezzi interni in territorio
positivo, complice l’impatto diretto sui
costi dei carburanti e quello indiretto
lungo le diverse filiere (costi di trasporto
delle merci e rincari dell’energia). Ma
non è tutto: i primi mesi del 2017 hanno
infatti risentitodegli effetti delmaltempo
sui prezzi di frutta e verdura, soprat-
tutto nelle regioni del Centro e del Sud
(Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata le
più colpite), con rincari sino a due cifre
che si sono scaricati su tutti i principali
mercati all’ingrosso.
Il volto bifronte dell’inflazione
A ben vedere, tuttavia, l’inflazione è og-
getto di una divaricazione che non ha
uguali nella storia recente: al rimbalzo
delle componenti più volatili, sensibili
alle accidentalità e ad input di carattere
esogeno, si sovrappone una fase di so-
stanziale stagnazione di quelle interne
che non depone certo a favore di una
possibile ripresa dei consumi. In questa
direzione puntano tutti gli indicatori di
core inflation: al netto dell’energia e del
L’INFLAZIONE
“PIATTA”, PUR
RAPPRESENTANDO
UN SINTOMO
DI MALESSERE
DELL’ECONOMIA,
NON HA FATTO
MANCARE IL SUO
CONTRIBUTO
POSITIVO
L’INFLAZIONE RIPARTE, I CONSUMI DECELERANO
VAR. % ANNO SU ANNO
* Previsioni
Fonte: REF Ricerche su dati Istat
Inflazione Consumi
0,1
-0,1
1,3
1,2
1,6
1,4
0,9
0,7
-0,4
0,0
0,4
0,8
1,2
1,6
2,0
15
16
17*
18*