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Vendite online: vento in poppa per il fashion. E la Cina è top spender

Vendite online: nel 2017 hanno superato i 2.300 miliardi di dollari e si stima che nel 2018 si supereranno i 2.800 miliardi[1]. Un trend con il vento in poppa, seguito con dinamicità anche dal  mercato del lusso , nel cui ambito la spesa è salita di quasi 100 miliardi di euro, passando dai 170 miliardi del 2007 ai 262 del 2017[2].

Queste alcune evidenze emerse nel corso del Netcomm Focus Fashion & Lifestyle, promosso da Netcomm in collaborazione con Fashion Magazine

I consumatori

Vediamo il dettaglio: il numero di consumatori mondiali che scelgono il web per acquistare capi di abbigliamento, footwear e accessori aumenta con un tasso di crescita annuo medio del 9% tra il 2016 e il 2022: sono passati da 948 milioni nel 2016 a 1.062 milioni nel 2017; le stime per il 2018 li attestano a 1.178 milioni e il trend proseguirà nei prossimi anni fino a toccare la quota 1.580 milioni nel 2022. L’incremento della spesa di questi consumatori in abbigliamento e accessori aumenta a un tasso di crescita annuo medio ancora superiore (12%) tra il 2016 e il 2022, passando da 322.521 milioni di euro (2016) a 377.704 milioni di euro (2017), quest’anno supererà i 435 milioni fino ad arrivare a 645 milioni nel 2022[3].

“La crescita degli acquirenti online è inarrestabile e più della metà delle persone che scelgono questo canale acquistano prodotti lifestyle” commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “La Cina si conferma il mercato online più importante nel mondo per quanto riguarda il fashion con acquisti per un valore di oltre 176.730 milioni nel 2017[4], circa il 50% della spesa mondiale in questo settore.

A livello mondiale i consumatori sono sempre più informati e consapevoli e la maggior parte di essi (il 61%) si aspetta una forte trasformazione del settore indotta dalle nuove tecnologie, con un grande impatto del digitale sui modelli di acquisto. Il 39% vorrebbe servizi di home delivery di alta qualità, il 44% chiede forti programmi di loyalty e il 45% desidera prodotti e servizi sempre più personalizzati[5]. Inoltre, è fondamentale che il negozio fisico si evolva in chiave omnicanale facendo da ponte fra mondo fisico e digitale e ridefinendo le modalità di relazione con la clientela”.

Il ruolo del negozio fisico    
Il negozio è ancora un luogo cruciale – anche alla luce del fatto che nei punti vendita viene effettuato il 63% degli acquisti – ma la rivoluzione tecnologica lo sta riconfigurando e i clienti cercano innovazione: il 58% dei consumatori ritiene infatti importante il pagamento self-service, il 70% apprezza la possibilità di trovare offerte real-time personalizzate, il 57% giudica utili gli schermi per vedere e ordinare prodotti, il 73% vuole addetti alla vendita preparati[6]. Il personale del negozio è portatore di una nuova cultura e deve essere adeguatamente formato, visto che il suo ruolo è fondamentale per la creazione di una relazione rinnovata col cliente.

Gli investimenti per la crescita del Digital Lifestyle          
Quella della in-store experience è una delle aree di investimento prioritarie per la crescita del Digital Lifestlyle secondo i professionisti del settore, indicata dal 26% del campione; il 60% è convinto che si debba investire sull’integrazione omnichannel e sul marketing digitale, il 34% menziona CRM e programmi di loyalty, il 26% indica brand building e difesa del prezzo e il 24% ritiene importanti investimenti IT per digitalizzare la value chain. Quest’ultimo è un fattore sicuramente cruciale: oltre a offrire la possibilità di disintermediazione attraverso la vendita diretta, a raccogliere grandi quantità di dati sui comportamenti e i desideri degli utenti che permettono di creare offerte coerenti ad essi, le nuove tecnologie consentono infatti di digitalizzare tutta la catena del valore, rendendo i processi più efficienti e rapidi.

 

[1] Dati Statista 2018

[2] Dati Bain & Company; Fondazione Altagamma

[3] Dati Statista 2018

[4] Dati Statista 2018

[5] Dati Daloitte Luxury Multicountry Survey for Global Powders of Luxury Goods 2017

[6] Dati PWC, Total Retail 2017