E-commerce: logistica e regole comuni per un mercato digitale unico europeo

Se tutti gli Stati membri dell’UE applicassero regole comuni per l’e-commerce oltre la metà delle aziende aumenterebbero le vendite online verso altri Paesi UE, o entrerebbe nel canale digitale, e i maggiori beneficiari sarebbero proprio le piccole e medie aziende. Nel 2015, si prevede che il fatturato dell’e-commerce mondiale superi i mille miliardi di dollari, un traguardo che cui potrebbe arrivare la sola Cina entro il 2018. Non solo. I consumatori europei potrebbero risparmiare 11,7 miliardi di euro all’anno se potesse scegliere tra una gamma completa di prodotti e servizi dell’UE quando acquistano online, e la piena realizzazione di un mercato digitale unico potrebbe generare una crescita ulteriore di € 340 miliardi. È quanto ha sottolineato l’Alliance for European Logistics (AEL) durante il 7° European Logistics Summit.
L’unione europea dovrebbe supportare l’innovazione nell’e-commerce e investire in una strategia dei trasporti.

Secondo AEL un aggiornamento delle regole esistenti potrebbe consentire di dispiegare a pieno il potenziale dell’e-commerce e a stimolare investimenti e innovazione in tutta Europa.
Come ha spiegato durante il summit il President di AEL, Mathieu Grosch “è ora di migliorare l’efficienza della supply chain e incoraggiare l’innovazione nell’e-commerce tramite la digitalizzazione.
Altro tema cruciale di cui si è discusso sono le infrastrutture per i trasporti, per le quali AEL ha esortato i decisori politici europei a includere progetti per infrastrutture all’interno del piano di investimenti da 315 miliardi del presidente Juncker. Tra le priorità della UE dovrebbe esserci il compimento del mercato interno per i servizi di trasporto merci se si vuole assicurare una concorrenza equa e un uso efficiente delle sue infrastrutture per i trasporti.
“si dovrebbe dare la priorità a una modalità di trasporto globale e investimenti intelligenti e mirati nelle infrastrutture piuttosto che destinare fondi ai singoli Paesi e andrebbero rimossi gli ostacoli al cabotaggio e alle infrastrutture nei trasporti” ha concluso Grosch.
L’infografica riporta ostacoli attuali e vantaggi in prospettiva di un mercato digitale comune,: oggi l’e-commerce tra Paesi vale solo il 4% degli scambi. Le potenzialità per le piccole e medie imprese del Made in Italy (dal food agli accessori) sono immense.

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