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Guerra alla plastica: la strategia dell’Ue punta su innovazione ed economia circolare

Economia circolare e riduzione dell’uso della plastica: anche l’Unione europea prende posizione e affronta un tema sempre più d’attualità, quella della gestione dei rifiuti di plastica. Un materiale inquinante a lunghissimo termine che sta soffocando i mari ed entrando – per mezzo delle microplastiche – anche nella nostra catena alimentare e nei nostri organismi.

«Se non modifichiamo il modo in cui produciamo e utilizziamo le materie plastiche, nel 2050 nei nostri oceani ci sarà più plastica che pesci – ha detto Frans Timmermans, primo vicepresidente responsabile per lo sviluppo sostenibile -. Dobbiamo impedire che la plastica continui a raggiungere le nostre acque, il nostro cibo e anche il nostro organismo. L’unica soluzione a lungo termine è ridurre i rifiuti di plastica riciclando e riutilizzando di più. Si tratta di una sfida che i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche devono affrontare insieme. Con la strategia dell’UE sulla plastica stiamo inoltre propugnando un nuovo modello di economia più circolare. Occorre investire in nuove tecnologie innovative che proteggano i nostri cittadini e mantengano il nostro ambiente sicuro, senza farci rinunciare alla competitività della nostra industria».

“Porre le basi per una nuova economia delle materie plastiche, in cui la progettazione e la produzione rispettino le necessità del riutilizzo, della riparazione e del riciclaggio e in cui siano sviluppati materiali più sostenibili” è dunque l’obiettivo del piano strategico dell’Ue, che 

adottato un quadro di monitoraggio, costituito da una serie di dieci indicatori chiave lungo tutte le fasi del ciclo, per misurare i progressi compiuti nella transizione verso un’economia circolare a livello nazionale e di UE. Tra i punti chiave:

La Commissione intende avviare la revisione della direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggi ed elaborare orientamenti per la raccolta differenziata e lo smistamento dei rifiuti perché siano pronti nel 2019.

Dei 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica prodotti ogni anno in Europa, meno del 30% è raccolto per essere riciclata. Nel mondo, le materie plastiche rappresentano l’85% dei rifiuti sulle spiagge. Le materie plastiche raggiungono anche i polmoni e le tavole dei cittadini europei, con la presenza nell’aria, nell’acqua e nel cibo di microplastiche i cui effetti sulla salute umana restano sconosciuti.