Plastic tax: prorogata di altri 6 messi

1° gennaio 2022: prorogata di altri 6 messi l’attivazione della plastic tax.

La plastic tax, prevista inizialmente per il 1° gennaio 2021, e poi rimandata di altri 6 mesi, sarebbe dovuta entrare in vigore dal prossimo 1° luglio. Tuttavia, come si legge all’articolo 14 della bozza del decreto sostegni bis (differimento termini plastic tax) sarebbe ora concessa un’ulteriore proroga.

La data X, si legge dunque nel documento, dovrebbe scattare il 1° gennaio del 2022. Le motivazioni? Le contingenti e difficili condizioni in cui versano i settori economici, in connessione al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Ciò vuol dire che la tassa che avrebbe impattato sui cosiddetti Manufatti manufatti con singolo impiego”, (ovvero MACSI) concede ancora qualche mese di respiro.

Ma cosa sono i MACSI? Si tratta di manufatti che hanno, o sono destinati ad avere, una funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari, anche in forma di fogli, pellicole o strisce realizzati, anche parzialmente, in plastica. Quindi, per esempio, bottiglie, tetrapak, contenitori in polistirolo, vassoi per alimenti. Ne sono invece esenti i manufatti compostabili e quelli medicali.

Ivano Vacondi, presidente di Federalimentare, dichiara la sua soddisfazione al Sole24 ore: “tiriamo sospiro di sollievo: bene questo rinvio. È il momento della ripartenza e siamo contenti che il governo ci aiuti in questa situazione così delicata”.

Positivo sulla proroga anche Ettore Prandini di Coldiretti che al quotidiano economico ammette di temere che il costo della plastic tax possa venire scaricato sui più deboli: gli agricoltori e i consumatori finali.

Anche per Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE, la proroga è una boccata d’ossigeno, tuttavia l’obiettivo ultimo è quello di giungere all’abolizione della tassa.

“Bene il rinvio della Plastic Tax a gennaio 2022, è un segnale importante di attenzione da parte del Governo. Ma il problema è solo rinviato”, dichiara infatti Pierini, “A gennaio 2022 le aziende del comparto si troveranno ad affrontare una doppia tassazione con l’entrata in vigore di Plastic e Sugar Tax, con ripercussioni sulla domanda stimate nella misura del -10% e costi da nuovi tributi pari al 15% del fatturato. Una misura incoerente con i progetti di rilancio del settore che ha perso il 40% in valore nel 2020 e non ha goduto di alcun ristoro. Occorre, invece, lavorare insieme al Governo per individuare nuove strade che favoriscano gli investimenti in innovazione e ricerca, vero driver per la ripartenza e la crescita sostenibile”.