Conad si impegna per l’ambiente aderendo al manifesto del WWF

Ridurre al massimo l’impatto sull’ambiente rendendo operativi – per quanto di sua competenza – gli accordi della comunità internazionale, in particolare l’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi;: è l’impegno preso da Conad che aderisce al manifesto appello lanciato dal WWF.

Conad aderisce al manifesto appello lanciato da WWF Italia “Un SOS per un futuro umano sostenibile”. Il manifesto per uno Spazio Operativo e Sicuro (SOS, appunto) impegna a contribuire all’attuazione della strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile (presentata all’High Level Political Forum delle Nazioni Unite lo scorso luglio e coordinata della presidenza del Consiglio) declinandola in azioni concrete e efficaci per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Tra i firmatari del manifesto appello del WWF ci sono anche Barilla, Mutti, Novamont, Sofidel, Unilever Italia e Wind Tre.

L’obiettivo è un’economia planetaria che “consideri le nostre città, i nostri territori e il nostro pianeta come casa comune e luogo per realizzare un benessere equo e sostenibile”. Principio che fa da quinta ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile di Agenda 2030 – per un totale di 169 traguardi da raggiungere nei prossimi 15 anni – e all’accordo globale sui cambiamenti climatici raggiunto a Parigi a fine 2015, con un piano di azioni per limitare, a partire dal 2020, il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.

Il manifesto è anche un invito ad avviare processi produttivi nuovi, capaci di ridurre scarti, rifiuti e inquinamento, valorizzando le attività finalizzate al benessere delle persone e all’equilibrio degli ecosistemi.

 «Nel Paese sta crescendo una forte sensibilità ai temi dell’ambiente e a quelli sociali. Dobbiamo essere pronti a dare risposte a questa nuova domanda; l’adesione al manifesto di WWF Italia sottolinea questa nostra attenzione – afferma l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese –. Le sfide che abbiamo di fronte sono epocali: anche noi siamo chiamati a dare il nostro contributo per fare della sostenibilità una ragione di sviluppo, rendendola al contempo un vantaggio per le persone e per il sistema Italia nel suo complesso. Siamo a fianco del WWF Italia perché convinti che il manifesto contribuirà allo sviluppo di un modello di economia rispettosa dell’ambiente e, al contempo, dei bisogni reali delle persone».

 

Le azioni di Conad

Risparmio energetico, riciclo degli imballaggi e dei rifiuti, riduzione delle emissioni sono temi su cui Conad è impegnato sia nell’attuazione di politiche di sostenibilità sia partecipando ad attività specifiche legate alle comunità in cui opera.

  • Nel 2016 ha distribuito 320 milioni di sacchetti biodegradabili e compostabili in Mater-Bi e 3 milioni di borse riutilizzabili in plastica e in cotone, tanto che un cliente su due si serve abitualmente di una borsa riutilizzabile. Ciò ha permesso un risparmio di circa 4.100 tonnellate di plastica tradizionale, corrispondenti a circa 22 mila tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera.
  • Per i volantini pubblicitari Conad si serve esclusivamente di carta UPM certificata PEFC (36 mila tonnellate) con un contenuto di carta riciclata del 79%. Carta certificata FSC o PEFC (462 milioni di sacchetti e fogli carta da imballo; 1,7 milioni di rotoli cassa; 150 mila rotoli di carta) anche per i materiali di consumo e confezionamento all’interno dei punti di vendita.
  • A partire da quest’anno, i 3 milioni di sacchetti e carte da imballo della linea Sapori&Dintorni sono realizzati con carta accoppiata MaterBi o altri materiali compostabili e biodegradabili eliminando del tutto i film in materiale plastico.
  • Due le novità del 2018: Conad sostituirà i sacchetti per frutta e verdura in plastica tradizionale con quelli biodegradabili e compostabili, riducendo di circa 24 mila tonnellate la quantità di CO2 emessa.
  • Per i rotoli cassa saranno utilizzate carte termiche senza bisfenoli (BPA e BPS) anticipando il Regolamento europeo che prevede a partire da gennaio 2020 il divieto dell’utilizzo di carta termica con contenuto di bisfenoli superiore allo 0,02%.

 

Tra le insegne della Gdo che si sono impegnate a un approccio proattivo e sostenibile c’è
Wal-Mart che lo scorso aprile ha lanciato una “piattaforma sostenibile” che invita i fornitori a unirsi alla più grande catena al mondo per impegnarsi a tagliare le emissioni di gas serra dalle oprazioni e dalle supply chain. Con il “Project Gigaton” Wal-Mart doterà i fornitori di un “toolkit per la riduzione delle emissioni”. Obiettivo: ridurre di un gigatone le emissioni entro il 2030: l’equivalente delle emissioni prodotte da 211 milioni di automobili per un anno.

 

 

Cos’è l’economia della “ciambella”

Elaborata dall’economista britannica Kate Raworth è una delle basi del manfesto. Come si spiega nello stesso: “esistono sia un confine esterno all’utilizzo dei sistemi naturali, una sorta di “tetto”, oltre cui il degrado ambientale diventa inaccettabile e pericoloso per l’intera umanità, sia un confine interno, una sorta di “pavimento“ al di sotto del quale la deprivazione umana diventa inaccettabile e insostenibile. Lo ”Spazio Operativo e Sicuro” può essere definito come l’area compresa tra il “tetto” e il “pavimento” sopra indicati (una sorta di “ciambella”), al cui interno si possono determinare e praticare condizioni economiche e sociali rispettose dell’ambiente ed eque, cioè in grado di creare una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile per il futuro dell’umanità”.