Retail Plaza: i driver della rivoluzione digitale vanno in scena a teatro

    Si è chiuso con successo “RETAIL & SHOPPER REVOLUTION: I DRIVER DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE, terzo appuntamento targato Retail Plaza by TUTTOFOOD, andato in scena nel capoluogo meneghino lo scorso 15 marzo ospitato nel palinsesto della Milano Digital Week (13-17 marzo 2019). All’interno dell’inedito format dello Spettacolo delle idee, la rivoluzione digitale è stata oggetto di serrato dibattito tra industria, distribuzione e consumatori.

    IL FUTURO DEL RETAIL

    Tanti i temi, moltissimi gli spunti su cui i protagonisti del settore sono stati chiamati a riflettere. Oggetto di serrata riflessione è stato il futuro del punto vendita fisico: ha veramente i giorni contati, insidiato sempre più da vicino dall’online. Oppure è vero il contrario?

    Sul tema è intervenuto di Marco Pellicci (in proposito rimandiamo anche a una sua intervista su Bimag), Commercial Business Partner di Nielsen: “Quello che notiamo oggi – spiega – è che, in una realtà subissata dalle informazioni, è in corso una vera e propria battaglia per l’attenzione. Per uscirne vincitori, ai brand non resta che focalizzarsi su due parole chiave: immediatezza e precisione.”

    “Puntare sull’immediatezza – spiega poi Pellicci – significa per i Retailer affiancare i consumatori nel “qui e ora” davanti allo scaffale, semplificandone l’esperienza d’acquisto: troppa scelta a display – non dimentichiamolo – induce frustrazione nel cliente, che può addirittura rinunciare all’acquisto. Il punto vendita, invece, adottando le giuste politiche, può rivelarsi un media imbattibile, un formidabile veicolo di consumi. Non è un caso, infatti, che oggi il 40% delle categorie vendute in negozio non è pianificato, ma risponde all’impulso del momento, che oltre il 60%  dei nuovi prodotti è scoperto proprio sugli scaffali dello store, e che le scelte di brand compiute in negozio corrispondono al 67%.”

    “La seconda parola chiave è precisione. In questo caso – continua Pellicci –mi riferisco all’on line e alla mole troppo spesso pleonastica di dati. Un parossismo informativo che spesso ha conseguenze negative sul consumatore, facendolo sentire stalkerato. Al contrario, un’informazione precisa e personalizzata, semplice e rapida, che raggiunga l’utente solo al momento giusto,  migliora la user experience e la soddisfazione del cliente. Anche in questo caso, come per gli assortimenti sullo scaffale fisico, meglio optare per il poco ma buono”.

    Il concetto è dunque chiaro: tra offerta  off line e proposte on line non c’è contrapposizione, ma piuttosto convergenza. A patto di trovare la strategia giusta.

    L ’immediatezza– precisa infatti  Alessandro Doria e-commerce & Pos activation manager del Gruppo Sanpellegrinoè imprescindibile dalle azioni di marketing. Il punto è che oggi il marketing è cambiato, non è più above the line. La digitalizzazione, se da un lato supporta validamente le aziende, dall’altro ha elevato il grado di complessità della comunicazione. Ne discende che occorre saper scegliere quale messaggio attivare in base al target e come integrarlo sui vari touch point.”

    Anche per Tiziano Tassi Ceo di Caffeina la comunicazione deve essere mirata: “I Millennials – sottolinea infatti – sono tra le generazioni più discusse e stereotipate dai marketer. Ma il marketing deve andare oltre ai cliché e adattare la strategia migliore per parlare con questo pubblico così segmentato, passando dalla strategia che potremmo definire di “attacco” (target, campagna, ingaggio) a una che potremmo definire della “attrattività” (cioè coinvolgimento, condivisione, community). Solo così si potrà costruire una relazione che abbia un impatto reale per la marca e le persone.”