Da una ricerca svolta da Epson su un campione di 5000 consumatori in cinque Paesi (Italia, Regno Unito, Spagna, Francia e Germania) sulle tecnologie in store emergono interessanti considerazioni sul comportamento delle persone e disegna le linee di sviluppo del punto vendita del futuro.
Omnicanalità, supply chain integrata, pagamenti in mobilità, personalizzazione, fidelizzazione e interattività spinta sono i temi chiave che i consumatori individuano per valutare favorevolmente la loro esperienza d’acquisto.
«Le sfide che il retail deve affrontare – annota Camillo Readaelli, Sales manager business systems di Epson – sono la formazione del personale che si relaziona con i clienti, una disponibilità adeguata di tecnologia, garantire un buon grado di autonomia ai clienti nel punto vendita ed eliminare la coda alle casse».
Ognuna di queste aree di lavoro è infatti individuata dagli intervistati come decisive nella loro esperienza d’acquisto. E non prenderle in considerazione mette a rischio il business.
Elemento più critico, da questo punto di vista, è la coda alle casse, poiché è uno dei principali motivi di rinuncia all’acquisto (30% degli italiani), soprattutto se il prodotto costa poco e non è stato dedicato troppo tempo alla sua scelta (il 42% dei consumatori europei e il 28% degli italiani). Più cresce il valore del prodotto e più lungo è stato il processo di acquisto, più si è disposti ad attendere alla cassa (in questo gli italiani sono più pazienti degli europei, il 45% contro il 28%).
Per il solo campione italiano, ai primi 3 posti vi sono invece nell’ordine: postazioni self service per ricerche e ordini, pagamenti rapidi senza coda alle casse e addetti alle vendite competenti.
La ricerca mette in luce anche la predisposizione dei consumatori alle tecnologie e rileva che l’esperienza omnichannel ha una grande influenza sul giudizio complessivo sul brand: così infatti si esprime il 66% degli italiani, contro il 45% degli europei. In questa dinamica tra online e punto vendita sta il vero segreto per guadagnarsi il favore del consumatore. Che se ritiene l’esperienza online più divertente (92%), più conveniente (82%) e più comoda (75%), a favore del punto vendita gioca la possibilità di vedere e toccare il prodotto (77%), la sua disponibilità immediata (67%) e in misura inferiore l’abitudine e l’esperienza più personalizzata (37%).
In questo quadro non stupisce che il 66% degli italiani chieda a gran voce di disporre di modalità di pagamento in mobilità presso il negozio, in misura decisamente superiore rispetto per esempio a Germania e UK, dove, rispettivamente, solo il 30% e 32% sembra preoccuparsene. Le motivazioni dei fautori dei mobile payment sono, nell’ordine: maggiore rapidità nel pagare l’acquisto, meno coda, eliminazione dei contanti, maggiore semplicità e comodità. Chi invece non vuole questo tipo di funzionalità, non è interessato principalmente per preoccupazioni relative alla sicurezza (soprattutto i tedeschi).
Anche nei confronti delle promozioni e delle offerte personalizzate il 90% del campione italiano dichiara di apprezzarle; l’89% (rispetto al 72% della media europea) vede con favore promo personalizzati; il 70% (rispetto al 58% medio europeo) valuta positivamente un’esperienza di shopping personalizzata in tutti i suoi aspetti, in particolare il segmento di intervistati under 30 e quello con maggiore potere di spesa.
La maggioranza dei consumatori europei ritiene inoltre molto o abbastanza importante poter ricevere buoni sconto stampati ad hoc quando fa acquisti in un negozio. Al primo posto (65%) sono i coupon dei negozi di alimentari, seguiti da quelli delle grandi catene di beni di consumo (61%), dei negozi di elettrodomestici/gadget elettronici (60%), di ristoranti e bar (53%), di beni di lusso (54%). I coupon sconto personalizzati spingono il 18% del campione europeo (il 25% di quello italiano) a ritornare sicuramente in quel negozio e aumentano la probabilità per un ulteriore 39%.
In definitiva, nei confronti della tecnologia in store vi è una propensione molto pragmatica da parte degli italiani, ancor più che gli europei: ampia disponibilità ma deve essere in grado di semplificare, velocizzare e migliorare l’esperienza d’acquisto. I benefici evidenziati dal campione sono, in particolare: miglioramento del servizio al cliente (57% del campione globale, 56% gli italiani); velocizzazione della procedura di pagamento e meno attesa in coda (57% gli italiani contro il 53% complessivo); maggior comodità e migliore esperienza d’acquisto (38%gli italiani contro 33%). Appena 1 intervistato su 10 mostra una certa diffidenza verso strumenti tecnologici presenti in negozio.
E anche su punto vendita del futuro gli intervistati hanno le idee chiare.