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La Torinese continua a crescere: fatturato previsto a 15 milioni (+10%)

La Torinese prevede di chiudere l’anno in corso con un fatturato di 15 milioni di euro e un +10% rispetto al 2023. L’azienda dolciaria, che dal 1932 produce lievitati da ricorrenza come il panettone Pandorato e il Piemunteis, oggi si muove a pieno ritmo, complice la sua acquisizione nel 2018 da parte Idb – Industria Dolciaria Borsari, holding specializzata in lievitati delle feste che raggruppa diversi brand legati al mondo dolciario delle tradizioni.

Il passaggio societario dalla terza generazione di questa azienda familiare, composta da Claudio Verri e Milvia, al gruppo Idb, ha consentito una continuità e una nuova prospettiva all’impresa, così come sottolinea Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di Idb: “Nel 2018 abbiamo trovato una realtà di grande tradizione artigianale, ma bisognosa di interventi di ammodernamento negli impianti e nelle attrezzature. A Torino abbiamo cercato di portare l’expertise del nostro gruppo sia su tutti gli aspetti della produzione, sia su quelli della logistica pur continuando a mantenere l’unicità delle sue ricettazioni e del suo savoir faire di impronta artigianale”.

In soli sei anni, dalla nuova gestione del 2018 ad oggi, La Torinese ha raddoppiato il suo fatturato ma ha anche raggiunto la saturazione della capacità produttiva che si attesta su un milione e mezzo di kg di lievitati lavorati all’anno. In un ciclo di lavorazione complessiva, che porta al prodotto finito in circa 70 ore, i laboratori de La Torinese producono oltre 50 diverse ricette tra Panettone Classico, glassato alla piemontese, specialità farcite e/o ricoperte, Pandoro classico, il Pandorato, la Colomba classica e altre specialità dolciarie. I prodotti sono ancora confezionati manualmente, per mantenere una connotazione artigianale e una preziosità unica negli incarti che rappresenta la cifra stilistica di Idb.

Idb Group: ricavi in crescita spingono la nuova linea di produzione muffin

Per Idb Group – Industria Dolciaria Borsari, polo produttivo di panettoni e lievitati guidato da Andrea Muzzi, il 2023 viene archiviato con la crescita dei ricavi a +5% e un fatturato aggregato che passa così dai 67 milioni di euro del 2022 ai 71 del 2023. Anche l’export ha registrato un segno positivo a doppia cifra: tra la Pasqua e il Natale del 2023, il gruppo ha assistito a un +18% di incremento delle vendite, complici le ottime performance di vendita in Spagna, Stati Uniti e Australia. Incoraggianti pure le vendite nei Paesi dell’Est Europa che rappresentano mercati potenzialmente interessanti per la realtà della famiglia Muzzi che, seppur tradizionalmente concentrata sulle vendite Italia, sta avviando con maggior forza il suo percorso di internazionalizzazione puntando specialmente sui brand Tommaso Muzzi e Breramilano 1930.

“Con il nostro brand di punta, il marchio milanese Giovanni Cova & C. abbiamo raggiunto un +11% ed è il segnale che indica come le scelte in fatto di materie prime, di metodo di produzione, di ricettazioni e di investimenti in comunicazione siano state apprezzate dal mercato” dichiara Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di Idb Group.

Per il gruppo inoltre, si aprono ulteriori opportunità di crescita. Forte della sua esperienza nella produzione di alcune eccellenze della tradizione dolciaria italiana come panettone, pandoro e colomba, l’azienda ha deciso di investire anche nella produzione di muffin UHT: “Si tratta di un prodotto apprezzato in tutto il modo, piace a grandi e piccoli e si trova in ogni angolo del pianeta, in Sud America come in Giappone. Se guardiamo anche solo al mercato domestico, il segmento dei muffin UHT è ad oggi quello che performa meglio, con una crescita a volume pari al +16,7% dimostrando un’altra potenzialità per il prossimo futuro” commenta a tal proposito Muzzi.

L’investimento di 2 milioni di euro ha permesso di avviare la prima linea produttiva, ora nelle prime fasi di test, negli stabilimenti di Badia Polesine, dove annualmente vengono sfornati quasi 25 milioni di pezzi lievitati, tra cui circa 18 milioni tra panettoncini, pandorini e colombine mignon. “Il nostro obiettivo è portare l’alta pasticceria nelle occasioni di consumo quotidiano, presidiando le insegne della grande distribuzione organizzata con prodotti continuativi, che possano essere presenti a scaffale per 12 mesi, generando valore attraverso un’offerta premium che riteniamo attualmente assente. Con questa linea a marchio Giovanni Cova & C., riconosciuto come sinonimo di milanesità, di maestria nell’arte pasticciera e di un ossequioso rispetto per le ricette della tradizione, puntiamo ad acquisire una quota del 10% all’interno del segmento dei Muffin e a raggiungere entro il 2030 ricavi pari a 5 milioni” conclude Muzzi.

Cresce il fatturato di IDB Group che punta a 75 milioni di ricavi nel 2025

A Rovigo, nel polo produttivo di panettoni e lievitati per le feste di IDB Group – Industria Dolciaria Borsari, il fatturato si conferma in crescita. La realtà, guidata dalla Famiglia Muzzi dal 2000, è in continua espansione come dimostrano i numeri: sette marchi di proprietà (l’ultima acquisizione è stata La Torinese nel 2018), 5 pasticcerie (una a Milano, una in Umbria e tre in Veneto, di cui una aperta a marzo di quest’anno in provincia di Verona), oltre 21 milioni di lievitati venduti nel 2022 e un fatturato complessivo che sfiora i 67 milioni di euro (di cui 8 derivanti dai profitti delle pasticcerie).

“I ricavi 2022 hanno registrato un +6,8%: l’incremento, dettato anche dalla spinta inflazionistica, ha bilanciato la leggera flessione delle vendite a volume che ha accompagnato l’intero comparto dei dolci delle ricorrenze” commenta Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di IDB Group. “Oggi, il nostro obiettivo per il 2023 è di incrementare il fatturato di un 5%, per poi raggiungere 75 milioni entro i prossimi tre anni”.

È una prospettiva di crescita ambiziosa quella di IDB Group che oggi produce e distribuisce panettoni, pandori, colombe e altre specialità, presidiando in particolare il canale della Grande distribuzione col marchio milanese Giovanni Cova & C. e quello retail con Muzzi, il brand di famiglia. I piani di sviluppo proseguono nel segno della continuità con quanto fatto fino ad ora: preparazioni che rispettano le ricette tradizionali dell’arte pasticcera, incarti pregiati fatti a mano e utilizzo di ingredienti di qualità, come i Pistacchi verdi di Bronte DOP e le nocciole del Piemonte IGP o di materie prime con certificazioni di sostenibilità come il cioccolato di Fairtrade Cocoa Programme o di Rainforest Alliance.

Positivi e incoraggianti anche i dati sul fronte estero. Seppur tradizionalmente concentrato sulle vendite in Italia, IDB Group prosegue il percorso di internazionalizzazione puntando specialmente sui brand Tommaso Muzzi e Breramilano 1930 (corrispettivo, all’estero, del brand Giovanni Cova & C. impiegato unicamente nel mercato italiano). “L’export genera quasi il 20% del fatturato complessivo e trova negli States e in Europa i mercati più profittevoli. Quest’anno il fatturato estero è cresciuto del 7,6%, complice anche l’ingresso in nuovi mercati, specialmente nel Sud-est asiatico. Nel futuro puntiamo a crescere in paesi con forte presenza di cultura latina e a ottenere un maggiore presidio in mercati che oggi sono serviti marginalmente, come Sudafrica e Giappone” conclude Muzzi.

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