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Real estate in ripresa, 470 milioni investiti nel retail nel primo semestre 2024

Il primo semestre del 2024 si è chiuso con un volume d’investimento nel commercial real estate italiano pari a 3,1 miliardi di euro, in netto recupero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+33% rispetto primo semestre del 2023), un dato che riflette una ripresa delle attività d’investimento già in corso. La crescita si è infatti rafforzata nel secondo trimestre del 2024, che con 1,8 miliardi di euro ha visto un incremento dei volumi d’investimento ancora più sostenuto, +42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dopo nove mesi di tassi invariati, il primo taglio da parte della BCE contribuisce a migliorare l’outlook sui rendimenti immobiliari, rimasti già prevalentemente stabili nell’ultimo trimestre. Questa tendenza testimonia il progressivo raggiungimento di un nuovo punto di equilibrio delle aspettative di prezzo tra domanda e offerta.

“La crescita dei volumi di investimento del trimestre conferma che il mercato ha superato la sua fase più sfidante ed è iniziata la ripresa, ora che i prezzi hanno toccato il loro punto più basso” afferma Silvia Gandellini, Head of Capital Markets and Head of A&T High Street di CBRE Italy. “Interessante osservare anche come il ticket medio sia cresciuto in modo importante nel secondo trimestre, un dato positivo se consideriamo l’elevato numero di deal di piccola dimensione del 2023 e del primo trimestre dell’anno, sintomatico dell’elevato costo del capitale e di un atteggiamento molto cauto degli investitori”.

Nel secondo trimestre del 2024 l’asset class che ha registrato i volumi d’investimento più elevati è stata hotels, con oltre 690 milioni di euro investiti (+240% rispetto allo stesso periodo del 2023), per un totale di quasi 1 miliardo di euro da inizio anno (+92% rispetto allo scorso anno). In questo settore i volumi sono stati guidati da importanti operazioni su hotel di lusso a Venezia, Roma e sul lago di Como, caratterizzate da elevati prezzi per camera e confermando il forte appetito degli investitori per le destinazioni leisure di maggiore prestigio. Si sottolinea anche una forte componente di acquirenti owner operator, responsabili per oltre la metà dei volumi transati, che reinvestono la liquidità raccolta negli ultimi anni, grazie alle ottime performance delle proprie strutture, in ulteriori espansioni dei propri portafogli. La crescita degli investimenti in Hotels conferma, inoltre, i risultati raccolti dalla recente 2024 European Hotel Investor Intentions Survey realizzata da CBRE, dove emerge un trend strutturale di forte propensione ad investire in questa asset class grazie alle ottime prospettive sui fondamentali del settore nei prossimi anni.

Il settore retail con 470 milioni di euro investiti nel secondo trimestre (+153% rispetto al secondo trimestre 2023, per un totale di 510 milioni nel primo semestre, +121% sull’H1 2023) segna uno dei volumi trimestrali più alti degli ultimi tre anni e un forte recupero rispetto ai risultati del primo trimestre dell’anno, soprattutto grazie a due grandi operazioni nel settore out-of-town che hanno visto come protagonisti centri commerciali e immobili della grande distribuzione organizzata. L’andamento dei volumi d’investimento del secondo trimestre dell’anno anticipa il deciso cambio di passo del Retail atteso per i prossimi mesi, quando assisteremo a nuove operazioni con importanti ticket, in particolare nelle high street del lusso e nei segmenti out-of-town, dove il periodo di repricing sembra ormai essersi concluso.

Nel settore office gli investimenti del secondo trimestre sono stati pari a 330 milioni di euro, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma in deciso recupero se guardiamo ai primi sei mesi del 2024, che con 816 milioni di euro segnano un aumento del +69% rispetto alla prima metà del 2023. Gli investimenti si sono concentrati soprattutto nelle zone più centrali di Milano e Roma e sono stati guidati da strategie di riposizionamento e massimizzazione del valore degli asset in contesti caratterizzati da livelli molto bassi di vacancy e forte domanda per immobili di primario standing. In questi mercati la disponibilità di capitale per operazioni value-add è molto elevata, ma le opportunità rimangono limitate.

Nel secondo trimestre del 2024 il settore industrial & logistics ha visto investimenti per un totale di 180 milioni di euro (in calo del 26% rispetto al secondo trimestre del 2023), per un totale di 470 milioni di euro da inizio anno (in calo del 13% rispetto all’H1 2023). Gli investimenti in questo settore continuano a essere frenati dal permanere di divari tra le aspettative di prezzo tra venditori e potenziali acquirenti, nonostante la buona presenza di capitali disponibili per essere investiti. Il mercato logistico occupier italiano continua a mostrare un buon equilibrio tra domanda e offerta, anche a fronte di una stabilizzazione dei volumi di take-up, comunque superiori alla media storica, grazie a un rallentamento dell’attività di costruzione in seguito alla limitata disponibilità di terreni da destinare a nuovi sviluppi.

Anche nel settore living l’attività d’investimento rimane concentrata su operazioni value-add. I volumi d’investimento rimangono contenuti a causa della mancanza di prodotto, ma le attività di sviluppo proseguono. Nelle principali città italiane, sui mercati di studentati e abitazioni in affitto si continua a osservare un ampio divario tra domanda degli utenti finali e offerta disponibile, come confermato dalla crescita dei canoni di locazione, proseguita nel corso degli ultimi sei mesi. Si sviluppa anche il settore dei serviced apartment in città d’arte e in destinazioni leisure, dove il loro successo si pone in continuità con le ottime performance registrate negli ultimi anni dall’industria ricettiva.

I volumi d’investimento nel settore alternative rimangono contenuti e concentrati su un numero limitato di operazioni di piccola dimensione per mano di operatori specializzati. Nel corso dei prossimi mesi dovremmo assistere a una ripresa degli investimenti in questo settore, in particolare healthcare e infrastrutture, dove rimane alta la fiducia sui trend dei fondamentali a lungo termine.

Importante osservare anche la geografia degli investimenti. Nel primo semestre del 2024 infatti i mercati regionali sono stati prossimi al 50% dei volumi d’investimento complessivi in Italia, grazie soprattutto alle operazioni nei settori hotels, retail out-of-town e logistica. Si conferma anche un buon interesse da parte degli investitori istituzionali per Uffici nelle città ben collegate dalla rete ferroviaria dell’alta velocità e nei confronti di alloggi per studenti nelle maggiori città universitarie.

Investimenti immobiliari, timidi segni di ripresa per il retail

Il primo trimestre del 2024 si è chiuso con un volume d’investimento ancora contenuto per il commercial real estate italiano, pari a 1,35 miliardi di euro, ma in netto recupero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+27%). Questo risultato riflette il consolidamento dei segnali di miglioramento osservati negli ultimi mesi, pur scontando ancora il forte rallentamento di nuove operazioni riscontrato a partire dai primi rialzi dei tassi d’interesse nella seconda metà del 2022. Il progressivo rientro dell’inflazione dell’eurozona verso i livelli target, alimenta la fiducia nei confronti di politiche monetarie future più accomodanti, contribuendo a ridurre il gap tra il mercato e le aspettative di prezzo degli investitori. Nonostante il mercato abbia continuato ad assistere a nuovi assestamenti al ribasso dei prezzi degli immobili, l’outlook sui rendimenti immobiliari alla fine del primo trimestre è prevalentemente stabile, ad eccezione dei mercati caratterizzati da prospettive di un più marcato rallentamento della domanda.

“Il primo trimestre del 2024 ha visto la conferma dell’interesse degli investitori verso opportunità d’investimento di grande valore strategico con prospettive a lungo termine. Emergono concreti segnali di ripresa, grazie a preliminari d’acquisto firmati nel primo trimestre, che dimostrano vivacità nell’attività d’investimento per i prossimi mesi e in attesa di segnali incoraggianti da condizioni di accesso al credito più favorevoli” dichiara Silvia Gandellini, Head of Capital Markets and Head of A&T High Street di CBRE Italy. “Questa ripresa sarà sostenuta anche dalle buone performance dei mercati occupier in tutti i settori di uffici, logistica, residenziale, hotel e retail”.

Nel primo trimestre del 2024 l’asset class office è stata la prima per volume d’investimento, con 480 milioni di euro, segnando un forte recupero rispetto ai risultati dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è stato ottenuto grazie a operazioni collocate quasi esclusivamente nei distretti direzionali di Roma e Milano, confermando così un atteggiamento selettivo degli investitori nei confronti della scelta delle location. Anche il mercato occupier uffici continua a registrare buoni risultati (91.500 mq di take-up a Milano, 36.500 mq di take-up a Roma), seppure in rallentamento rispetto allo scorso anno. Le aspettative di prezzo degli investitori tengono nei mercati centrali delle città, mentre nelle location più periferiche sono attesi nuovi repricing, in particolare per operazioni value-add.

Il mercato hotels è stato la seconda destinazione principale degli investimenti del primo trimestre del 2024, per un totale di 330 milioni di euro, grazie a operazioni in prestigiose destinazioni di villeggiatura e città d’arte. La fiducia di investitori e operatori nel settore rimane molto alta e si prevede una progressiva normalizzazione delle performance dell’industria alberghiera nei prossimi mesi rispetto alle crescite straordinarie dei prezzi per camera osservati negli ultimi anni. Il mercato degli investimenti continuare a registrare un’attività d’investimento vivace che fa prevedere ottimi risultati nella seconda metà dell’anno, con possibili segnali di compressione dei rendimenti per nuove operazioni su trophy asset. Il settore industrial & logistics nel primo trimestre del 2023 ha registrato investimenti per 290 milioni di euro, grazie a operazioni portate avanti da net-lease buyer alla ricerca di portafogli in sale & lease-back e investitori value-add in cerca di opportunità d’investimento di dimensioni contenute in grado di offrire elevati ritorni. Il mercato occupier continua a registrare buoni risultati in termini di assorbimento di nuovi spazi (605.000 mq di take-up), mentre si prevede un leggero rallentamento nella crescita dei canoni di locazione, ma in linea con la media storica, dopo due anni eccezionalmente dinamici. Il rallentamento dello sviluppo immobiliare dei mesi passati e la saturazione dei mercati primari, hanno portato a una riduzione della disponibilità di spazi per la logistica di grado A facendo sì che alcuni occupier intraprendessero direttamente un’attività di sviluppo nei mercati ancora poco esplorati dagli investitori.

I volumi d’investimento nel mercato living continuano a essere frenati dalla mancanza di prodotto stabilizzato. In questo momento si osservano soprattutto acquisizioni di complessi di uffici da convertire in residenziale e accordi per vendita di cosa futura di studentati situati nelle principali città universitarie italiane. Nonostante il persistere di condizioni di accesso ai mutui più restrittive continuino a incidere negativamente sui volumi di compravendita delle abitazioni, i prezzi di vendita per il prodotto nuovo continuano a crescere, anche se con incrementi progressivamente più contenuti. L’attività di sviluppo guida gli investitori a lungo termine a competere per l’acquisto di terreni per progetti mixed use di rigenerazione urbana, come l’aggiudicazione recente dell’area “Scalo Farini” per oltre 489,5 milioni di euro.

Nel primo trimestre del 2024 i volumi d’investimento del segmento alternative sono rimasti contenuti, complice una fase di assestamento nel settore delle residenze socio-assistenziali (RSA), la componente tradizionalmente più significativa degli investimenti healthcare. L’interesse degli investitori rimane alto grazie ai fondamentali del settore, ma l’aumento dei costi operativi delle strutture sanitarie e un recupero dei tassi di occupancy ancora parziale rispetto ai risultati pre-covid hanno richiesto, spesso, rinegoziazioni dei canoni di locazione, provocando un posticipo dell’immissione di nuovo prodotto sul mercato. Si registrano volumi d’investimento contenuti anche per infrastrutture e data center. Per le prime, nel corso dell’anno sono previste nuove operazioni di piattaforma di grande dimensione, mentre il mercato dei secondi continua a essere caratterizzato da operazioni di acquisizione di terreni da parte di operatori, da destinare allo sviluppo dei propri centri.

Il mercato retail invece segna volumi d’investimento molto limitati, caratterizzati soprattutto da operazioni value-add / opportunistiche di piccole dimensioni. Il prodotto out-of-town comincia ad innescare un certo interesse, soprattutto legato ad operazioni con strutture di preferred equity o operazioni di sale & lease-back. Si prevede anche che nei prossimi mesi l’attività d’investimento possa aumentare nel corso del secondo semestre grazie al capitale opportunistico. Rimane contenuto il dinamismo del segmento high street a causa della mancanza d’incontro tra domanda e offerta, tuttavia nei prossimi mesi si perfezionerà l’operazione d’investimento di Via Monte Napoleone 8 a Milano, che ha suscitato grandissimo interesse tra gli investitori sia per la dimensione dell’investimento sia per il prezzo in termini di capital value. Nei mercati regionali i volumi d’investimento continuano a essere guidati dai fondamentali dalle specifiche vocazioni dei territori, come nel caso del settore alberghiero a Firenze, della logistica in Veneto o delle residenze per studenti a Bologna, anche se si osserva un crescente interesse verso gli immobili a uso ufficio dei principali capoluoghi, dove un’offerta limitata di prodotto di qualità intensifica la pressione della domanda di spazi da parte degli occupier.

La Natura Ci Approva, in Puglia un inno a natura e sostenibilità

I centri commerciali pugliesi del gruppo Cbre, Gran Shopping di Molfetta e Mongolfiera Lecce di Surbo, celebrano le importanti certificazioni di qualità ambientale Breeam, rispettivamente il livello Gold per Molfetta e il Silver per Surbo, con la campagna di comunicazione “La natura ci approva”.

Varcando la soglia dell’ingresso dei due centri commerciali ci si troverà di fronte ad un percorso fatto di messaggi di plauso della natura stessa lungo tutti i corridoi e le piazze delle gallerie, un apprezzamento che trova espressione artistica nel giardino che cresce sulle mani raffigurate sulle locandine, le stesse delle donne e degli uomini che ogni giorno mettono il proprio impegno nelle buone pratiche, il fiorire dell’erba che cresce come cresce la consapevolezza di doversi impegnare in prima persona per fare la differenza.

Una passeggiata tra i negozi intervallata dalle immagini che intrecciano umanità e natura, costrette a convivere, senza calpestarsi. La sostenibilità ambientale entro dunque anche fisicamente nel Gran Shopping di Molfetta e nel Mongolfiera Lecce, con la nuova campagna di comunicazione dal cuore verde che invaderà ogni spazio della galleria. I clienti saranno accolti in un nuovo mondo di consapevolezza ecosostenibile in cui dare una mano all’ambiente diventerà un mantra, o un hashtag, sempre presente. “La natura ci approva” esprime l’assoluta positività del cammino intrapreso dai due centri commerciali pugliesi, leader in Italia nell’attenzione verso l’impatto ambientale.

E’ un periodo di iperinformazione, sempre più spesso non si presta troppa attenzione alle notizie che ci circondano, ma è anche un periodo in cui è chiaro quanto piccole ma buone abitudini da parte di ciascuno di noi possano davvero fare la differenza. I temi a sfondo ambientale sono quelli che più stanno a cuore ai Millennials e alla Gen Z, è soprattutto grazie alle nuove generazioni se il tema green è diventato di dominio pubblico, e non mero green washing, generando un’eco incredibile e attenzione particolare da parte dei governi di tutto il mondo.

Esattamente come hanno fatto i centri commerciali Gran Shopping Molfetta e Mongolfiera Lecce, che attraverso il concreto impegno profuso nelle buone pratiche, ad esempio la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie strutture o avvalendosi di un piano di attuazione triennale volto a ridurre la curva di decarbonizzazione, hanno ottenuto le prestigiose certificazioni Breeam.

Dare una mano all’ambiente si traduce in un impegno reale rivolto verso tutti coloro che frequentano i centri commerciali con lo scopo di monitorare la situazione e migliorare il benessere dei lavoratori, sia negozianti che operatori, e dei visitatori. Grazie ai più giovani la sana discussione dei grandi temi di attualità è entrata in casa, impegnarsi in prima persona nel seguire nuove linee guida più attente all’ambiente è diventata la priorità, e i centri commerciali Cbre sono frequentatissimi dai più giovani, per questo era molto importante visualizzare attraverso un simbolo il messaggio di sprono e approvazione per il lavoro da fare.

be© a workplace: 12 aziende su un totale di 17.000 mq

A due anni dall’inizio della commercializzazione e dalla presentazione del progetto be© a workplace, il campus a Cassina de’ Pecchi (MI) ospita oggi 12 aziende per un totale di circa 17.000 mq locati e oltre 850 persone che lavorano negli spazi be© di cui – grazie al lavoro del team Advisory & Transaction Services Office Milano di CBRE, per conto del fondo PEGASUS gestito da InvestiRE Sgr – 6 sono nuovi tenant che si sono aggiunti ai 6 già presenti. A questo risultato ha contribuito il progetto di Park Associati che ha portato al totale ripensamento dell’edificio dedicato ai servizi battezzato The Pecchi, proprio a volere dare identità al luogo e a volere essere un punto di riferimento per il territorio.

Tra i servizi offerti ci sono il be© cafè and lounge, una food court con aree per il lavoro informale e per il relax e un’offerta ristorazione e caffetteria di qualità gestita da CIRFOOD, una sala eventi da 100 posti e sale meeting anche per i pranzi di lavoro riservati e spazi per il co-working. Completano la proposta di servizi un’area fitness, l’asilo nido gestito da Ecochild, postazioni per la ricarica delle auto elettriche oltre agli shuttle bus verso la MM2 Cassina de’ Pecchi e la stazione di Pioltello della linea S5 e S6 del Passante Ferroviario che, congiuntamente alla vicina pista ciclo-pedonale della Martesana, favoriscono la mobilità sostenibile andando incontro alle aziende che abbracciano politiche di CSR. Un servizio di portineria e sicurezza garantisce l’accesso h24.

Dopo Otis, Fagor Automation e Beckman Coulter, conduttori storici del Cassina Plaza che già lo scorso anno hanno deciso di rinnovare i propri contratti con Fondo Pegasus, e l’ingresso di una società leader nel settore IT, anche altre aziende tra cui SUZOHAPP, Advantech e SoftOne hanno scelto be© a workplace per la loro nuova sede, per un totale di ulteriori 2.800 mq locati nell’ultimo anno. L’apertura del The Pecchi darà nuovo impulso anche alla knowledge platform costituita dai be© meetings i cui contenuti sono gestiti da ESTE, partner di Pegasus nell’offerta di seminari gratuiti non solo per i tenant ma anche per le aziende del territorio. Nel 2019 sono stati 5 gli eventi sui temi dello smart working, active-ageing, donne e lavoro, forme innovative di formazione e mobilità sostenibile, e anche per il 2020 è confermato un programma di seminari a contenuto altamente innovativo sui temi del lavoro, gestione delle risorse umane, benessere e produttività. Contenuti che vengono diffusi anche attraverso be© talk, il blog e be© news, la newsletter che viene spedita gratuitamente ad oltre 500 aziende.

be© a workplace si conferma un’ottima scelta per chi cerca un luogo di lavoro nuovo, frutto di un totale ripensamento degli spazi arricchito da un insieme di servizi, adatto alle esigenze più moderne e vicino alle best practice internazionali” – dichiara Marco Pancotti, Director Adivisory & Transaction Services Office Milan di CBRE Italy. “Con l’apertura del The Pecchi siamo certi di suscitare ulteriore interesse da parte di nuovi tenant per una offerta che non sia solo spazio fisico ma soprattutto un workplace a valore aggiunto per le persone e il loro benessere”.

Il complesso presenta, infatti, disponibilità fino a 20.000 mq costituiti sia da porzioni negli Edifici A e F da mq 350 fino a mq 1400, e nell’edificio CD fino a 15.480 mq; quest’ultimo offre la possibilità di avere un ingresso esclusivo, ideale quindi per ospitare HQ di società multinazionali che vogliano coniugare l’essere in un edificio singolo ma inserito in un contesto multi-aziendale e con servizi di altissimo livello. Anche per questi spazi è confermato l’affidamento in esclusiva della commercializzazione al team CBRE.

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