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Mare Aperto in prima linea per un sistema agroalimentare sostenibile

Il 16 ottobre si celebra il World Food Day, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, giorno in cui nel 1945 è stata fondata la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Il tema scelto dalla FAO per l’edizione 2022 è “Non lasciare nessuno indietro” poiché nonostante siano stati fatti molti progressi nella costruzione di un mondo migliore, troppe persone sono rimaste indietro: non hanno potuto sfruttare lo sviluppo umano, l’innovazione o la crescita economica.

A causa di questa disparità, milioni di persone in tutto il mondo ancora oggi non possono permettersi un’alimentazione corretta, e sono ad alto rischio di insicurezza alimentare e malnutrizione. Negli ultimi anni l’accesso a un’alimentazione adeguata e la disponibilità di cibi nutrienti sono stati ostacolati da svariate criticità, tra cui la pandemia del COVID-19, i conflitti armati, il cambiamento climatico, le disuguaglianze, l’aumento dei prezzi e le tensioni internazionali. Questi fattori rendono necessario l’impegno concreto delle aziende, per garantire un futuro all’umanità.

L’impegno di Mare Aperto: azioni concrete per un futuro migliore per tutti
Mare Aperto Foods, azienda impegnata da sempre in materia di sostenibilità, accoglie e rilancia l’appello lanciato dalla FAO, sottolineando l’importanza di adottare soluzioni sostenibili che abbiano ricadute tangibili sull’ambiente e sull’accesso al cibo, senza lasciare nessuno indietro.

Attraverso il proprio programma di responsabilità sociale d’impresa We Sea, che consta in cinque differenti linee d’azione, l’Azienda genovese si impegna insieme alla casa madre Jealsa a contrastare la pesca illegale, migliorare costantemente i processi produttivi abbattendo i consumi d’acqua e di energia da fonti fossili e azzerare lo spreco di materia prima, contribuendo così in modo tangibile e quotidianamente alla sicurezza alimentare e alla nutrizione per tutti senza compromettere il fragile equilibrio del Pianeta.

In particolare, Mare Aperto si trova perfettamente allineata ad alcuni macro-obiettivi tracciati dall’ONU nella sua Agenda 2030 più strettamente legati a questa ricorrenza: “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile” (SDG n.2) e “Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età” (SDG n.3). L’Azienda, infatti, produce conserve alimentari di qualità, sane e sicure, nel pieno rispetto delle normative nazionali e internazionali di settore e degli stringenti standard industriali IFS e BRC, oltreché in ottemperanza allo standard ISO 9001. In aggiunta a ciò, le conserve ittiche costituiscono una fonte di proteine nobili che rientra a pieno titolo in una nutrizione varia, gustosa e amica del benessere a tutte le età.

Inoltre Mare Aperto si impegna a perseguire l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 – “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile” – garantendo che la materia prima impiegata nelle sue conserve ittiche provenga al 100% da fonti di approvvigionamento sostenibile: da pesca controllata e regolamentata che garantisca la piena tracciabilità delle risorse. A riprova del rigore con cui questa promessa viene convertita in fatti concreti, figurano la collaborazione con la International Seafood Sustainability Foundation (ISSF), l’adesione all’International Pole & Line Foundation (IPNLF) e la certificazione della flotta di pescherecci da parte di Marine Stewardship Council (MSC), Friends of the Sea (FOS) e Atún de Pesca Responsable (APR), che impone standard di sostenibilità e di trasparenza/tracciabilità particolarmente stringenti.

Un impegno costante, dal mare alla tavola
Mare Aperto dispone di un’offerta varia e completa: prodotti di altissima qualità e rispettosi dell’ambiente, tra questi il tonno con Solo Un Filo D’Olio d’Oliva, da oggi disponibile nel nuovo cluster 4x60g. La referenza, contenente tonno appartenente a specie non sovrasfruttate, pescato con metodi sostenibili e certificato Friend of the Sea (FOS), è perfetta in tutte le occasioni in cui si ha poco tempo per cucinare o non si è a casa perché non necessità di sgocciolamento, riducendo anche il rischio di generare perdite alimentari o scarti.

Inoltre, come per tutte le altre referenze in cluster di Mare Aperto, è provvista del sistema di apertura facilitata, che utilizza una pellicola di alluminio al posto del classico coperchio in metallo, per evitare tagli accidentali e dimostrandosi ideale anche per bambini ed anziani. Ma non finisce qui: il packaging oltre ad essere completamente riciclabile, segue l’approccio clean label ovvero trasparenza in ogni dettaglio informativo, tanto che tutti gli ingredienti sono riportati sul fronte della confezione e il cartoncino è certificato FSC – proveniente da foreste gestite responsabilmente.

Infine, grazie al tonno in scatola è possibile seguire un’alimentazione sana, corretta e bilanciata perché ricco di acidi grassi cosiddetti “buoni” – gli Omega 3 – e di proteine e aminoacidi essenziali che favoriscono il tono muscolare, la ricostruzione dei tessuti e il ricambio cellulare, contribuendo inoltre alle funzioni cognitive- cerebrali. Sono poi presenti le vitamine B3 o Niacina, B12, la Vitamina A e la D, che concorrono a proteggere le ossa, la circolazione e le difese immunitarie. Infine, il tonno in scatola garantisce un buon apporto di sali minerali essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo, tra cui fosforo, ferro e selenio.

Tonno Insuperabile ritorna sul mercato italiano

Icona dei favolosi anni Ottanta, Tonno Insuperabile, grazie al fortunato spot con protagonista il “pescatore” Franco Botto, è diventato un successo cult entrando di diritto nella storia della pubblicità televisiva e nelle case di tutti gli italiani. Oggi lo storico brand, inserito nel Registro Speciale dei Marchi di Interesse Nazionale – istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico – torna sul mercato e diventa “buono per natura” con un posizionamento incentrato sulla qualità del prodotto e sulla sostenibilità ambientale.

Il nuovo Tonno Insuperabile è lavorato in Italia, seguendo i più rigidi controlli in termini di selezione delle materie prime e dei processi produttivi per offrire un prodotto di qualità, con ingredienti naturali e ricettazioni in linea con le moderne esigenze dei consumatori.

Tutta la materia prima, e quindi tutti i prodotti a marchio Insuperabile, è certificata MSC (Marine Stewardship Council). Lo Standard Marine Stewardship Council garantisce che la specie di tonno utilizzata è stata pescata attraverso metodi sostenibili nel rispetto dell’ecosistema marino. Insieme a MSC, Tonno Insuperabile si impegna per avere oceani pieni di vita oggi, domani e per le generazioni future. Il bollino Dolphin Friendly poi certifica che il tonno utilizzato è pescato con tecniche rispettose dei delfini.

“Abbiamo preso in mano un pezzo di storia italiana, un brand fortemente radicato nella memoria collettiva, e avviato un importante riposizionamento di prodotto per arrivare ai consumatori di oggi. La lavorazione italiana a garanzia di controllo e qualità del prodotto e la sostenibilità sono gli asset che caratterizzano il nuovo Insuperabile. Il brand identifica un prodotto che in ogni suo elemento e ingrediente rispetta la natura e le certificazioni ottenute sono un’ulteriore garanzia per il consumatore finale”, dichiara Matteo Candotto, Direttore Commerciale di Med Cibus Srl, società italiana che distribuisce in esclusiva il brand Insuperabile.

Attenzione anche al packaging con la certificazione FSC (Forest Stewardship Council), la carta usata per il confezionamento dei prodotti deriva infatti da una gestione delle foreste rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile.

Tonno Insuperabile è “Buono per Natura” proprio perché l’obiettivo è di salvaguardare la natura in ogni ambito di azione. “Non solo mare. Il rispetto e la tutela dell’ecosistema marino è imprescindibile ma il nostro sguardo deve coinvolgere ogni aspetto della natura. Abbiamo quindi scelto di contribuire anche alla riforestazione collaborando con zeroCO2. Ci impegneremo dunque a piantare nuovi alberi e a sostenere il lavoro di intere comunità agricole nel mondo ad ogni acquisto del nostro prodotto”, continua Matteo Candotto.

Sono due le referenze proposte: all’olio di oliva e al naturale con acqua di mare. La materia prima utilizzata è il tonnetto striato “katsuwonus pelamis” che si caratterizza per un elevato contenuto proteico e bassi livelli di sodio. Tutto il sapore del mare si ritrova nella versione al naturale con l’utilizzo dell’acqua marina, opportunamente sanificata e purificata, per un prodotto leggero, salutare e naturalmente sapido. Entrambe le referenze possono essere consumate anche senza essere sgocciolate, per una maggiore praticità per il consumatore evitando inutili sprechi a beneficio dell’ambiente.

Tonno insuperabile è in vendita nei canali GDO e dettaglio in confezioni da 3 lattine da 65 gr e nel formato in lattina da 130gr.

Tonno in scatola, in crisi un altro settore strategico dell’industria italiana

La lunga durata e la facilità di conservazione, l’accessibilità, i valori nutrizionali al pari del pesce fresco e la facilità nella ricettazione lo rendono l’alimento immancabile nel carrello della spesa, premiato anche in tempi di pandemia dai consumatori che lo considerano un alimento gratificante nei momenti difficili. Ha, inoltre, il vantaggio di essere pronto all’uso, non richiedendo la cottura e il relativo utilizzo di gas o energia elettrica per la conservazione e la preparazione. Quello del tonno in scatola è tra i comparti più virtuosi e strategici dell’industria alimentare italiana, tanto da fare del nostro Paese il mercato di riferimento mondiale per la qualità delle conserve ittiche.

NEL 2021 +4,35% DI PRODUZIONE: UN COMPARTO STRATEGICO DELL’ALIMENTARE ITALIANO
La produzione nazionale di tonno in scatola nel 2021 si è attestata su 83.861 tonnellate (+4,35% sul 2020), superando addirittura l’eccezionalità di un anno come quello del 2020, che lo ha visto piazzarsi tra gli alimenti preferiti dagli italiani in lockdown. Lo mangiano tutti (99%), nel complesso oltre 1 italiano su 3 (36%) circa 2-3 volte a settimana (Fonte: Doxa 2021), con un consumo pro capite di 2.67 kg annui, per un totale di 158.589 tonnellate di tonno in scatola consumate dagli italiani nel 2021. Dati che confermano l’Italia come uno dei più importanti mercati al mondo per il consumo di questo alimento e come secondo produttore europeo, dopo la Spagna. Nel nostro Paese, il 2021 ha registrato un valore di mercato di circa 1.380 milioni di euro (+6% rispetto al 2019 e solo -1,4% rispetto all’eccezionalità del 2020). Il tonno in scatola guida produzione e consumo ma sono anche acciughe sotto sale e sott’olio, sgombri, sardine, salmone, vongole e antipasti di mare a fare del settore il simbolo della tradizione gastronomica italiana, contribuendo al prestigio del Made in Italy in tutto il mondo. Il totale del comparto conserviero ittico nel 2021 ha registrato un fatturato di circa 1.780 milioni di euro.

CARO PREZZI E INFLAZIONE: SITUAZIONE FUORI CONTROLLO. SERVE IL SOSTEGNO DEL GOVERNO
I costi dell’attività produttiva hanno raggiunto, però, livelli intollerabili, con un crescendo che sta diventando sempre più ingestibile. A fronte di queste difficoltà, le aziende sono preoccupate per quello che potrà accadere nei prossimi mesi. Lo scenario per il futuro è allarmistico e l’inflazione rischia di mettere in ginocchio le aziende. Pur non risultando un settore altamente energivoro, il settore conserviero ittico sta soffrendo oltremodo i rialzi continui della bolletta energetica (aumenti superiori al 60% solo negli ultimi mesi), con previsioni di ulteriori aumenti. Considerando che già alla fine del 2021 i costi energetici erano in forte crescita, nel confronto tra 2022 e 2021 possiamo parlare di costi quasi triplicati, circa +301%. Questa crescita si riverbera a cascata su tutte le materie prime utilizzate dal comparto a partire dal pesce (il costo del tonno è aumentato con picchi di oltre il 30% nell’ultimo anno) fino all’olio ed ai materiali di imballaggio (packaging) che negli ultimi dodici mesi sono cresciuti oltre il 50% e sui pack (lattine, vasetti in vetro, carta che sono prodotte da filiere energivore).

Inoltre, la siccità che ha colpito l’Europa ha determinato un raccolto di olive scarso con ripercussioni sulla disponibilità di olio di oliva usato per la conservazione con conseguente incremento del prezzo (con picchi del +31% per l’olio d’oliva e del +19% per l’extravergine d’oliva rispetto ad un anno fa). Mentre l’invasione dell’Ucraina – principale fornitore al mondo di olio di girasole con il 60% della produzione mondiale e il 75% dell’export – ha fatto registrare un incremento del +41,6% nell’ultimo anno. Un altro pericolo si sta palesando in tutta la sua concretezza: il continuo apprezzamento del dollaro USA nei confronti dell’euro, che ha perso da fine 2021 circa il 18 % del suo valore. Questo ha generato un ulteriore impatto sui costi della materia prima tonno (acquistata principalmente in dollari) che altre filiere “euro based” non hanno.

“Le nostre sono filiere di approvvigionamento lunghe e i costi che influenzeranno almeno tutto il primo semestre del 2023 non lasciano grandi margini di ottimismo – afferma Simone Legnani, presidente ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare). Finora le aziende conserviere ittiche italiane hanno fatto il possibile per assorbire i rincari, ma si rischia di compromettere il futuro delle stesse aziende se non si corre ai ripari. Inoltre, sta diventando arduo reperire le materie prime perché alcuni produttori hanno dovuto chiudere per mancanza di finanze, così come già alcune aziende del nostro settore stanno riducendo la produzione.

Non possono ancora fare da ‘ammortizzatore’ economico, schiacciate tra costi crescenti e ricavi non sufficienti a coprire gli stessi costi. L’allarme c’è, da mesi. Auspichiamo che anche la distribuzione riconosca oggettivamente l’adeguamento dei prezzi e che le Autorità di Governo e la classe politica intervengano con dei sostegni atti a favorire la liquidità delle nostre aziende, il superamento dell’attuale crisi energetica e gli investimenti perché sono il nostro plus. Un intervento importante sarebbe la modifica dei massimali negli aiuti di stato che oggi penalizzano le aziende di trasformazione di prodotti ittici equiparandole alla pesca, e la possibilità di avere sulle conserve ittiche una temporanea sospensione di IVA”.

Leggero e Basso In Sale, le due novità Mare Aperto

Mare Aperto ha rinnovato la grafica del pack per tutta la gamma di tonno in conserva, per “raccontare” al consumatore in modo ancora più chiaro e definito i valori del prodotto e della marca, oltre a riportare il logo “Eletto Prodotto dell’Anno”, l’importante riconoscimento ottenuto quest’anno e basato esclusivamente sulle preferenze dei consumatori.

“Leggero” e “Basso in Sale”: per un’alimentazione estiva sfiziosa e bilanciata
Le due referenze nascono per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori: dagli sportivi a coloro che per motivi legati alla salute hanno bisogno di tenere sotto controllo l’apporto di grassi e il quantitativo di sale, ma anche semplicemente per chi desidera assaporare piatti più leggeri e allo stesso tempo sfiziosi senza rinunciare al gusto della buona cucina e del mare, anche durante la calda stagione estiva.

“Leggero” è un tonno con solo un filo di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale, per un giusto equilibrio tra sapore e benessere. Perfetto per chi vuole ridurre il consumo di grassi: contiene infatti il 60% di grassi in meno rispetto alla variante standard in olio.

“Basso in Sale” con olio extravergine di oliva certificato biologico, è un tonno adatto a chi deve prediligere una dieta iposodica o vuole evitare di consumare troppo sale: contiene infatti il 75% di sale in meno rispetto a 100g (peso netto e sgocciolato) di tonno in olio di oliva Mare Aperto 80g Classico.

Entrambi i prodotti sono realizzati con tonno pinne gialle appartenente a specie non sovrasfruttate, pescato con metodi sostenibili e certificato Friend of the Sea (FOS). Inoltre, come per tutte le altre referenze in cluster di Mare Aperto, sono provviste del sistema di apertura facilitata, che utilizza una pellicola di alluminio al posto del classico coperchio in metallo, riducendo così il rischio di tagli accidentali e dimostrandosi ideale anche per bambini ed anziani. Ma non finisce qui: i packaging oltre ad essere completamente riciclabili, seguono l’approccio clean label ovvero trasparenza in ogni dettaglio informativo, tanto che tutti gli ingredienti sono riportati sul fronte della confezione e il cartoncino è certificato FSC (proveniente da foreste gestite responsabilmente).

Nuova campagna promozionale per Fidagel

Freschezza, praticità e assenza di ghiaccio aggiunto: sono i tre asset del brand Fidagel, divisione dell’azienda siciliana Riposto Pesca, su cui si concentra la nuova campagna advertising, ideata e realizzata dall’agenzia di comunicazione Industria01.

“Abbiamo voluto rimarcare il posizionamento del nostro marchio – spiega Carmelo D’Aita, ideatore e responsabile Fidagel – sottolineandone i valori. La nostra storia è strettamente legata al mondo della pescheria e su questo legame puntiamo fornendo pesce lavorato col nostro distintivo metodo del senza ghiaccio aggiunto che permette di presentare sul mercato un prodotto ittico come se fosse acquistato dal pescivendolo di fiducia. Questo è il nostro punto di forza evidenziato anche in questa nuova campagna che ancora una volta gioca sull’effetto sorpresa”.

La nuova campagna affissioni prevede due momenti strategici: una prima parte, che è stata attiva dal 23 al 29 maggio 2022, con tre teaser di forte impatto cromatico per suscitare curiosità nel pubblico con tre frasi volutamente intriganti: “Talmente fresco che vivo vivo ié”; “Di ghiacciato ci piacciono solo lo spritz e il margarita”; “Se all’ultimo minuto suonano al citofono, apri la porta del freezer”.

La seconda uscita, attiva dal 30 maggio al 4 giugno 2022 invece, presenta un adv che svela ed esplicita i prodotti del brand, in cui vengono evidenziate le caratteristiche Fidagel: senza ghiaccio aggiunto e la freschezza del pesce come in pescheria. “La campagna multisoggetto ripropone l’asset creativo lanciato lo scorso anno, un copy ad particolarmente ironico e creativo con un visual essenziale per sottolineare i tre aspetti caratteristici del brand ed il suo posizionamento distintivo -spiegano Bice Guastella e Sarah Bersani di Industria01. Insieme al Ceo Carmelo D’Aita e con un lavoro che ha coinvolto i creativi del nostro staff, ci siamo posti come obiettivo quello di continuare a comunicare i valori del marchio con un linguaggio immediato e leggero che punta sulla franchezza e l’onestà, esattamente come l’azienda produce e commercializza le proprie referenze”.

L’assortimento Fidagel comprende 4 categorie ittiche (frutti di mare e crostacei, filetti, trance, molluschi) per un totale di 24 referenze di solo pesce al naturale con un packaging trasparente che enfatizza i valori del brand. Nel 2021 Fidagel ha registrato un incremento di fatturato pari all’1%.

“Seppur minimo, l’incremento dello scorso anno rimane un dato significativo perché evidenzia una crescita rispetto al 2020, anno straordinario caratterizzato dal Covid e dalle relative restrizioni, durante il quale abbiamo ottenuto una crescita a doppia cifra pari al +21% circa -dichiara Carmelo D’Aita. Il 2022 è un anno incerto caratterizzato dagli strascichi della pandemia, dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei prezzi che sta destabilizzando l’intero mercato, sia food che non food. Abbiamo dovuto rispondere a queste variabili adattando il prezzo dei nostri prodotti e seguiamo con molto interesse l’andamento altalenante del mercato e dei fatti di cronaca che condizionano anche il nostro business. Siamo comunque pronti a nuove sfide e a progetti importanti con l’obiettivo di continuare a crescere”.

We Sea, Mare Aperto contrasta il declino degli stock ittici

A distanza rispettivamente di 50 e 30 anni dalla loro istituzione, la Giornata Mondiale dell’Ambiente prevista per il 5 giugno e la Giornata Mondiale degli Oceani dell’8 giugno rischiano di passare quasi inosservate agli occhi di un’opinione pubblica oggi concentrata sugli altri eventi di attualità. Queste ricorrenze, tuttavia, sono più che mai rilevanti, richiamandoci alla consapevolezza che le risorse del pianeta non sono né illimitate né sostituibili.

Oltretutto, quest’anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente viene a coincidere l’Overshoot day, ossia la data in cui in sono state consumate tutte le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni, comportando l’utilizzo di quelle destinate agli anni a venire. Tale concomitanza conferisce maggior significato e urgenza sia il tema scelto per la celebrazione del 5 giugno, “Only One Earth“, ovverosia non esistono alternative a un’azione collettiva che protegga e ripristini l’ambiente, sia quello per la Giornata Mondiale degli Oceani: “Revitalization: Collective Action for the Ocean”. Non ci può essere un pianeta sano, infatti, se gli oceani sono malati.

Mare Aperto: il programma Wea Sea per la salvaguardia delle risorse ambientali
Mare Aperto, tra le principali aziende attive in materia di sostenibilità nel comparto delle conserve ittiche, è impegnata, insieme alla casa madre Jealsa nella salvaguardia delle risorse ambientali attraverso l’implementazione del Programma We Sea che consta in cinque differenti linee d’azione.

In particolare, l’azienda si trova perfettamente allineata all’ONU nel perseguire l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 dell’Agenda 2030 – “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile” – garantendo che la materia prima impiegata nelle sue conserve ittiche provenga al 100% da fonti di approvvigionamento sostenibile: da pesca controllata e regolamentata che garantisca la piena tracciabilità delle risorse, come esplicitato all’interno dell’asse We Buy&Sea.

A riprova del rigore con cui questa promessa viene convertita in fatti concreti, figurano la collaborazione con la International Seafood Sustainability Foundation (ISSF), l’adesione all’International Pole & Line Foundation (IPNLF) e la certificazione della flotta di pescherecci da parte di Marine Stewardship Council (MSC), Friends of the Sea (FOS) e Atún de Pesca Responsable (APR), che impone standard di sostenibilità e di trasparenza/tracciabilità particolarmente stringenti. Inoltre, il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente si trova spontaneamente anticipato e declinato in altri due punti di We Sea che riguardano l’energia (We Care&Sea) e l’economia circolare (We Invest&Sea).

Mare Aperto e Jealsa puntano sulla energia da fonti rinnovabili generata dai parchi eolici propri e partecipati. Grazie a questa scelta lungimirante, infatti, dal 2019 il Gruppo conserviero compensa la totalità delle sue emissioni di CO2. Per quanto concerne la circolarità, invece, il 100% della materia prima viene recuperato e valorizzato attraverso un proprio ecosistema di aziende specializzate. In questo modo le parti del pescato non destinate all’alimentazione umana sono recuperate e trasformate in prodotti di alta qualità che soddisfano mercati quali l’acquacoltura, il pet food e l’industria cosmetica. Il rispetto per l’ambiente si riflette anche nel packaging, con la dismissione delle materie plastiche e l’utilizzo di solo materiale riciclabile: banda stagnata e cartoncino certificato FSC per le confezioni cluster.

“Attraverso We Sea promuoviamo molteplici progetti volti a ridurre la nostra impronta globale, migliorare la nostra efficienza energetica o combattere lo spreco alimentare. We Sea è l’ombrello sotto il quale vengono riunite tutte le nostre azioni a favore della sostenibilità, nella sua accezione più ampia e trasversale”, dichiara Ángeles Claro, Responsabile del programma We Sea.

Tonno, una (nuova) passione per gli italiani

Per 1 italiano su 2 le proteine ittiche sono più nobili rispetto a quelle di origine vegetale e il tonno in scatola si conferma un evergreen. La pasta al tonno si conferma un grande must della pausa pranzo: scelta preferita per 1 italiano su 2.

Una ricerca commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) alla Doxa indaga la nuova passione degli italiani per le proteine e rivela quali sono le fonti preferite e le ricette più indicate in pausa pranzo, con un posto d’onore per il tonno in scatola. Il nutrizionista Luca Piretta: “Le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e la loro assunzione è fondamentale. Il tonno è una buona fonte con 25,2 grammi per 100 g di prodotto sgocciolato”

Per dimagrire, per migliorare le prestazioni sportive e mettere su massa muscolare, ma anche per gli anziani: le proteine sono diventate una nuova passione trasversale degli italiani. L’alto contenuto proteico di alcuni alimenti è oggi un fattore fondamentale di scelta nel carrello della spesa, tanto da registrare il +15% dei consumi nell’ultimo biennio con un’attenzione verso le proteine ittiche e vegetali. Con un consumatore sempre più attento alla salute e alla sostenibilità, a registrare un vero e proprio exploit negli acquisti sono gli alimenti “rich-in”, che in etichetta riportano due parole chiave: “proteine” e “omega 3”, con un incremento medio di vendite del +10,2%. I secondi piatti di pesce sono la categoria proteica che cresce di più con il +71% a valore nel 2021/2020 (Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy).

IL PASTO D’ELEZIONE È IL PRANZO: SUL PODIO DELLE FONTI PROTEICHE SI PIAZZA IL TONNO IN SCATOLA
Ma quando e in che modo gli italiani amano assumere le proteine? La pausa pranzo è il pasto d’elezione, dando prova di aver finalmente scardinato il (falso) mito, duro a morire, delle proteine come prerogativa della cena. A pranzo, quasi 4 italiani su 10 (37%) prediligono un piatto unico e completo, abbinando proteine a carboidrati, mentre il 26% preferisce cibi proteici con scarso apporto di grassi, per evitare il sonno post-prandiale garantendosi comunque sazietà ed energia. Sul podio delle fonti proteiche più consumate in pausa pranzo si piazzano, quasi a pari merito, il tonno in scatola, fonte preferita per 3 italiani su 10 (33%), le carni bianche (36%) e i legumi (34%). Lo rivela la ricerca “Tonno in scatola e proteine in pausa pranzo” commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conserve Ittiche e delle Tonnare) alla Doxa e condotta su un campione di 1000 casi rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 74 anni con metodo CAWI.

PASTA AL TONNO: CALDA O FREDDA È IL MUST DELLA PAUSA PRANZO PER QUASI UN ITALIANO SU DUE
Il tonno in scatola è consumato praticamente dalla totalità della popolazione (96%) e oltre la metà (57%) lo consuma con regolarità, ossia con cadenza settimanale. Si tratta di un consumo molto trasversale, senza differenze significative secondo il genere e l’età. In Italia, il consumo è geograficamente omogeneo, salvo una leggera prevalenza del centro-sud vs nord-ovest, dove la quota dei consumatori regolari è pari rispettivamente a 60% e 51%. La pasta al tonno si conferma un grande must a pranzo. Tra le preparazioni a base di tonno preferite in pausa pranzo il 44%, quasi 1 italiano su 2, non ha dubbi: vince la pasta al tonno (calda o fredda), a cui fanno seguito altri due evergreen come l’insalatona (36%) e l’insalata di riso (34%). Seguono il tonno con le verdure (27%) e tramezzini/panini/pizze col tonno (21%).

PRATICO, VERSATILE E ANTISPRECO: I DRIVER DEL TONNO IN SCATOLA VINCONO ANCHE A PRANZO
Tra i motivi della scelta del tonno come protagonista della pausa pranzo, ci sono i suoi plus: è pratico, versatile, buono, sano e antispreco. Caratteristiche in linea con le esigenze degli italiani che dedicano mediamente 48 minuti alla pausa pranzo (il 44% circa un’ora contro il 32% che le dedica circa mezz’ora). Si svolge prevalentemente a casa (61%) o sul luogo di lavoro (ufficio, mensa, ecc.). E se rispetto al «pre-covid» la pausa pranzo non è cambiata in modo significativo in termini di durata e modalità, per il 17% è diventata però più salutare e il 15% presta più attenzione ad evitare gli sprechi, manifestando un comportamento virtuoso: se ci sono degli avanzi, il 44% li recupera nel pasto successivo, il 43% cucina solo il necessario per alimentarsi senza abbondare e il 18% compra alimenti che non prevedono scarti come cibi porzionati. Il tonno sott’olio è la variante di tonno più amata dagli italiani. Con uno stacco notevole, la variante sott’olio sbaraglia gli “avversari” con il 72% delle preferenze, a cui fa seguito il tonno in scatola al naturale (43%). In terza posizione, i filetti di tonno sott’olio con il 30% delle preferenze. Il tonno in scatola è alimento antispreco, solo l’1% finisce nel cestino. La sua porzionatura consente di utilizzare il necessario, l’olio del tonno in scatola è un ingrediente che si utilizza come condimento.

ITALIANI INFORMATI SUL RUOLO DELLE PROTEINE: PER 1 SU 2 FAVORISCONO LA CRESCITA MUSCOLARE
Sulle ragioni di questa nuova passione per le proteine influisce il ruolo che queste ricoprono, su cui gli italiani hanno le idee molto chiare: per oltre 1 italiano su 2 sono essenziali per la crescita muscolare. Per oltre 4 italiani su 10 forniscono gli aminoacidi essenziali per la crescita e il mantenimento di cellule e tessuti. Infine, per il 30% del campione le proteine facilitano l’equilibrio del sistema immunitario e per il 29% aiutano il sistema metabolico. Il successo del tonno è confermato dal fatto che nel percepito dei consumatori, le proteine del pesce sono più nobili rispetto a quelle di origine vegetale: per 1 italiano su 2, quelle ittiche sono nutrizionalmente migliori, anche se oltre 1/3 del campione (36%) non ne ha alcuna idea.

IL NUTRIZIONISTA LUCA PIRETTA: “PROTEINE DI ALTO VALORE BIOLOGICO MA NON SOLO”
Le proteine svolgono un ruolo importantissimo per la nostra salute. Insieme a grassi e carboidrati, infatti, sono uno dei tre macronutrienti di base e probabilmente il più importante. “Il tonno in scatola è una buona fonte di proteine ad alto valore biologico (25,2 grammi per 100 grammi di tonno sgocciolato), molto utili per sviluppare e mantenere la massa muscolare – spiega ancora Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma – e questo riguarda sia i giovani e gli sportivi che gli anziani, nei quali il tonno in scatola diventa uno strumento fondamentale nella prevenzione della sarcopenia. Le proteine presenti nel nostro organismo sono molecole costituite dalla combinazione variabile di venti aminoacidi, dei quali nove definiti essenziali perché non possono essere sintetizzati nell’organismo e devono essere assunti con l’alimentazione. In generale, le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e altre sostanze. Possono svolgere attività enzimatiche o ormonali, funzionare come recettori o ‘leganti’ per varie sostanze (tra cui farmaci), possono essere coinvolte nella contrazione muscolare, nella risposta immunitaria, nella coagulazione del sangue, ma non solo. Le proteine contenute nel pesce sono di alta qualità perché contengono gli aminoacidi essenziali che l’organismo non può sintetizzare e che non troviamo nelle proteine vegetali e hanno un alto valore biologico, quindi facilmente sfruttabili per la sintesi proteica. Inoltre, le proteine ittiche sono veicolate da altri nutrienti come acidi grassi polinsaturi omega 3 e sali minerali e vitamine”. Viene da sé comprendere quanto la loro assunzione sia essenziale per il buon funzionamento dell’organismo. “Ma mi raccomando di fare sempre attenzione a seguire una dieta equilibrata e non tralasciare altri alimenti essenziali o rinunciare del tutto ai carboidrati”, conclude l’esperto.

LE RICETTE DI GERMANA BUSCA (MAMMAGY) PER UNA PAUSA PRANZO SANA, PROTEICA E ANTISPRECO
“Le conserve ittiche sono un elemento che non manca mai nella mia dispensa – commenta la food blogger Germana Busca in arte Mamma Gy – Sono versatili e pronti per farcire tante preparazioni, soprattutto quando si ha poco tempo da dedicare ai fornelli, come nella pausa pranzo che per molti dura meno di un’ora. Tonno in scatola&co si prestano anche a tante ricette da fare la sera precedente e consumare il giorno dopo a pranzo o secondo necessità, che fanno ancora più comodo a chi ha figli. Inoltre, l’olio del tonno o sgombro in scatola è perfetto anche per condire tutte le insalate o sughi per i primi piatti”. Ed è proprio partendo da questa premessa che ha ideato tre ricette per una pausa pranzo sana, proteica e antispreco: Cous cous freddo con tonno zucchine, feta e menta; Pasta fredda con sgombro, pomodorini, olive e maggiorana; Torta salata con tonno e ricotta”.

Rizzoli Emanuelli sbarca negli States con una nuova sede operativa

Le alici Rizzoli parlano inglese. La più antica azienda di conserve ittiche italiana annuncia l’apertura di una sede operativa negli Stati Uniti d’America, a Norwalk in Connecticut, cui si affianca un nuovo polo logistico nel New Jersey, in posizione strategica vicino al porto di New York.

Nella nuova filiale americana, coordinata della direzione commerciale estero italiana, opererà un team composto da un responsabile vendite e due key account, rispettivamente per le aree Est e Ovest del Paese, che gestiranno lo sviluppo commerciale in partnership con agenzie di broker strutturate e radicate nel territorio.

Gli obiettivi di crescita di Rizzoli Corporation of America sono inseriti in un piano di sviluppo triennale che mira a raggiungere un milione di dollari di fatturato nel 2025. Per centrarlo Rizzoli Emanuelli punta a sviluppare e consolidare nuove opportunità commerciali nel territorio statunitense, incrementando il presidio nei principali canali retail.

La proposizione delle conserve ittiche Rizzoli negli Stati Uniti si baserà sui pilastri distintivi che da sempre contraddistinguono l’azienda: la tradizione di 116 anni di storia, un metodo di pesca sostenibile rispettoso dell’ecosistema marino, una lavorazione artigianale rigorosamente a mano sul luogo di pesca per un prodotto che si distingue per l’alta qualità, unita all’innovazione che da sempre caratterizza pack e referenze dell’azienda di Parma.

Al mercato statunitense è dedicato un assortimento di prodotti ad hoc, in linea con le preferenze e i gusti a “stelle e strisce”, che vede un dosato mix tra le referenze iconiche, come le celebri alici in salsa piccante e i filetti di alici nei vasi in vetro, e prodotti innovativi. Per il mercato USA è stata sviluppata la nuova linea “Mar Mediterraneo”, racchiusa in pratici e moderni pack flessibili, che utilizza il blend di oli Rizzoli 100% italiani che non solidifica in frigo.

“L’inaugurazione di Rizzoli Corporation of America è frutto di un’analisi che ha confermato le grandi potenzialità di crescita in un mercato strategico come quello statunitense. Qui puntiamo prevalentemente a consolidare la nostra presenza nel canale retail, dove riteniamo che l’alta qualità e la storicità di Rizzoli costituiscano un valore aggiunto. Attraverso un network di distributori locali dislocati nei principali Stati opereremo per ottimizzare il nostro posizionamento in GDO, puntando su prodotti premium di alta gamma. Il mix di offerta, che abbina alcune nostre referenze iconiche a nuovi prodotti ideati ad hoc per il mercato nord americano, è stato sviluppato per sostenere i nostri obiettivi in quest’area. Nei primi tre anni puntiamo, infatti, a generare un fatturato di un milione di dollari”, ha commentato Cinzia Romeo, Export Manager di Rizzoli Emanuelli.

Mare Aperto, due proposte “low drain” per rimettersi in forma

Con l’inizio del nuovo anno, e dopo gli eccessi a tavola tipici delle festività, torna la voglia di rimettersi in forma, riprendendo un’alimentazione più sana e leggera.

Mare Aperto Foods propone come alleati in cucina due prodotti che uniscono in un’unica scatola gusto e benessere. Si tratta di “Leggero” e “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale”, che fanno parte della gamma di referenze Mare Aperto “low drain”, ovvero quelle che non richiedono di essere sgocciolate prima dell’uso, a beneficio dell’ambiente.

“Leggero” è un tonno con solo un filo di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale. Un prodotto ideale per chi vuole seguire una dieta corretta e bilanciata, senza rinunciare al gusto della buona cucina. Realizzato con tonno a pinne gialle proveniente da specie non sovrasfruttate – come garantito dalla certificazione Friend of The Sea – contiene il 60% di grassi in meno rispetto alla variante standard in olio, per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori: dagli sportivi a coloro che per motivi legati alla salute e al benessere hanno bisogno di tenere sotto controllo l’apporto di grassi e il quantitativo di sale, ma anche semplicemente chi desidera tornare a gustare piatti più leggeri ma al tempo stesso sfiziosi.

La sua confezione multipla, inoltre, contenente lattine con speciale apertura facilitata che riduce il rischio di tagli accidentali, è composta da cartoncino certificato FSC – Forests For All Forever, poiché proveniente da boschi gestiti responsabilmente.

Rizzoli Emanuelli, parte la campagna natalizia con Marisa Maffeo

Al via la campagna natalizia di Rizzoli Emanuelli con la partecipazione di Marisa Maffeo, nuova Brand Ambassador della più antica azienda di conserve ittiche italiana. La finalista di MasterChef 9 creerà originali ricette da portare in tavola durante le festività con un ingrediente d’eccellenza: le Alici Fresche del Mar Cantabrico Rizzoli.

Leggere e delicate, le Fresche certificate MSC contengono il 25% di sale in meno rispetto alle conserve tradizionali. La linea comprende tre varianti di gusto: “Le Dolci”, “Le Marinate” dalla caratteristica nota agrumata e “Le Rustiche”. Grazie alla bassa salatura e alla versatilità, sono perfette per preparazioni semplici e per stupire con antipasti e piatti ricchi di gusto.

La campagna “Buone Fresche” ha l’obiettivo di consolidare l’awareness della nuova linea di casa Rizzoli, ma anche di comunicarne la modernità: si tratta infatti di acciughe che si conservano in frigo e che vanno consumate da intenditori, ossia così come sono, proprio grazie al ridotto tasso in sale. Marisa Maffeo sarà quindi “la guida” che insegnerà, in pochi passaggi, a farne il tocco speciale per gli aperitivi delle Feste, con videoricette che saranno pubblicate in diversi formati: in una sezione dedicata sul sito rizzoliemanuelli.com sui social, su YouTube e su una selezione di quotidiani e riviste nazionali online.

Il copy di campagna, “Buone Fresche con Marisa Maffeo”, sottolinea la freschezza della linea e vuole essere un augurio a vivere le festività con ricette fantasiose e creative dal sapore unico. A occuparsi di questo speciale branded content, l’agenzia parmigiana Lampi. Comunicazione illuminata, che ha seguito strategia, creatività, produzione degli asset e pianificazione media multitouchpoint.

A questa campagna sarà affiancata sull’e-commerce Rizzoli una preziosa idea regalo per le Feste: una Box in metallo limited edition (decorata con grafiche d’epoca liberty e un’illustrazione esclusiva) che conterrà una selezione di prodotti che da 115 anni fanno di Rizzoli un punto di riferimento della tavola delle Feste.

“Questa campagna nasce dall’esigenza di comunicare i valori distintivi delle Alici Fresche del Mar Cantabrico, le prime vendute nel banco frigo dei supermercati. Abbiamo scelto come Ambassador Marisa Maffeo, volto noto di MasterChef e legata al territorio di Parma, che ha preparato alcune video ricette per esaltarne un utilizzo semplice, ma contemporaneamente originale e appetitoso. Il pesce è uno degli alimenti più utilizzati per i piatti e gli antipasti durante il periodo natalizio e Rizzoli Emanuelli è presente sulle tavole degli italiani con le sue alici dal 1906”, ha commentato Federica Siri, Marketing & Trade Marketing Manager di Rizzoli Emanuelli.

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