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Prosciutto toscano DOP, Citterio inaugura un nuovo stabilimento produttivo in Toscana

Ha aperto a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, il nuovo stabilimento produttivo di Citterio. Qui l’azienda produrrà il prosciutto toscano DOP, sia nella sua classica versione di pezzo intero, sia nella versione di affettato in vaschetta preformata, gourmet, portando così sul territorio toscano le proprie conoscenze su produzione e affettatura. Citterio, che nel 2023 ha fatto registrare un fatturato di 600 milioni di euro (+4,4% rispetto al 2022), ha scelto di investire circa 16 milioni di euro in un impianto innovativo, su un’area complessiva di 28.000 mq, di ultima generazione con una particolare attenzione all’ambiente. Lo stabilimento, che si aggiunge agli altri otto impianti italiani e ai due americani, a regime potrà contare circa 30/40 addetti e potenzialmente dispone di una capacità produttiva di 200.000 prosciutti DOP all’anno, oltre che un reparto disosso per il confezionamento dei prosciutti interi disossati e due linee di confezionamento per l’affettato.

Dal punto di vista energetico l’impianto presenta una rete di pannelli fotovoltaici e un impianto solare termico oltre a una perfetta coibentazione degli ambienti: dal fotovoltaico si conta una produzione di circa 400.000kWh di energia, che permette di risparmiare circa 265 tonnellate annue di CO2. Inoltre sono state adottate soluzioni altamente tecnologiche al fine di ridurre lo sforzo fisico degli operatori nelle fasi di movimentazione del prodotto. Di ultimissima generazione anche gli impianti di trattamento aria, che mantengono le condizioni ideali all’interno di tutti gli ambienti dove si compie la lenta maturazione del prosciutto. Questi impianti permettono di minimizzare i consumi di energia elettrica e sono dotati di apparecchiature che permettono di recuperare il calore dagli impianti frigoriferi.

Sono oltre 330 mila i prosciutti toscani Dop marchiati in Italia nel 2023, con una produzione complessiva che ha fatto registrare una crescita di oltre il 6% rispetto all’anno precedente. Di questi oggi solo il 16% viene venduto affettato, principalmente da aziende prettamente di stampo artigianale, meno avanzate tecnologicamente e con una significativa minore vocazione all’internazionalizzazione. Per questo Citterio, grazie alla sua expertise industriale in particolare nel pre-affettato, ha scelto di investire in un progetto concreto portando il proprio know how, nazionale e internazionale, anche in un moderno reparto di affettatura. Una strategia ben definita volta a cogliere appieno un’opportunità di valorizzazione di un prodotto Made in Italy, ben oltre i confini italiani.

“Citterio ha investito in questo moderno e innovativo impianto di produzione, dotato di un reparto di disosso ed affettatura, proprio per valorizzare il prosciutto toscano DOP, al di là della sua zona di origine, sul territorio italiano, ma come da suo DNA anche nei mercati internazionali dove detiene posizioni di forza e leadership – afferma Alessandro Riva, direttore marketing Citterio -. Oggi i prosciutti toscani DOP affettati rappresentano circa il 16% sul totale degli interi, per questo la nostra idea è quella di aumentare la conoscenza di questo prodotto, insieme ad altre specialità regionali, così da distribuirlo oltre che intero, anche affettato, visto l’expertise che ci contraddistingue proprio in questo ambito e la nostra leadership nei salumi pre-affettati a peso imposto”.

Il prosciutto toscano DOP di Citterio viene prodotto nel nuovo stabilimento di Monte San Savino nel pieno rispetto della tradizione e della regolamentazione del Consorzio, curando particolarmente la forma, il processo storico della lavorazione e la scelta degli ingredienti. Il prodotto sarà destinato sia al mercato italiano che a quello estero, per far apprezzare sempre più questa specialità della tradizione della salumeria Toscana. Gli allevamenti dei suini destinati alla produzione del prosciutto toscano DOP devono inoltre essere situati in Toscana e nelle regioni limitrofe previste dal disciplinare: in particolare le cosce utilizzate da Citterio provengono da Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio e Toscana e da allevamenti e macelli autorizzati e continuamente controllati dal consorzio.

“L’azienda ha lavorato molto anche attraverso la sua sezione di ricerca & sviluppo per realizzare un prosciutto toscano DOP dal gusto aromatico e corposo, ma allo stesso tempo equilibrato e mai troppo salato. Pensiamo infatti che in chiave sia nazionale ma soprattutto internazionale possa essere una buona alternativa di gusto al Prosciutto di Parma, di cui siamo tra i primi produttori, e che grazie alla nostra forte presenza e conoscenza dei mercati esteri permetterà una più capillare distribuzione e conoscenza del prosciutto toscano nel mondo. Anche perché la regione Toscana è tra le più conosciute e apprezzate all’estero, un vantaggio per la nostra missione di promozione di uno dei prodotti più caratteristici” conclude Riva.

Consorzio Prosciutto Toscano DOP, il 2022 ha visto crescita di produzione e fatturato

Per il comparto del Prosciutto Toscano DOP, che raggruppa 21 aziende con circa 4.000 addetti tra lavoratori diretti e legati all’indotto, il 2022 si conferma un anno di stabilità.  Secondo i dati forniti dall’ente di certificazione IFCQ, l’anno scorso i prosciutti avviati alla produzione sono stati 337.295, +18,45 % rispetto all’anno precedente, per un volume di 4.722.130 Kg, una crescita supportata anche dall’ingresso di un nuovo player nel consorzio e in vista di nuove prospettive per l’export. Il valore alla produzione è di oltre 47 milioni di euro mentre il fatturato al consumo, considerando il prodotto etichettato, sfiora i 75 milioni di euro.

GDO e cash & carry si confermano il principale canale di distribuzione del Prosciutto Toscano DOP: 4 Prosciutti Toscani DOP su 5, circa l’80% del totale, vengono commercializzati in questo segmento. Horeca e piccoli dettaglianti rappresentano invece il restante 20%. Guardando alla produzione delle vaschette di Prosciutto Toscano DOP nel 2022 sono state circa 3.350.000, in flessione del 4,8% rispetto all’anno precedente, un dato però influenzato dalla maggiore produzione realizzata nel 2021 legata ad una attività di supporto agli indigenti organizzata dal MASAF, che aveva portato ad un aumento di produzione delle vaschette. Il segmento del pre-affettato, nel 2022, mantiene quindi buoni livelli anche senza l’attività relativa ai contributi statali.

Le vaschette rappresentano circa il 25% delle vendite a volume di Prosciutto Toscano DOP, una referenza che continua ad essere apprezzata perché favorisce il consumo immediato e quello fuori casa, azzera inoltre gli sprechi ed è garanzia di sicurezza alimentare. Grazie alle grammature ridotte la vaschetta è perfetta anche per le famiglie mononucleari e velocizza l’acquisto all’interno del punto vendita permettendo di apprezzare sempre le qualità organolettiche del prodotto.

Sui mercati esteri, il Prosciutto Toscano DOP nel 2022 mantiene stabile la quota export che incide per il 15% del fatturato al consumo del comparto. A livello geografico, le vendite di Prosciutto Toscano DOP sono destinate al 70% area UE e 30% area extra UE. I principali partner commerciali europei si confermano la Germania e i Paesi del Nord Europa. Per quanto riguarda l’area extra UE, a parte Stati Uniti e Canada che mantengono buone performance, i Paesi dove il Prosciutto Toscano DOP riscuote il maggiore successo sono Regno Unito, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.

Come spiega Fabio Viani, Presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, «il 2022 è stato un anno di crescita per la produzione del Prosciutto Toscano DOP, sostenuta dall’ingresso di una nuova realtà nel Consorzio e dalla prospettiva di estendere le opportunità per l’export. Tra le sfide per il 2023 ci sarà quello di fronteggiare l’aumento delle materie prime, un fenomeno iniziato già nel 2022, con conseguente impatto significativo sulla marginalità delle aziende. I Paesi Europei si confermano i principali importatori ma particolarmente positivo continua a rilevarsi l’interesse del mercato nordamericano. Proprio in prospettiva di continuare a puntare su questo territorio, a fine giugno il Consorzio parteciperà al Summer Fancy Food Show di New York, ultimo appuntamento del progetto Europeo “Cut & Share”, realizzato insieme al Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP con la partecipazione a fiere b2b di settore e attività di promozione in store”.

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