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Conapi, fatturato 23 mln di euro e Baracani nuovo presidente

Una cooperativa che mantiene una rotta di navigazione salda anche di fronte alle crescenti incertezze dettate dai rapidi cambiamenti della congiuntura economica e a fattori politico sociali mondiali, impegnandosi a coniugare la difesa del potere di acquisto dei propri soci e consumatori con quella dei volumi e delle quote di mercato possedute, in un panorama di calo generalizzato del mercato del miele (-8.4% a volume).

È questa la fotografia che emerge dalla 43ª Assemblea generale di Conapi, unica e autentica filiera di miele convenzionale e biologico in Italia, che ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione che guiderà la cooperativa per i prossimi tre esercizi, ratificando la lista dei consiglieri indicati dalle assemblee territoriali e approvato il bilancio di esercizio 2021/2022. L’assemblea, che si è svolta con la modalità della delega del voto al Rappresentante designato, ha visto una grande partecipazione degli associati che rappresentano oltre 600 apicoltori e 110 mila alveari (il 45% bio), confermandosi la più grande cooperativa europea e punto di riferimento importante per l’apicoltura italiana e non solo.

Il bilancio d’esercizio 2021/2022, anche se in flessione in conseguenza della scarsità del raccolto e di una diminuzione delle produzioni a marchio del distributore, si chiude con un fatturato complessivo di 23 milioni di euro, il cui merito è da attribuire soprattutto alle produzioni caratteristiche, dove si registra la performance più che positiva di Mielizia, il marchio che rappresenta l’impegno della cooperativa, volto a valorizzare gli apicoltori soci e le loro produzioni, tutte realizzate nel segno di un’agricoltura pulita, di qualità, biologica, a sostegno della biodiversità. Un ampliamento complessivo della gamma e l’ingresso in importanti catene della Grande Distribuzione che ha registrato, da gennaio 2022 a oggi, l’ingresso di 12 nuovi clienti della GDO, per un totale di circa 600 nuovi punti di vendita, confermano Mielizia al terzo posto per quota di mercato in Italia. Secondo le ultime rilevazioni Nielsen, Mielizia è l’unico player in crescita tra i primi 10 attori, dal 2014 a oggi sono triplicati i volumi del marchio con un peso del 38% sul totale del fatturato della cooperativa, in un mercato, quello del miele, che segna in Italia una diminuzione a volume pari al – 8.4%. Confermata anche la crescita della brand awareness, che anche grazie anche alla maggiore distribuzione e ai costanti investimenti in comunicazione segna un +49% di notorietà totale dal 2018 al 2021.

Il Raccolto
La stagione 2021, che riguarda questo bilancio, si è caratterizzata per raccolti che, per alcuni mieli, ha segnato un -70% rispetto a quelli degli anni precedenti. Nel 2021 sono stati conferiti 12.000 q.li contro i circa 20.400 q.li del 2020 (- 40%): il risultato peggiore a memoria di apicoltore. La Stagione 2022, che si sta concludendo con gli ultimi conferimenti, si profila quindi migliore, anche se siamo comunque lontani dai volumi del decennio precedente. I raccolti primaverili di acacia e agrumi sono stati decisamente migliori, così come il castagno, mentre la siccità estiva ha determinato un aggravamento della carenza di millefiori, già presente negli anni scorsi.

Nicoletta Maffini, Direttore Generale di Conapi, ha dichiarato: “Il 2021 è stato segnato da una eccezionale scarsità dei raccolti italiani con la quasi totale assenza di due produzioni principali: il miele di acacia e il miele di agrumi. In un momento congiunturale tanto complesso, anche Conapi ha chiuso un bilancio difficile. – ha proseguito Maffini – “Le difficoltà sono dovute soprattutto all’assorbimento dei costi straordinari legati agli aumenti energetici e di tutti i materiali di confezionamento: dal vetro all’alluminio, dalla carta alle plastiche. Da quando è scoppiato il conflitto Russo-Ucraino abbiamo avuto, inoltre, notevoli difficoltà di approvvigionamenti di alcuni vasi prodotti proprio in quei Paesi. L’auspicio è, ovviamente, che si superi in tempi rapidi questo conflitto, perché è fondamentale lavorare tutti per affrontare e risolvere in modo prioritario le emergenze determinate dal cambiamento climatico”.

Le nuove nomine
Dopo gli approfondimenti della pre-assemblea è stato votato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2021/2022. Nella stessa giornata si sono svolte le votazioni per eleggere i nuovi consiglieri. Un’assemblea, finalmente in presenza, con la partecipazione di 225 soci (il 75% della base sociale) provenienti da tutte le regioni. Sono 14 i soci che si sono candidati a governare la cooperativa per il prossimo triennio 2022/2025, e tra loro non c’è il presidente uscente Diego Pagani che ha scelto di non ricandidarsi, in linea con la sua contrarietà rispetto alle presidenze prolungate.

Diego Pagani, presidente uscente, ha dichiarato: “Sono particolarmente soddisfatto del percorso di Conapi in questi 15 anni. Con i Consiglieri abbiamo affrontato questioni fondamentali per la crescita della cooperativa: prima fra tutti il rilancio del marchio Mielizia ed il consolidamento del nuovo assetto organizzativo. Dal 2008 a oggi Conapi è molto cambiata, ora è una società dinamica che ha avuto la forza di rilanciare il proprio brand, acquisendo e consolidando una forte credibilità, anche a livello internazionale, la totale autonomia commerciale, una base sociale solida e una struttura organizzata che può presidiare la gestione operativa. I risultati sono stati conseguenti, con fatturati che sono raddoppiati e una gamma di prodotti sempre più vasta e differenziata. Sono condizioni che daranno strumenti utili per affrontare una situazione economica e produttiva difficile per tutti. In questo importante percorso ho sempre avuto un unico faro ad illuminare la mia strada: la responsabilità verso le famiglie dei seicento apicoltori soci e dei dipendenti di Conapi. Un ringraziamento particolare va ai Consiglieri che per me sono una seconda famiglia. Tutto il mio sostegno, il rispetto ed i migliori auguri vanno a chi ha raccolto il testimone per la guida di questa bella e complessa azienda, unica nel suo genere”.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione – 11 membri – risulta composto dai consiglieri Mario Martino, Davide Mele, Savino Petruzzelli, Rosario Stagnitta, Nicola Tieri, Filippo Travaglia, consigliere esterno, a cui si aggiungono i consiglieri di prima nomina Stefano Farnetani, Matteo Federici, Carlo Turturiello. Il CdA della cooperativa, nella prima seduta tenutasi immediatamente dopo l’Assemblea, ha eletto presidente Giorgio Baracani, già vicepresidente, ed indicato alla carica di vicepresidente Giovanni Guido.

Giorgio Baracani, neopresidente Conapi, ha dichiarato: “Accolgo questa presidenza in un periodo molto complesso, segnato da una riduzione cronica delle produzioni che mettono in grave difficoltà le aziende socie e quindi le famiglie degli oltre seicento apicoltori che fanno riferimento a Conapi. Tuttavia, sono molto soddisfatto di un’assemblea particolarmente partecipata, che ha consentito un proficuo confronto, anche in vista delle prossime scelte che ci attendono. Credo che rivederci finalmente in presenza, dopo due anni di pandemia, sia stato importante per confrontarci e condividere le preoccupazioni ma anche le speranze e i progetti futuri. Il piano degli investimenti è una iniezione di fiducia che ci fa guardare avanti, così come il consolidamento di Mielizia ci ha dato la conferma che è stata una scelta giusta puntare sul nostro marchio, per dare la migliore valorizzazione delle produzioni dei soci. L’isolamento forzato degli ultimi anni ha evidenziato quanto sia importante lo scambio diretto fra i soci e fra i soci e la struttura. Sono quindi molto soddisfatto della crescente richiesta dei soci di potenziare la partecipazione della base sociale alla vita della cooperativa: questo sarà uno degli obiettivi del mio mandato, con l’auspicio che si compia un proficuo scambio di idee e di nuove visioni. Ringrazio Diego Pagani con il quale ho lavorato fianco a fianco dal 2008, condividendo le scelte, anche difficili, che sono state affrontate. Un grazie molto sentito ai consiglieri che hanno accompagnato la cooperativa in questi anni e un caloroso benvenuto ai nuovi componenti.”

Conapi, fatturato a 26,2 milioni di euro (+10%)

Si è svolta nei giorni scorsi l’Assemblea Ordinaria annuale dei Soci Conapi, unica e autentica filiera di miele convenzionale e biologico in Italia composta da oltre 600 apicoltori e 110 mila alveari (il 45% bio), che si conferma la più grande cooperativa europea e punto di riferimento importante per l’apicoltura italiana e non solo.

Il bilancio d’esercizio 2020/2021 si chiude con un fatturato complessivo di 26,2 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2019/2020. Il merito va alle produzioni caratteristiche, dove si registra la performance più che positiva di Mielizia BIO Italia, che ha raddoppiato il fatturato. Un ampliamento complessivo della gamma e l’ingresso in importanti catene della Grande Distribuzione riaffermano Mielizia al terzo posto per quota di mercato in Italia, secondo le ultime rilevazioni Nielsen, che confermano anche la crescita della brand awareness, grazie anche alla maggiore distribuzione e ai costanti investimenti in comunicazione. Cuor di Miele, il marchio biologico di Conapi dedicato in esclusiva alla catena dei NaturaSì, si riallinea ai volumi pre-Covid, quindi leggermente inferiori al 2020, mentre i mercati esteri Giappone e Francia mostrano sostanzialmente un andamento in linea con l’anno precedente. Molto bene le composte Mielizia BIO che segnano un incremento del 73% sia a volume che a valore e registrano l’ingresso in molte catene di vendita sia al nord che al sud Italia.

La riapertura del canale Horeca sta favorendo un buon andamento delle vendite dei frollini nel formato monodose e la recente apertura verso canali verticali per la linea di integratori, dedicato alle farmacie e parafarmacie, ha già dato risultati molto incoraggianti. Ottimo andamento dell’e-commerce (+65% rispetto all’anno precedente).

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti e guardiamo avanti con fiducia” ha dichiarato Nicoletta Maffini, Direttore Generale di Conapi-Mielizia, “il mondo agricolo italiano vive un momento di forte complessità legato alle stagioni produttive difficili e imprevedibili e alla crisi economica post pandemica. In questo contesto stiamo cercando da un lato di valorizzare al meglio le produzioni dei soci, quindi non solo miele, ma anche gli altri prodotti dell’alveare, dall’altro stiamo spingendo le composte di frutta biologiche, anche grazie a una intensa attività di ricerca e sviluppo. Proprio tenendo conto di un panorama così incerto” – conclude Maffini – “abbiamo voluto fortemente che il messaggio lanciato dal primo spot Mielizia non fosse una semplice comunicazione di prodotto, ma uno strumento per trasmettere all’esterno il valore di Mielizia, dei suoi apicoltori e della situazione di emergenza climatica complessiva”.

Il Raccolto
Anche la stagione 2020, che chiude il bilancio, si era caratterizzata per raccolti scarsi: poco più di 20.400 q.li contro i circa 18.000 q.li dell’anno precedente (+1,3%) di cui circa il 45% biologico. Siamo comunque lontani dai volumi raccolti fino a pochi anni fa, soprattutto se si considera l’aumento del numero di soci conferitori. Il 2021 conferma il trend degli ultimi anni, con un record negativo del raccolto mai registrato prima, peggiorativo persino rispetto al 2019, che era considerato fino a quest’anno l’annus horribilis dell’apicoltura. A poco sono serviti gli investimenti volti ad aumentare gli alveari in produzione, per compensare le scarse produzioni: 10.000 alveari in più nel 2020. L’entità dei raccolti è ben lontana da quella del primo decennio 2000. Il raccolto 2021 quindi si attesta su medie produttive dimezzate rispetto alla scorsa stagione e in molte regioni è stato richiesto lo stato di calamità: si sono aperti molti tavoli di confronto con le istituzioni per valutare possibili sostegni per un comparto che ha un ruolo fondamentale per tutto il mondo agricolo: ricordiamo che oltre il 75% delle produzioni agricole a scopo alimentare dipende dagli impollinatori e in particolare dalle api che sono tra le migliori moltiplicatrici di biodiversità.

“Considero l’apicoltura una disciplina per maratoneti, ma la marcia sta diventando impegnativa e la cooperativa sta valutando tutte le misure da mettere in atto per sostenere i soci in difficoltà a causa dei raccolti scarsi e imprevedibili” – afferma Diego Pagani, apicoltore biologico e Presidente di Conapi-Mielizia – “Le cause sono ormai note: il cambiamento climatico che incalza, la perdita di biodiversità e quindi la minore disponibilità di pascoli, associata a una minacciosa presenza di pesticidi che continuano a determinare avvelenamenti e improvvise scomparse di apiari interi. Per questo siamo impegnati su tutti i più importanti tavoli istituzionali per la definizione delle linee guida che ogni Paese presenterà per la condivisione a, livello europeo, della programmazione delle politiche agricole comunitarie dei prossimi anni”. E conclude: “L’apicoltura deve essere considerata un’attività imprescindibile per il futuro alimentare e per la vita su questo pianeta”.

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